Augusto Valentini. All’insegna della sperimentalità

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Augusto Valentini firma da 35 anni l’omonima collezione, realizzata per l’italianissima Look the concept factory. Un connubio solido in cui le scelte stilistiche seguono un filone preciso che parte dall’artigianalità, per passare alla ricerca dei dettagli e approdare alla sperimentazione di materiali.

Quali sono i valori base che caratterizzano la sua collezione? Sin dall’inizio e durante questi 35 anni di vita della collezione, non sono mai sceso a compromessi e le mie scelte stilistiche, di lavorazioni e di materiali si sono sempre ispirate all’amore per l’autenticità e la qualità di un prodotto fatto a regola d’arte.
A questi valori va aggiunta l’esperienza accumulata e l’affiatamento creatosi con Look the concept factory che continua più che mai ad appoggiare la mia scelta di ricerca sui dettagli, sulle lavorazioni artigianali di cui è ricca la collezione.

Artigianalità e alto contenuto tecnologico fanno parte della sua cifra stilistica, come si sono evoluti negli anni?
Amo paragonare questa mia lunga attività ad una autobiografia dove ogni pagina scritta è legata alla precedente, così ogni modello progettato è l’evoluzione del precedente, è testimone del periodo culturale in cui viene alla luce ma possiede un dna che lo rende riconoscibile nel tempo. L’esperienza accumulata mi ha permesso di cimentarmi nella sperimentazione di materiali e lavorazioni nuove quali: l’ecomid, uno speciale polimero termoplastico dalle sorprendenti caratteristiche fisiche e chimiche, la fibra di carbonio, le leghe di magnesio iniettate o lavorate con centri di lavoro di precisione, il titanio ed il legno lamellare.
L’esperienza arricchisce la professionalità e ciò mi ha spinto a porre l’accento sull’aspetto ottico dell’oggetto-occhiale con la stessa, se non maggiore, serietà ed attenzione con cui tratto tutti gli altri elementi che formano la montatura. L’esclusiva forma del naso a sella che richiede moltissime lavorazioni manuali, la centratura, il rispetto dei parametri ottici, l’equilibrata distribuzione dei pesi sugli appoggi, rendono ogni montatura sorprendentemente confortevole e adatta per ogni tipo di difetto visivo.

Quali sono le fonti di ispirazione dei suoi occhiali?
Nonostante la creatività sia alla base di qualsiasi attività umana, quella dei grandi architetti moderni quali Zaha Adid e molti dei nostri grandi quali Sotsass, Fuksas e dei designer che hanno fatto la storia del design italiano moderno a partire da Bruno Munari fino ad arrivare a Patricia Urquiola è il tipo di creatività a cui mi ispiro. È un genere fatto di intuizioni rivoluzionarie dove la fantasia e il rigore scientifico si incontrano per generare strutture e oggetti che migliorano la qualità della vita ponendo al centro della ricerca l’uomo e la sua anima.
Altra grande fonte di ispirazione è quella legata al mondo dell’arte moderna e classica. È per questo motivo che è stata fatta la scelta di raggruppare all’interno del segmento ARCH i modelli che prendono ispirazione dal mondo del design, mentre all’interno del segmento ART quelli dove il carattere dell’oggetto è più legato al mondo dell’inconscio e della fantasia.

Nelle sue collezioni la funzione segue l’estetica o viceversa?
Le montature che fanno parte del segmento ARCH rispondono ai criteri fondamentali del design dove la funzione e l’estetica sono intimamente legati fra loro e dove l’una genera l’altra. Nell’oggetto di design nulla è fine a se stesso ed ogni elemento ha uno scopo legato al comfort o a facilitare l’utilizzo dello stesso.
Nel segmento ART invece è possibile individuare scelte il cui scopo è quello di emozionare.

A chi sono destinati i suoi occhiali?
La collezione Augusto Valentini Design è destinata a un portatore evoluto con capacità di scelta autonoma che negli oggetti ricerca valori di qualità progettuale e produttiva. Predilige le scelte che stanno alla base della collezione quali: la sobria originalità, la raffinatezza dei dettagli, la qualità dei materiali e l’artigianalità delle lavorazioni.

Come definirebbe la collezione che ha presentato a Mido?
Un’ulteriore pagina della mia storia scritta a quattro mani con Look the concept factory ricca di sobria originalità, dettagli inediti, professionalità e capace di sorprendere ed emozionare sempre più.