SOTTOSOPRA

A Parigi, in Rue De Rivoli, Polette mette in scena nel suo nuovo showroom un mondo sottosopra, in cui il punto di vista di chi guarda non è mai scontato.

Polette, azienda di Amsterdam co-fondata da Pauline Cousseau e Pierre Wizman, ha deciso di reinventare completamente il suo showroom “connesso” in una delle più prestigiose vie di Parigi, offrendo ai visitatori un cambio di prospettiva messo in scena grazie alla collaborazione con zU-studio dell’Architetto Javier Zubiria. Lo spazio, caratterizzato da una grande vetrina cielo-terra su strada, evidenzia immediatamente il collegamento tra utenti e marca, trasformandosi in un’esposizione per tutti i passanti della via. Il concept di vendita dell’azienda si basa infatti sulla connessione, sia fisica che digitale, con l’utente finale: i negozi sono concepiti come dei veri e propri show-room, dove guardare il prodotto, provarlo, confrontarlo con altre proposte, per poi scansionare il QR code del modello scelto per riceverlo a casa in due settimane. Lo spazio si presenta come un ambiente molto semplice e lineare, richiamando la semantica di una biblioteca in cui curiosare attraverso scaffali a tutt’altezza in cui sono messi in mostra i diversi modelli di occhiali. L’arredo è realizzato in metallo verniciato di bianco, con una scansione quadrangolare regolare degli spazi che ospitano i prodotti, come se si trattasse di una seconda pelle espositiva. La parete continua è interrotta unicamente da una fascia orizzontale ad altezza occhi rivestita in specchio dove a riflettersi non è solo l’utente, nell’atto di scelta del prodotto, ma anche uno scorcio della città, portando l’esterno all’interno del locale. Tre esili scale in metallo, che scorrono grazie a una guida a parete sopra la libreria/espositore completano la metafora della biblioteca, luogo della conoscenza in cui guardare, conoscere e confrontare, sottolineando ancora una volta la natura espositiva dello spazio, che demanda il momento d’acquisto vero e proprio a un secondo momento. Gli elementi di arredo, un espositore e il banco dove poter effettuare una visita oculistica, sono anch’essi in metallo bianco, contribuendo all’unitarietà e alla pulizia dello spazio. Il pavimento è in resina grigio chiaro, mentre i pilastri, lasciati grezzi, sono affiancati da una contropilastratura in ferro, materiale che si ritrova anche nelle travi a soffitto, creando un reticolo ritmato dalle punzonature degli elementi metallici. Fulcro del progetto è però la piramide capovolta posizionata al centro del soffitto, citazione dell’elemento iconico che caratterizza il vicino museo del Louvre e che ha saputo stravolgere negli anni ’80 il rapporto tra tradizione e innovazione. La piramide, realizzata attraverso una griglia di piatti metallici sempre verniciati di bianco, abbraccia la trave centrale del negozio e diventa elemento centrale della composizione ancor più evidente nelle ore notturne quando, una volta spente le luci, prende vita diventando elemento iconico dello spazio.

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Giulia Gerosa