Divel Italia – Claudio Marracini – Focus sulle lenti
Vento in poppa per il sole e poca conoscenza della valenza di una lente oftalmica di qualità da parte del consumatore. Questo il parere di Claudio Marracini, il titolare della Divel Italia.
Quali sono secondo lei gli attuali aspetti critici del comparto delle lenti?
Innanzitutto bisogna fare due distinzioni tra mercato delle lenti da sole e mercato delle lenti da vista.
Per i filtri solari, non possiamo attualmente parlare di aspetti critici poiché la tendenza delle ultime stagioni sta mettendo al centro dell’attenzione la lente oltre alla montatura. Sono sempre più diffuse, infatti, le applicazioni di tessuti, borchie, strass direttamente sulla lente oppure gli sviluppi sui trattamenti: vanno di moda le lenti specchiate, le lenti a due o più colori, i trattamenti opachi, come le nostre Mat.
Oppure si lavora direttamente sulla miscela della lente: da poco abbiamo lanciato la Glitter, che contiene al suo interno delle piccole pagliuzze di brillantini che non ostacolano la visione e danno al prodotto un aspetto molto glamour. È chiaro che, essendoci tutte queste molteplicità di declinazioni, i designer e le case di moda sono sempre più interessati alle sperimentazioni sulle lenti da sole, per quello il mercato al momento sembra in crescita. Diverso è invece il settore delle lenti oftalmiche.
Il problema principale dipende dal fatto che il cliente, paradossalmente, entra in un negozio di ottica e sceglie prima la montatura, poi le lenti che gli servono.
Questa diffusa concezione della vendita dell’occhiale ha spostato l’attenzione dalla correzione visiva al lato più fashion dell’occhiale, innestando tutti quei meccanismi di mercato che erano lontani dal nostro mondo, uno su tutti: la battaglia dei prezzi. Oggi siamo tutti avvolti dalla spirale del prezzo più competitivo, in una sorta di sindrome da “Black Friday” che ha coinvolto tutti i settori compreso il nostro. La costante ricerca del prezzo più competitivo ha portato ad un rallentamento dell’innovazione dei prodotti sul mercato e alla promozione, nonché diffusione, di questi ultimi.
Oggi si fa sempre più fatica a proporre una lente correttiva ad alto contenuto tecnologico, semplicemente perché il mercato non la paga.
Entrerebbe nel dettaglio degli aspetti positivi del mercato delle lenti?
Come dicevo prima, se parliamo di filtri solari, sicuramente le nuove tendenze stanno offrendo molti stimoli al mercato. Le nuove tecnologie mettono a disposizione la possibilità di lavorare su materiali, trattamenti e colorazioni. Questo permette ai nostri laboratori di Ricerca e Sviluppo di cimentarsi in prodotti innovativi e sempre più ricercati. Dal lato delle lenti oftalmiche, nonostante la stagnazione del mercato, l’attenzione si sta rivolgendo sempre più alla protezione degli occhi attraverso campagne marketing contro la luce blu, i raggi UV e gli infrarossi, nonché l’uso corretto di lenti multifocali in base al proprio stile di vita, etc. Questo ci permette di mettere in piedi una comunicazione efficace sempre più mirata ad argomenti come la protezione e il comfort visivo per sponsorizzare i nostri prodotti dedicati, come le nostre lenti da vista della la linea High Protection.
La lente è sinonimo d’innovazione: a che punto siamo? Siamo solo all’inizio. La moda cambia e si evolve, spesso ritorna ma tornando tiene sempre conto degli sviluppi tecnologici avvenuti nel corso del tempo. Nel mondo delle lenti da sole si farà sempre di più perché l’evoluzione è continua e i nostri reparti creativi sono sempre al lavoro. Nel settore della vista, le abitudini e gli stili di vita stanno cambiando, quindi anche l’uso e le tipologie di lenti si stanno adeguando e noi siamo pronti ad adattarci per sviluppare quello che il mercato ci chiederà. Sicuramente un punto su cui tutti gli addetti del settore dovranno concentrarsi, è la promozione e l’informazione al corretto utilizzo di lenti tecnologicamente avanzate, come le progressive, le quali sono ancora troppo poco usate in Italia (se paragonati ad altri paesi europei) e che potrebbero dare nuova linfa al mercato.
