Foresta surreale
Una ritmata composizione di semplici elementi caratterizza il nuovo concept store Asa a Shanghai, dando una fisicità ad un concetto emerso dal subconscio di Francesco Gatti fondatore dello studio italo-cinese 3Gatti.
Il nuovo concept store Asa a Shanghai mette in scena una visione onirica dello spazio in cui pochi semplici elementi compongono la totalità degli arredi dando luogo ad un ambiente complesso e ritmato.
Collocato all’interno di un centro commerciale, lo spazio presenta una pianta rettangolare aperta su di uno dei lati lunghi. Le tre pareti restanti sono rivestite in Barrisol bianco retroilluminato che porta ad una erosione surreale delle ombre e, nel contempo, ad una smaterializzazione dei confini.
Il pavimento ed il soffitto, in grigio antracite, sembrano proseguire oltre le pareti grazie ad una scurettatura presente sia nella parte inferiore che in quella superiore che rende ancora più eterea la parete fluorescente.
“Questo è uno dei pochi progetti che ho fatto senza un pensiero preliminare, probabilmente questo concetto era già nel mio subconscio già molto tempo fa e ed è riemerso durante una delle mie sessioni di meditazione” afferma Francesco Gatti, titolare dello studio 3Gatti, con sede a Roma e Shanghai.
Il risultato è sorprendentemente minimalista e rigoroso. Una foresta di profili neri di acciaio scandiscono lo spazio contrapponendosi alle pareti bianche e dando vita ad un susseguirsi di ambienti che dialogano fra loro. La verticalità è punteggiata da elementi organici in vetroresina bianca, simili a funghi che vivono in simbiosi con alberi metallici e filiformi che si snodano seguendo forme differenti: alcuni discoidali, altri di dimensioni maggiori che ricordano la forma di un boomerang fino ad arrivare a barre orizzontali che si dilatano per accogliere oggetti da esporre.
Nonostante la poeticità di tali forme esse rispondono perfettamente alle esigenze funzionali dello spazio diventando di volta in volta superfici di presentazione per scarpe ed accessori, moduli per l’appenderia e sedute per provare i prodotti. Anche gli occhiali trovano una collocazione all’interno dei semplici elementi che compongono lo spazio grazie ad un infittirsi degli elementi verticali.
Anche se il progetto potrebbe essere interpretabile secondo molteplici chiavi di lettura, Gatti nega ogni tipo di lettura metaforica dello spazio, che descrive semplicemente come “la perfetta combinazione di due elementi progettuali irrimediabilmente interlacciati”.
Da questo punto di vista, l’approccio minimalista è ulteriormente rafforzato, sposandosi con l’identità del brand ASA e diventando un impianto scenografico neutro che valorizza e mette in risalto i prodotti esposti.