Eye of Future

Dall’interesse comune per l’eco-sostenibilità, la designer Emanuela Bergonzoni, e il produttore di lenti DIVEL Italia, hanno creato il progetto “Eye of Future”.

L’incontro tra la Bergonzoni e DIVEL Italia risale a fine novembre 2019.

La designer ha esaminato le lenti difettose, scartate dalla produzione DIVEL, al fine di individuare quale utilizzo potessero avere nella creazione di oggetti di design.

Ecco l’esegesi dell’opera occhiale Eye of the Future, una contaminazione del design di occhiali con l’arte. L’opera si proietta in un futuro totalmente sommerso dalla plastica, rappresentato dall’occhiale che impedisce la visione. La protesi ottica è volutamente costruita come un oggetto pericoloso, tagliente, a sottolineare il pericolo dei rifiuti, degli scarti e della plastica. Ma non tutto è perduto, grazie all’attivazione del terzo occhio, e dalla saggezza che da esso ne scaturisce, è possibile proiettarci verso un futuro pieno di pratiche virtuose: riduzione, riuso, riciclo, raccolta e recupero.

L’opera si completa con un grande gioiello a forma di pettorale che sottolinea con enfasi scenografica questo auspicabile futuro.

Materiali e tecniche

Avvalendosi della sua decennale esperienza di lavorazione dei metalli Emanuela ha realizzato il progetto a mano. Il filo di rame è stato modellato e assemblato per saldatura, la montatura ha subito un procedimento di finitura galvanica in rodio. Per questa opera sono state utilizzate lenti da sole in materiale CR39, spezzate in tante piccole schegge e pazientemente incollate.

Per il grande gioiello pettorale sono state utilizzate lenti in nylon. Grazie alla elasticità del polimero, Emanuela è riuscita a modellarle in forme geometriche e forarle, infine le ha assemblate per la cucitura.

PAULINE R.
Giornalista, fotografa appassionata di occhiali