Dopo un confortante 2019 in termini di export, fatturato e occupazione, ci aspetta un 2020 difficoltoso.

2019: PRODUZIONE +3,3%, EXPORT +3,9%, OCCUPATI +2,3%. 2020: PREVISIONE EXPORT -25%, PREVISIONE PRODUZIONE -15%.

Il 2019 ha visto un generale rallentamento dell’economia globale. Le tensioni commerciali con la Cina, le prestazioni meno brillanti degli Stati Uniti e della Germania e l’estenuante questione Brexit hanno portato a una tendenza al ribasso della crescita economica mondiale, la più debole degli ultimi decenni. In Italia il 2019 ha restituito il quadro di un mercato interno sofferente e di un’economia rallentata.

Nonostante questi elementi critici il 2019 è stato per l’occhialeria italiana un anno discreto, con risultati confortanti. La produzione dell’occhialeria italiana nel 2019 è stata di 3.991 milioni di Euro, in crescita del 3,3% rispetto al 2018. Il totale delle aziende è rimasto pressoché costante con 879 aziende a livello nazionale, l’1,4% in più rispetto all’anno precedente. Sul fronte occupazionale la chiusura dell’anno è stata buona, sebbene qualche avvisaglia di difficoltà di alcuni grossi gruppi lasciasse intravedere possibili contraccolpi: arrivano a 18.082 gli addetti a fine 2019, in crescita del 2,3% rispetto al 2018.

LE ESPORTAZIONI 2019

Le esportazioni, di montature, occhiali da sole e lenti, che assorbono circa il 90% della produzione del settore, sono cresciute del 3,9% rispetto al 2018 e hanno raggiunto il valore di 3.876 milioni di euro. L’export degli occhiali da sole nel 2019 ha fatto segnare una variazione tendenziale del 2,8% attestandosi a circa 2.584 milioni di euro. Le esportazioni di montature hanno segnato, invece, una crescita del 6%, arrivando a 1.201 milioni di euro circa.

Le importazioni hanno registrato la crescita tendenziale del 6,7% per un valore vicino ai 1.347 milioni di euro, confermando la vivacità del settore. La bilancia commerciale dell’occhialeria italiana continua ad essere largamente in attivo (2.530 milioni di euro il saldo export-import nel 2019).

IL PRIMO TRIMESTRE 2020

A livello di esportazioni il primo trimestre 2020 si è chiuso per l’occhialeria italiana con una perdita in valore del 17,7%, circa 200 milioni di euro in meno rispetto al primo trimestre del 2019.

Questa perdita si è concentrata principalmente nel mese di marzo (-43,6%), mentre gennaio ha chiuso in linea con il 2019 (+2,9) e febbraio ha risentito delle difficoltà legate alla sola area asiatica (-3,8). A livello di aree geografiche significative nel primo trimestre le perdite registrate dalle esportazioni del settore in America (-20,3%), Europa (-16,5%) e Asia (-16,3%).

Per quanto riguarda il mercato interno, i mesi di gennaio e febbraio hanno registrato dati in linea con il 2019, mentre marzo, ricordando che il lockdown è iniziato la seconda settimana, ha registrato perdite del 30% in volumi e fatturati. Aprile è stato il mese simbolo con perdite dell’80%, maggio ha visto una prima ripresa, ma si è comunque chiuso a -33% in termini di sell-out.

PREVISIONI 2020

La prima parte del 2020 è stata sicuramente impegnativa per il settore dell’occhialeria sotto diversi aspetti. Ecco l’analisi di Vitaloni: “La cancellazione degli appuntamenti fieristici ha chiaramente costituito un grave danno per le nostre aziende da sempre votate all’export, che considerano le fiere stesse degli strumenti di internazionalizzazione. Inoltre, appuntamenti e contatti cancellati, viaggi annullati, impossibilità di evadere ordini e cancellazioni di ordini pregressi sono stati la regola in questa prima parte del 2020. Al di là di questi effetti diretti poi, non si possono trascurare i maggiori costi derivanti dalla gestione dell’emergenza: l’impossibilità di far circolare gli agenti, l’adeguamento allo smart working per il personale d’ufficio, l’adeguamento delle procedure di sicurezza e le misure di protezione per il personale, l’adattamento dei luoghi produttivi, i nuovi metodi di presentazione delle aziende e dei prodotti che vanno dal digitale alla produzione di nuovi campionari da spedire con costi di logistica aumentati”

Allo stesso modo la produzione potrebbe vedere una contrazione di circa 15 punti percentuali “Siamo stati molto prudenti nell’effettuare queste previsioni – afferma il Presidente di ANFAO – del resto il sentiment che raccogliamo dalle nostre aziende non ci consente maggiore ottimismo. Sappiamo che la situazione è difficile per tutto il Paese e per questo ci accodiamo nella richiesta di misure davvero efficaci a sostenere l’economia e i consumi.

Tra queste mi piace ricordare anche la nostra richiesta, fatta sotto l’egida di Commissione Difesa Vista, di un voucher per l’acquisto di occhiali da vista per dare almeno un minimo impulso ai consumi e, al tempo stesso, portare l’attenzione sull’importanza della vista che potrebbe passare in secondo piano in questo momento. Altro importante aspetto è che si possa rimettere in moto al più presto la macchina dell’export, che il patto per l’export tanto pubblicizzato possa davvero diventare concreto. Ciò anche grazie alla riapertura delle manifestazioni fieristiche che restano vitali per le nostre aziende. In tal senso resto ottimista nel credere e continuare a lavorare con tutte le nostre forze perché, DaTE prima, e soprattutto MIDO nel 2021 possano rappresentare il vero rilancio del settore”.