Io sono PLATFORM

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La genesi di PLATFORM Optic è legata ad una storia di piccola imprenditoria coraggiosa; di quelle che non possono contare su grandi nomi o basi finanziarie importanti, ma che proprio per questo vivono grazie alla capacità di visione, di intraprendenza e di coraggio.
Questo viaggio segna l’inizio di una nuova avventura che affonda le radici nell’esperienza ultra ventennale della nostra casa editrice, Publicomm, con la rivista P.O. Professional Optometry. Un’avventura nata grazie al genio creativo di Simona Finessi, il nostro editore, la quale, analizzando l’attuale panorama internazionale, ha avuto l’intuizione di plasmare il nostro prodotto editoriale in base ai cambiamenti in atto nel mondo della comunicazione.
P.O. quindi cessa per noi il suo cammino, ma dalla capitalizzazione del suo know how nasce un innovativo sistema di comunicazione completo e internazionale (a tal proposito vi consiglio di leggere l’articolo Benvenuto Platform Optic dove troverete tutte le sfaccettature del mondo PLATFORM Optic).
Il progetto si basa sulla convinzione che il prodotto cartaceo in sé, pur essendo fondamentale, non possa avere una vita autonoma e per poter continuare ad avere senso, abbia bisogno di essere collegato ad altri strumenti multimediali che lo completino e lo potenzino: il Blog, i video, il sito, l’I-magazine, la presenza sui social, il marketing relazionale… Pur nascendo con questo numero, per noi PLATFORM Optic ha un significato che va oltre le prossime pagine ed il sistema ad esso collegato.
PLATFORM Optic è stato paradossalmente per la nostra redazione, della quale da questo numero sono diventata con orgoglio il “portavoce ufficiale”, lo strumento per conoscerci, capirci, annusarci e completarci.
Siamo entrati nel prodotto, abbiamo fatto emergere i suoi significati scrivendo su una lavagna ciò che per noi PLATFORM Optic sarebbe dovuto diventare e ne siamo diventati parte integrante, identificandoci con il suo essere.
PLATFORM Optic non è un semplice prodotto editoriale, per noi sarà sempre sinonimo di scelte condivise, sia dal punto di vista del lay-out grafico che dei suoi contenuti. Avrà l’odore delle troppe sigarette fumate, il profumo della pioggia primaverile e degli anomali temporali estivi, saprà di treno e di caffè consumato all’autogrill, saprà di pizza, di coca cola, di birra, saprà di risate e di scelte, di intuizioni e di sbagli. Saprà di amicizia e di rispetto, di aiuto e di interazione, di corse contro il tempo e di inchiostro. PLATFORM Optic saprà di noi, anche di coloro che si sono uniti al nostro team solo da poco tempo. Ma soprattutto saprà sempre dell’anima di Paolo Armenise, architetto, designer e amico fraterno a cui si deve la scelta del nome PLATFORM; straordinario visionario che ci ha accompagnato per troppo poco tempo in questo cammino. Ogni volta che pronunciamo la parola PLATFORM noi pensiamo a lui. E, per dirla alla maniera di Paolo: “Io sono PLATFORM”.