Anticonformismo ad alto tasso di design.
La cultura multietnica di Gili Shani anima il marchio Kreuzbergkinder, distribuito in Italia da Open Channel.
Con un background da fotografo nell’amata natia Tel Aviv, ha portato la sua cultura del design fuori dagli schemi in Kruzbergkinder. Qui ha unito la sua visione con Ioana Serbanescu, che vanta una lunga esperienza nel settore dell’ottica. Scopriamo come si sta evolvendo la progettualità di questo brand che ha la sua base a Berlino.
Kreuzbergkinder non è un nome scelto a caso ma ha un significato ben preciso: ce lo spiegheresti?
Kreuzberg è il quartiere dove nasce la subcultura anticonformista e alternativa che viene a volte chiamata hipster. Kreuzbergkinder significa i ragazzi di Kreuzberg, perché il marchio nasce proprio lì, in quel quartiere, dalla collaborazione con ragazzi e giovani artisti locali, prendendo spunto dalle tantissime contaminazioni culturali di un ambiente multietnico dinamico e creativo.
Qual è il mood del vostro brand?
Il mood di Kreuzbergkinder è un po’ dark, parla al subconscio, cercando di andare oltre l’apparenza e i canoni conformisti di estetica classica. Inoltre, sia nelle immagini in bianco e nero che nella qualità artigianale straordinaria del prodotto stesso, esiste un senso di nostalgia ai valori del passato, quasi vintage.
L’orientamento del brand è quel che si chiama oggi “gender-fluid”, piuttosto che unisex, che vuol dire che anche le montature più femminili o maschili possono essere indossate dal genere opposto dando spazio al gioco e alla ricerca di nuove forme estetiche.
Disruption è la collezione post pandemia: ci racconteresti come è nata e le sue caratteristiche?
Disruption significa interruzione, come quella che abbiamo tutti subito e vissuto nelle nostre vite a causa della pandemia. Allo stesso tempo abbiamo riflettuto che l’interruzione è anche una singolare opportunità per vedere le cose e le dinamiche in modo diverso e fuori degli schemi ordinari e abitudinari.
Il risultato finale è una collezione, in gran parte concepita e disegnata nelle infinite giornate di lockdown, spettacolare, fuori dall’ordinario.
La campagna fotografica della collezione Disruption è stata realizzata nel centro finanziario della città, luogo generalmente molto affollato… Perché lo avete scelto? Qual era il messaggio che volevate trasmettere?
Inizialmente pensavamo di creare e documentare il contrasto fra le figure eclettiche, quasi ribelli, dei giovani modelli di Kreuzberg e le figure standardizzate degli operatori finanziari, avvocati e commercialisti che normalmente popolano le zone limitrofe al centro finanziario della città.
In realtà, le strade stranamente deserte, desolate, sotto un cielo tormentato e nuvoloso con una luce strana, hanno creato una cornice ancora più forte e di contrasto, accentuando il senso dell’interruzione dal normale e trasmettendo il sentimento comune del momento, mischiando la desolazione alla voglia di riscatto, di emergere, di viaggiare, fisicamente e nel nostro immaginario.
La pandemia ha cambiato il nostro stile di vita, costringendoci a passare più tempo di fronte ai device: come avete affrontato la tematica della protezione degli occhiali?
Il tema della luce blu è molto attenzionato negli ultimi anni e ancor di più nel periodo che stiamo vivendo, dove i device sono diventati un importante strumento di interazione. Lavorando sulla domanda crescente di occhiali con lenti protettive per gli utilizzatori dei device e nello specifico con la protezione alla lunghezza d’onda della luce blu, compresa tra 380nm e 500nm, abbiamo commercializzato delle lenti oftalmiche a marchio Kreuzbergkinder chiamate UV 420 BBlock, in tre indici 1.56-1.60-1.67 con un trattamento antiriflesso idrofobico, il riflesso residuo verde non altera la percezione cromatica al portatore.
Il taglio 420 nm consente di bloccare la parte di luce visibile dannosa per l’occhio trasmettendo la parte del visibile essenziale.
Qual è la vostra strategia social in Italia?
Ci stiamo muovendo molto; abbiamo appena scelto le nostre testimonial: le Black Widow, un gruppo di ballerine composto unicamente da ragazze di diverse età e provenienza. Coreografate e capitanate dalla ben nota crew Urban Theory, si sono fatte conoscere grazie al loro stile innovativo, incentrato principalmente su figure e movimenti ipnotici, ricreati attraverso l’uso delle braccia, rendono il gruppo un unico grande corpo. Il trampolino di lancio delle ragazze è stato la partecipazione al talent show “Italia’s Got Talent”, dove sono riuscite ad aggiudicarsi l’ambito golden buzzer. Le Black Widow hanno così conquistato un posto per la finale del programma, dove dopo un’esibizione dall’elevato livello artistico, sono riuscite a portare sul podio il mondo della danza, strappando con successo il terzo posto.
Le artiste non si sono però fermate qui: numerose sono infatti le collaborazioni avute, con i profili social di tutto il mondo pronti a ricondividere le loro performances, uno su tutti quello della ben nota cantante Madonna.
Di particolare pregio vi è inoltre la performance realizzata, assieme ai mentori UrbanTheory durante la cerimonia d’apertura della finale di Coppia Italia 2021 Atalanta-Juventus.