Into the Jungle
di Paola Ferrario
Provocatoria e lussuriosa ma contemporaneamente chic e glamour. La fantasia animalier è un evergreen.
Nella moda l’animalier print è stato sdoganato nel 1947 da Christian Dior con una collezione estiva di abiti in chiffon leopardato per arrivare poi ad utilizzare la pelliccia animalier sui polsini e sui cappelli.
Il vero exploit di queste stampe avvenne fra gli anni ‘70 e ‘80, quando si vestì in chiave glam rock: i leggins maculati, la maglieria
e la lingerie zebrata… Fu proprio in quel periodo che lo stilista italiano Roberto Cavalli si impose con la sua identità stilistica che si ispirava alla natura selvaggia.
Una decina di anni dopo arrivò anche Valentino il quale ottenne addirittura la nomea de il “Re della giungla della moda”. E con lui ci fu Gianni Versace con le sue inedite camicie di seta maculate per l’uomo.
L’animalier print si è riproposto di stagione in stagione affascinando i designer con le sue molteplici identità, che sono approdate anche nell’eyewear, dove è ancora presente.
Allegato: FASHION_PLT_OPTIC_luglio_2019.pdf