Safilo Group – Angelo Trocchia – Dritti all’obiettivo

“La vera sfida è tornare a costruire una relazione molto più vicina al cliente finale”, Angelo Trocchia, AD di Safilo Group.

 

Circa un anno fa, quando è stato nominato AD del Gruppo Safilo, Angelo Trocchia sapeva che aveva di fronte a sé una sfida complessa.
Le azioni che ha messo in atto in questi dodici mesi stanno però andando nella giusta direzione, come hanno confermato i risultati economici relativi al 2018, che il manager ha così commentato durante un incontro con la stampa di settore: “Abbiamo chiuso l’anno in linea con le previsioni registrando vendite nette pari a 962,9 milioni di euro (-4,0% a cambi costanti e -7,0% a cambi correnti). Il dato di per sé non è particolarmente positivo, ma assolutamente in linea con le nostre aspettative.
Positivo invece EBITDA adjusted che si è attestato a 47,5 milioni di euro, segnando un +15,5% rispetto al 2017. Positivi anche il risultato netto adjusted (con una perdita pari a 26,7 milioni di euro, in miglioramento del 43,2% rispetto al 2017) e l’indebitamento netto (pari a 32,9 milioni di euro, 75,0% rispetto al 2017, grazie ai proventi
derivanti dall’aumento di capitale, esclusi i 17,7 milioni di euro corrisposti il 2 gennaio 2019).
In linea con il Piano Strategico 2020, dobbiamo ritornare a crescere. I risultati stanno indicando che siamo nella direzione giusta e sono il frutto di una gestione oculata del cash e dell’ottenimento dell’aumento di capitale. Guardo i numeri in maniera positiva perché in linea con il focus che ci siamo dati per il 2018”.
“Nel 2018 ci siamo concentrati anche  sulla dimensione delle persone: la nostra mission è avere un’attenzione al mercato più forte e siamo partiti dall’inserimento di professionisti con esperienza nel settore e conoscenza del mercato e inoltre abbiamo lavorato su una serie di rinnovi strategici e due nuove licenze” ha chiarito Trocchia.
“Abbiamo un portfolio molto importante, composto da 24 marchi in licenza e 4 di proprietà. Alcuni brand, come Carrera, Polaroid, Hawaianas, Seven Street hanno registrato buone performance. La new entry Missoni ha in sé un ottimo potenziale. A ciò si va ad aggiungere la qualità su cui abbiamo puntato molto.
I brand pesano il 26% sul nostro fatturato, il nostro obiettivo è quello di fare crescere i marchi di proprietà ad un tasso superiore rispetto a quello di licenza”, ha continuato l’AD.
Quale sarà il futuro del gruppo? Secondo Trocchia “L’inizio del 2019 ci vedrà andare avanti sulle linee guida del 2018. La vera sfida è tornare a costruire una relazione più vicina al cliente finale e al consumatore. Abbiamo rimesso il cliente ‘al centro’, ponendo una forte attenzione a livello di servizio, estendendo ad esempio la garanzia dei prodotti da 2 a 4 anni. Non abbiamo nessuna intenzione di sviluppare il retail fisico e come risultato della nostra politica c’è anche la crescita della produttività dei punti vendita”.


Il focus sul nostro mercato è stato fornito dal country manager, Filippo Pustetto: “Siamo partiti da un approccio commerciale più concreto e rilevante per i clienti nel contesto attuale, ascoltando le loro esigenze.
Proposte che mirano ad aiutare l’ottico a “comprare meglio” perché questo impatta in modo importante sui margini di un negozio, ancor più nel mercato di oggi. Abbiamo poi investito molto – e continueremo – per rafforzare la forza vendita e garantire un maggior presidio sul territorio e di conseguenza una maggior vicinanza ai nostri clienti. Ora abbiamo una struttura chiara, più “leggera” internamente per essere più agili e veloci, e più forte sul territorio, vicino ai nostri clienti…dove in definitiva si vendono gli occhiali.
Abbiamo definito una serie d’iniziative che stiamo sviluppando con l’obiettivo di dare un servizio più pro-attivo ai clienti, analizzando con obiettività i punti su cui sappiamo dover migliorare.
Ad esempio stiamo cominciando un’attività di “outbound” in cui chiamiamo i clienti per verificare che tutto sia in ordine e dare informazioni che possano essere rilevanti, e potenzieremo sempre più il nostro portale B2B sia negli aspetti più pratici e funzionali che in quelli più di contenuti di brand da condividere anche con i consumatori finali, cercando applicazioni coinvolgenti ma accessibili e piacevoli nell’uso”.
Speriamo che l’azienda porti avanti la palla e vada a rete.