ClipSystem – Roberto Pregliasco – Costruiamo, non distruggiamo.
di Paola Ferrario
Il crollo del Ponte Morandi diventa la metafora per stimolare l’intera categoria a collaborare.
Lo scorso 14 agosto Genova è stata colpita da una tragedia: il Ponte Morandi, arteria trafficatissima e fondamentale che collegava il centro città con il Ponente ligure, è crollato. Il centro ottico storico di Roberto Pregliasco, titolare di Ottica Pregliasco, è situato nella zona vicino al crollo. Con lui, noto alle nostra pagine per la sua attività di coach, abbiamo parlato di questo triste evento e della sua attività imprenditoriale.
Roberto quale impatto ha avuto il 14 agosto 2018 sulla tua città e sul tuo punto vendita?
Quale è stato il tuo apporto per poter ricominciare?
Lo scorso 14 agosto la vita è cambiata per tanti, in primis per le vittime e i loro familiari, per gli sfollati, fra i quali ci sono amici e clienti che hanno dovuto abbandonare le loro case. Essendo genovese di nascita e avendo appunto un negozio nella zona vicina al crollo, ho deciso di intervenire concretamente aderendo al comitato creato ad hoc per potere aiutare la mia città.
Un inciso: il mio centro ottico è situato in via Walter Fillak, l’unica strada ancora chiusa e anche la sola che rimarrà tale fino all’apertura del ponte. Tornando al comitato, il nostro primo intervento si è concentrato per cercare di dare una mano economica e morale alla gestione del dopo. Il secondo è stato aiutare concretamente le persone. È stato un lavoro importante perché abbiamo cercato di parlare con le istituzioni, cioè il Municipio della zona, il governo e il sindaco nella sua funzione di commissario e Autostrade per l’Italia. Ho l’impressione che l’Italia abbia già dimenticato e che il ponte sia diventato un problema solo del territorio. Purtroppo non vedo il futuro di questa zona.
Hai chiuso il centro ottico vicino al ponte?
No, per tanti motivi. Il più importante per il rispetto dei miei genitori che lo hanno aperto 60 anni fa e per i miei collaboratori.
Con il ponte è caduto il mondo politico e delle istituzioni ed è emersa la fragilità del paese Italia.
La tragedia del ponte mi ha fatto emergere e pensare a una metafora: nel nostro settore ottico tutti noi abbiamo il dovere di costruire dei ponti di comunicazione, a esempio tra il mondo dell’ottica e quello dei medici, tra il mondo della produzione e quello della distribuzione.
È il momento di accogliere e di costruire nell’interesse di tutti non per far guadagnare pochi ma perché migliori il sistema della visione a 360°.
Alla tua attività di ottico hai affiancato quella imprenditoriale in primis di coach e poi come creatore del progetto ClipSystem. Parliamo del primo. Ci racconteresti come si sviluppa questa figura nel nostro settore?
Seguo una filosofia precisa: in qualità di coach aiuto a compiere piccoli passi per arrivare all’obiettivo, cercando di portare in ogni azienda, lavorando anche fuori dal settore, migliorie continue. Mi impegno a scoprire il potenziale di ogni singolo centro ottico insegnando a programmare piani d’azione con il continuo monitoraggio dei risultati raggiunti.
È ricettivo il settore in questo senso?
No, solo le grandi aziende utilizzano la nostra figura di coach in maniera continuativa, i centro ottici solo quando c’è difficoltà o un passaggio generazionale, mai come benzina per il proprio processo evolutivo.
Quali azioni possono essere effettuate per poter portare questo concetto all’interno del centro ottico?
Consapevolezza, definizione obiettivi, allenamento e sperimentazione, dcisione e responsabilità.
Qual è la tua attività concreta all’interno di un punto vendita di ottica?
Porto i concetti di neuro marketing, cioè progetto percorsi per aiutare il cliente alla decisione di acquisto. Ciò prevede lo studio delle emozioni relative al momento in cui il cliente compra le lenti e la montatura. Il neuro marketing è una nuova disciplina che fornisce risposte ai consumatori.
Invece come è nato ClipSystem e quali sono i suoi sviluppi?
L’idea è nata da un’esigenza: far provare la lente prima dell’acquisto. Una lente ha un grande valore economico per l’ottico e il consumatore, grazie al sistema, capisce il valore di indossare una lente di qualità. ClipSystem infatti è uno strumento per provare le lenti prima di acquistarle: l’obiettivo è riqualificare l’ottico che riprende in mano il valore inestimabile della lente.
C’è un rientro dell’investimento importante, crea differenziazione da subito ed è una reale forma di diversità, sia per il suo approccio relazionale sia per la sua contrapposizione al web, in quanto lo shopping online non può sostituire la prova reale!