Qual è il livello della consumer awareness sull’importanza di indossare una lente di qualità?
Oggi credo che ci sia poca consapevolezza da parte dei consumatori su che cosa sia la qualità nelle lenti, sia solari che correttive. Per via dell’attitudine rivolta più alla moda che all’aspetto tecnico degli occhiali, oggi si tende ad associare la qualità con la riconoscibilità del marchio. Molti clienti conoscono i brand più famosi e allora identificano nel marchio la qualità e la garanzia. La parte restante, invece, si lascia consigliare dall’ottico a seconda del suo budget poiché non ha un background tale da potersi indirizzare verso una lente piuttosto che un’altra. C’è poca informazione e poca consapevolezza a riguardo. Noi come Divel cerchiamo di fare informazione trasparente sui prodotti, sia ai nostri clienti (ottici) che attraverso loro ai consumatori finali, al contempo cercando di rafforzare l’immagine aziendale come percepito dal pubblico.
Questa filosofia si può considerare valida sia per le lenti oftalmiche sia per i filtri solari, dove ancor più il consumatore finale percepisce il brand come sinonimo di qualità e non la qualità dei componenti stessi.
Va detto, ad onor del vero, che oggi le maggiori maison di occhiali da sole sono molto attente alla qualità dei loro componenti, motivo per cui anche realtà come la Divel che investono molto nella tecnologia dei propri prodotti, sono presenti sul mercato.
Si potrebbe fare di più? Se sì, ci indicherebbe quale secondo lei sarebbe la direzione ottimale?
La formazione per gli ottici è fondamentale. L’utente finale, molto spesso disinformato sulle possibilità che offre il mercato, si affida all’ottico professionista per la scelta delle lenti, di conseguenza è importante che quest’ultimo sappia consigliare bene e per farlo deve avere una informazione adeguata che deve provenire dai produttori stessi. In secondo luogo, la trasmissione delle informazioni fondamentali deve essere rivolta anche all’utente finale e deve partire da noi aziende. Sui canali web Divel stiamo cercando di pubblicare contenuti destinati a informare il nostro pubblico sull’effetto dei raggi solari, per esempio, o sulle abitudini negative per la nostra vista.
Cerchiamo di utilizzare un linguaggio semplice e chiaro, per non rendere il discorso noioso e pesante.
Per i più curiosi, abbiamo anche inaugurato una serie di articoli sul nostro canale Linkedin di approfondimenti dedicati al mondo della vista.
Le parole chiave rimangono, a nostro avviso, innovazione ed informazione.
Quali sono secondo lei i trend estetici futuri delle lenti solari?
Le tendenze delle prossime stagioni, come si è notato anche nell’ultima edizione del Mido 2019, sono innanzitutto il ritorno alle colorazioni scure.
Dopo un periodo di colori vintage e pastello, adesso si lascia spazio ai toni classici scuri: nero, grigio, marrone, blu. Anche il comparto sole Divel si è mosso in anticipo con la presentazione della collezione “Back to dark”. Sempre più diffuse saranno inoltre le mascherine
che dallo sport, si spostano in passerella con forme e linee particolari, come le nostre Harmony o le B Lateral. Dal punto di vista dell’innovazione, i trend sono soprattutto orientati verso i trattamenti che, oltre a dare un arricchimento estetico, si concentrano sulla protezione dai raggi solari. In generale, infine, il trend del momento, che non è solo un trend ma anche un’esigenza per il nostro futuro, è la ricerca della sostenibilità in tutti i processi aziendali, dalla produzione alla commercializzazione.
In tal senso si sta lavorando per trovare materiali ottici ecosostenibile per le lenti (aspetto ampiamente valutato nel mondo delle montature), processi produttivi a basso impatto ambientale (dalla produzione al packaging) e riciclo dei materiali.
Su questo ultimo fronte si sta muovendo anche Divel. La nostra azienda è molto attenta alla dismissione degli scarti del nostro settore, motivo per il quale abbiamo dato via ad un progetto ambientale molto interessante con un’università italiana che sveleremo a breve.