Esami visivi essenziali, da effettuare al rientro a scuola, per aiutare gli scolari ad avere successo in classe
In collaborazione con Società Optometrica Italiana SOPTI
Back-to-School Eye Exams Essential to Helping Children Succeed in the Classroom American Optometric Association – St. Louis 10 agosto 2016
Come all’inizio di ogni anno scolastico, i genitori si adoperano per preparare al meglio i propri bambini, sia dal punto di vista della salute, che nell’acquisto del materiale scolastico. Anche l’esame della vista dovrebbe essere routine nella preparazione dei bambini al nuovo anno scolastico. In accordo con l’American Optometric Association (AOA), l’89% dei soggetti intervistati crede erroneamente che un semplice screening visivo, programmato spesso dalle scuole, sia sufficiente per identificare problematiche visive. Un semplice screening scolastico non permette di rilevare gravi problematiche relative alla salute oculare dei bambini.
Dai 6 ai 18 anni, la visione dei bambini cambia frequentemente ed inaspettatamente e questo può portare a problemi comportamentali e di attenzione in aula. Quest’anno l’AOA incoraggia i genitori ad effettuare un esame visivo approfondito, prima dell’inizio della scuola e mantenere una corretta salute oculare per tutto l’anno.
Questi alcuni dei consigli più interessanti che AOA dà ai genitori:
• Ricercare segni che possano identificare un problema visivo. I segnali più indicativi sono: la chiusura di un occhio durante alcune attività, la lettura a distanza molto ravvicinata, difficoltà di attenzione e concentrazione, accompagnati da cefalea ed altri sintomi.
• Prevenire l’affaticamento oculare provocato dall’utilizzo di dispositivi digitali. L’eccessivo uso dei dispositivi elettronici, dentro e fuori le aule scolastiche, può provocare un affaticamento oculare, incluso arrossamento, prurito, cefalea e visione sfuocata. L’AOA raccomanda di seguire la regola del 20-20-20 (fare 20 minuti di pausa ogni 20 minuti, guardando oltre i 20 piedi di distanza), ammiccare frequentemente ed eliminare abbagliamento e aloni dello schermo del PC, per prevenire il discomfort.
• Utilizzare appropriati occhiali protettivi per lo sport e la vita all’aria aperta: indossare occhiali protettivi e di qualità che offrano protezione contro gli UV, è la chiave per mantenere una buona performance visiva e proteggere gli occhi dagli infortuni.
“Un bambino su quattro ha un problema visivo non diagnosticato” dice Andrea Thau, OD, presidente AOA, “fare un esame visivo accurato è una priorità ed uno dei più importanti investimenti per la formazione e la salute dei propri figli. Gli screening visivi di base creano spesso un falso senso di sicurezza, nascondendo problemi più importanti. Un esame visivo accurato è la sola via per avere una diagnosi e dei trattamenti appropriati”.
Questo articolo si occupa di identificare le cause e la correzione, attraverso l’utilizzo di prismi, delle condizioni di diplopia dovute a disfunzione, non patologiche, della visione binoculare.
Cosa causa la diplopia? Il suo esordio è improvviso? Utilizzava prismi nei suoi occhiali precedenti? Si è sottoposto a chirurgia dello strabismo? Potrebbe essere un astigmatismo non corretto, o una condizione corneale? Prescrivere un prisma è più un’arte che una scienza e può essere molto influenzato dalla soggettività. Questa soggettività è una della motivazione per cui molti optometristi esitano ad affrontare il problema.
Una diplopia costante e concomitante, causata da uno strabismo, o da una paresi muscolare è il caso più semplice da risolvere. La quantità del potere prismatico probabilmente sarà stabile, senza un particolare adattamento e con un immediato sollievo da parte del paziente. Ci sono invece molti casi di visione binoculare che presentano sintomi più vaghi. Alcuni soggetti possono lamentare episodi di diplopia solo dopo parecchie ore di lavoro al pc, pazienti anziani possono avere episodi di diplopia occasionale per parecchi anni, ma denunciarne un’intensificazione degli stessi improvvisamente. Alcuni studenti possono non lamentarsene, ma chiudere un occhio per rendere la lettura più confortevole.
Tutti questi pazienti possono beneficiare di una prescrizione prismatica. L’analisi della visione binoculare dovrebbe sempre essere effettuata durante un accurato esame visivo, ma non necessariamente mediante lunghi e complessi test.
La verifica dell’accomodazione, negativa e positiva, dopo la refrazione, può rivelare un problema accomodativo in grado di compromettere la visione binoculare.
MISURE OGGETTIVE E SOGGETTIVE
Ci sono molti articoli che descrivono i metodi di misura ed applicazione dei prismi. In definitiva, la scelta delle tecniche di misura è a discrezione di ciascun clinico.
Bassi poteri prismatici possono essere usati per una minima foria verticale, che può non essere notata al cover test. In questi casi di etereforia verticale anche una prescrizione di 0,50 DP base alta, o bassa, può essere clinicamente significativa. Il fattore importante non è quali test, o quanti test sono stati utilizzati, ma piuttosto la consistenza e la validità del risultato.
PROVARE LA PRESCRIZIONE SU UN OCCHIALE DI PROVA
• I valori a forottero possono essere ingannevoli. I pazienti con un sistema binoculare fragile possono essere sintomatici mentre guardano attraverso gli oculari del forottero, ma avere funzionalità normale con occhiali, o lenti a contatto. Per evitare di prescrivere valori troppo elevati di prisma, effettuare sempre i test finali con la prescrizione prismatica sull’occhiale di prova.
• Se il prisma correttivo è per una foria laterale, far utilizzare al paziente l’occhialino di prova per 10 minuti, per poi rimisurare l’allineamento.
• Se il valore di foria riemerge uguale a quello iniziale, il paziente non è da considerarsi un buon candidato per la correzione prismatica, dal momento che il sistema tende ad adattarsi alla correzione.
• Permettere al paziente di adattarsi alla nuova correzione per un periodo di tempo adeguato, serve a determinare se il prisma è confortevole a tutte le distanze.
PRESCRIVERE ED EDUCARE IL PAZIENTE
Ecco alcuni passaggi che possono rendere più semplice la prescrizione prismatica:
1. Far scegliere al paziente se utilizzare il prisma adesivo di Fresnel, o sfruttando il decentrando della lente oftalmica, o inserendo un prisma puro. Spesso i pazienti sono in grado di scegliere quale opzione sia la migliore.
2. Molti pazienti con forie moderate o elevate si adattano meglio con potere prismatico suddiviso nella correzione dei due occhi, incluso il verticale. Se il paziente ha tropia, utilizzare un occhiale di prova per determinare soggettivamente se la miglior posizione del prisma sia di fronte all’occhio strabico.
3. Quando si prescrive, non dimenticare le lezioni di ottica: decentramento della lente, dimensione della montatura, centro ottico e prismi di alleggerimento.
Il paziente deve essere informato del fatto che la sua nuova prescrizione include i prismi. Spiegare al paziente cosa è un prisma, a cosa serve, quanto tempo serve per l’adattamento alla nuova correzione e quali sono i sintomi che possono fargli capire che la prescrizione non è adeguata.
Inoltre, se il paziente non è sintomatico non necessita di prismi. Se porta già un prisma nella correzione in uso ed è soddisfatto, non modificare. Se il paziente può compensare con l’inclinazione del capo la foria o tropia e non ha sintomi non va forzato con la prescrizione di un prisma. Prescrivere la minima quantità di prisma che risolve la sintomatologia: la soddisfazione del paziente è la massima priorità.