40 anni al top

Quest’anno Marchon celebra quattro decadi sul mercato dell’eyewear. Ripercorriamo le principali tappe e gli impegni futuri del gruppo attraverso le parole del suo presidente Thomas Burkhardt.

A MIDO Marchon ha dato il via ufficiale ai festeggiamenti per i suoi 40 anni con un cocktail all’interno del suo spazio espositivo che si affacciava sulla piazza del Fashion District. In quella occasione abbiamo incontrato Thomas Burkhardt per approfondire la direzione che sta prendendo la sua azienda da quando è stato nominato Presidente e su come si sta evolvendo il piano d’azione per la sostenibilità e la responsabilità d’impresa Eyes on Tomorrow™.

QUEST’ANNO FESTEGGIATE 40 ANNI: QUALI SONO STATE LE TAPPE FONDAMENTALI DEL VOSTRO PERCORSO?
Le tappe chiave di Marchon iniziano nel 1983 quando l’azienda venne fondata da tre incredibili visionari: Al Berg, Jeff White e Larry Roth. Il loro approccio al business fu innovativo per quel periodo: quando l’industria proponeva esclusivamente occhiali standardizzati, privi di brand, apportarono una visione inedita e la tradussero in una società. Sicuramente un’altra tappa fondamentale è stata nel 1992 la licenza con Calvin Klein, tuttora in atto. Questo accordo ha rivoluzionato il mercato e ha rappresentato la prima licenza di un marchio nel mondo dell’ottica. Un altro momento importante è stato l’espansione a livello internazionale e attualmente presidiamo oltre 100 Paesi in tutto il mondo attraverso un’ampia rete di filiali e distributori. Nel 1995 abbiamo inaugurato lo stabilimento produttivo di proprietà a Puos D’Alpago e nel 1999 abbiamo firmato l’accordo di licenza per gli occhiali Nike. Nel 2008 siamo stati acquisiti da VSP Vision e questa acquisizione ci ha dato tantissime opportunità: VSP è una società amministrata da oculisti, nata per creare valore per i suoi associati e opportunità per i professionisti del mondo dell’ottica affiliati al network VSP. Il gruppo è costituito da aziende leader nei rispettivi settori: copertura assicurativa in campo oculistico, occhiali di alta qualità, lenti e tecnologie oftalmiche. E ora, eccoci qui a festeggiare i nostri primi 40 anni!

QUALI INIZIATIVE AVETE PROGRAMMATO PER FESTEGGIARE QUESTO TRAGUARDO?
Cerchiamo di essere modesti… ma questo traguardo è veramente importante! Iniziamo ufficialmente i festeggiamenti oggi 4 febbraio qui a MIDO con un cocktail stasera nel nostro spazio espositivo. Faremo un evento sui generis anche a Vision Expo East a New York, la nostra città. Sarà un po’ più elaborato e prevediamo di ospitare circa 150 persone nella nostra showroom. Faremo anche degli eventi dedicati ai nostri dipendenti, che rappresentano la nostra forza.

THOMAS DA CIRCA 8 MESI SEI AI VERTICI DI MARCHON: CE LI RACCONTERESTI?
L’essere stato chiamato alla guida di Marchon è stato per me un onore. Credo che la mia presenza in azienda rappresentasse un periodo sufficiente per conoscerla molto bene. Sono entrato nel 2016 e ho avuto sei anni e mezzo di training al fianco dell’ex Presidente Nicola Zotta; questo periodo mi ha permesso di conoscere tutte le dinamiche. Siamo in un momento particolare del mercato dell’ottica con nuove acquisizioni e nuovi player, il mio compito sarà quello di traghettare verso il futuro Marchon attuando le migliori strategie per il suo consolidamento e la sua crescita. Ci saranno sicuramente ulteriori 40 anni di successi di fronte a noi!

COM’È STRUTTURATA MARCHON IN ITALIA?
Siamo il più grande player del mercato americano ma abbiamo il “cuore” in Italia che è rappresentato, come dicevo, dallo stabilimento di Puos D’Alpago. Direi che rappresenta l’essenza della nostra compagnia. La struttura italiana è divisa in tre segmenti: le vendite (ricordiamo che il mercato autoctono è per noi molto importante), organizzate in contry manager, district manager, ecc.; la produzione (creare montature ci permette di venderle meglio) e la direzione finanziaria. Il nostro Chief Brand Officer e Chief Product Officer sono italiani e lavorano qui.

COME STANNO ANDANDO LE LICENZE? C’È QUALCHE NOVITÀ?
Sicuramente il lancio dell’eyewear di Paul Smith, di cui siamo stati distributori esclusivi per il Nord America negli ultimi quattro anni e ora licenziatari a livello globale, rappresenta per noi una grossa novità. Vediamo potenziali incredibili per questo brand non solo nelle Americhe e in Europa ma anche e soprattutto in Asia.

QUALCHE ANTICIPAZIONE SUL VOSTRO 2023?
Credo che il progetto più interessante sia quello sulla sostenibilità. Nel 2021 abbiamo lanciato il programma globale a lungo termine Eyes on Tomorrow™ che garantisce che i nostri occhiali e processi abbiano un impatto ridotto sul pianeta e ci vede impegnati a essere il miglior partner possibile per le parti interessate, i dipendenti e le comunità. Anche il nostro stand è stato realizzato con materiali altamente sostenibili (ndr. il giorno dopo hanno vinto a MIDO il Premio Stand Up for Green): i wall e tutti i materiali che vedi qui sono realizzati con materiali riciclati, Il sistema di illuminazione è costituito da LED a basso consumo energetico. Lo stand rappresenta per noi il manifesto del nostro credo green. Attualmente il 25% dei nostri prodotti è realizzato con l’utilizzo di materiali sostenibili e ci siamo posti l’obiettivo di elevare questa percentuale e raggiungere il 50% entro il 2025. La nostra mission è diventare una società il più sostenibile possibile.