Blackfin inaugura la nuova sede

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Photo: Davide Dal Mas

Una start up di 45 anni: è così che ama definire la sua azienda Nicola Del Din, AD di Pramaor, 6,2 milioni di euro nel 2015 e +32% nel primo semestre 2016. Fondata nel 1971 dalla madre Maria Luisa Pramaor, oggi l’azienda rappresenta un fiore all’occhiello nel settore internazionale dell’occhialeria e un modello per gli imprenditori del distretto.
In occasione del 45° anniversario di attività l’azienda ha dunque voluto inaugurare la nuova sede a Taibon Agordino (Belluno) che, prima di tutto, vuole essere un forte messaggio al settore: gli occhiali di qualità si possono ancora realizzare totalmente in Italia. La cerimonia di inaugurazione si è svolta venerdì 1° luglio alla presenza delle autorità locali, delle maestranze, dei dipendenti e degli amici dell’azienda.
L’edificio storico è stato ampliato per accogliere i 60 dipendenti, in un ambiente di lavoro che potesse essere l’immagine di ciò che per Nicola Del Din rappresenta il neomadeinitaly: un modo di pensare e di lavorare innovativo, secondo un modello produttivo rigorosamente italiano attento non solo al prodotto, ma anche a chi lo produce. È un approccio fatto di passione, serietà, rispetto e attenzione verso chi lavora e verso l’ambiente in cui si lavora, con la consapevolezza del valore inestimabile che proviene dall’essere italiani e dal vivere in uno degli angoli più suggestivi d’Italia.
Al piano terra si trovano la reception, il magazzino e l’area spedizioni, oltre a nuovi spazi conviviali, realizzati secondo un’ottica internazionale di approccio all’ambiente di lavoro. Al primo piano è invece collocato il reparto produttivo, che raggruppa le varie fasi di lavorazione. Il secondo piano, quello nuovo, ospita gli uffici e l’area direzionale.
La cura del prodotto che caratterizza gli occhiali Blackfin si ritrova anche negli ambienti, sapientemente studiati nei minimi dettagli per creare spazi confortevoli e al tempo stesso dotati delle più innovative soluzioni tecnologiche di una multinazionale.
Il progetto, realizzato dall’architetto Nicola de Pellegrini e dal suo studio Anidride Design, vuole dare risalto all’immagine del marchio Blackfin, sintesi di puro design e assoluta innovazione, ma al contempo vuole creare un forte legame con il contesto in cui è calato: le ampie vetrate rappresentano simbolicamente il ponte tra interno ed esterno, affacciate sul magnifico paesaggio delle Dolomiti che funge da fonte ispiratrice per ciò che all’interno viene ideato e realizzato.
Prevalgono le tonalità del grigio, colore del brand, abbinato a elementi naturali come legno, pietra, erba che ricorrono con continuità a ricordare il connubio con l’ambiente montano. Il primo compare nei ripiani e nel grande tavolo di 6 m in sala riunioni, il secondo nei lastroni a pavimento estratti dalle cave de Il Casone, dove è stata ambientata una delle prime campagne Blackfin. E ancora, un prato verticale alle pareti per un tocco di colore che richiama, nella sua semplicità decorativa, la bellezza ispiratrice della natura.
In linea con lo stile architettonico dello stand – che è valso a Blackfin il premio di Bestand a Mido 2015 – il soffitto è rivestito da oltre 100 triangoli di metallo forato, schegge di lamiera che appaiono un tutt’uno con la struttura, creando un’originale installazione tridimensionale.
Il progetto d’interior è invece frutto della collaborazione tra Blackfin e Lago.