Gery e il suo design sovversivo

Gli occhiali del designer Gery Ancira evocano un sentimento autentico e audace di potere e rivoluzione.

Debutta sul mercato italiano il creativo Gery Ancira con il suo marchio indipendente: Mür Eyewear. La sua concezione visionaria del prodotto persegue un obiettivo preciso: trasformare un oggetto da accessorio a icona. Il culto per l’artigianalità e il design sovversivo si fondono nei suoi occhiali in una sinergia d’intenzioni dando vita a pezzi unici, in edizione limitata. Le collezioni da sole e da vista sono percorse da un mood rétro, ispirato al tecno futurismo visionario degli anni ‘30 e ’40, sospeso e proiettato oltre il contemporaneo. I materiali utilizzati sono l’acetato e il titanio giapponesi, rigorosamente lavorati a mano.

QUAL È STATO IL SUO PERCORSO DI DESIGNER?
L’arte e il design sono passioni che da sempre coltivo. Nell’albero genealogico della mia famiglia, diverse personalità hanno sviluppato progetti in questi campi. All’età di 9 anni ho scelto di voler diventare un designer di automobili e da allora mi sono impegnato per arricchire la mia conoscenza e comprensione di ciò che sono l’arte e il design, fino a essere ammesso al College for Creative Studies a Detroit, Michigan, una delle scuole di design più selettive e rinomate al mondo. Al CCS ho avuto l’opportunità di studiare svariate discipline, tra cui fotografia, pittura, graphic e interior design, scultura, tessitura e psicologia compreso il Transportation Design, sviluppando progetti pratici e innovativi per le tecnologie di transito. Avendo acquisito una formazione diversificata e sviluppato migliori competenze e sensibilità nel campo, terminato il corso nel 2012 ho deciso di spostarmi in Europa per frequentare un master a Milano, dove sono stato ammesso alla Scuola Politecnica di Design e ho avuto l’opportunità e il piacere di collaborare con designer di grande esperienza, impiegati in aziende quali Alfa Romeo, Audi, Bentley, Italdesign Lamborghini e altri ancora. Non è tutto: vivendo a Milano ho conosciuto e scoperto un approccio nuovo all’arte e al design, completamente diverso da quello acquisito negli Stati Uniti. Sono arrivato a comprendere come affinare e bilanciare un oggetto al fine di creare armonia e coinvolgere meglio lo sguardo. Forse è la gente, forse le città, ma indubbiamente vivere in Italia mi ha permesso di perfezionare le mie abilità e comprendere in maniera approfondita entrambi i settori.

COM’È APPRODATO AL PROGETTO EYEWEAR?
Gli occhiali da sole sono una delle mie più grandi passioni fin da quando ero bambino… Qualche anno fa ho iniziato a pensare di realizzare qualcosa di mio, utilizzando tutte le mie capacità e conoscenze: dato che l’occhiale è un oggetto funzionale, ma allo stesso tempo uno status symbol, ho deciso di fare delle ricerche per creare un mio marchio. Qualche tempo dopo, durante un viaggio a Parigi, sono entrato in un negozio d’avanguardia che aveva una parete espositiva piena di occhiali di ricerca e, dopo aver provato diverse montature, mi sono detto che avrei potuto farcela! Era arrivato il momento di creare il mio marchio. Così, ho iniziato a “fare sul serio” ed eccoci qui!

COM’È NATO MÜR? PERCHÉ AVETE SCELTO QUESTO NOME?
Fin dalla mia infanzia ero affascinato dai pipistrelli: li considero animali molto speciali e sofisticati. Quando ho pensato di creare il marchio, mi è venuto in mente questo particolare: questi animali vedono a malapena e avrebbe potuto essere interessante e ironico pensare che, grazie a un nuovo occhiale, potessero vedere anche con la luce del giorno. Nella mia testa i pipistrelli sono animali molto alla moda! Ovviamente chiamare il marchio BAT sarebbe stato troppo simile a Batman e così ho pensato di declinarlo in spagnolo (tradotto diventa Murcielago), e di renderlo un po’ più interessante del semplice Mur aggiungendo la dieresi, elemento grammaticale dalla lingua tedesca, per poi arrivare a Mür, che può essere pronunciato come Muer. Dà l’idea di essere una parola tedesca ma allo stesso tempo è più unica ed elegante, perché bisogna sforzarsi per pronunciarla.

QUALI SONO LE FONTI DI ISPIRAZIONE?
Ovviamente come designer di automobili mi sono ispirato alle stesse auto, ma anche agli aerei della Seconda Guerra Mondiale e agli accessori di quel periodo, agli animali (in particolare ai grandi felini), e a epoche come gli anni ’30 e ’40. In qualche modo sento che manca l’anima nei prodotti attuali: se guardiamo ad aziende come Rolex o Cartier la maggior parte dei loro prodotti iconici sono stati realizzati in realtà di quegli anni e oggi si posizionano sul mercato mantenendo la filosofia aziendale. La mia idea era di trasmettere l’essenza che caratterizza questi prodotti iconici.

QUAL È LO ZEITGEIST DI MÜR? SE DOVESSE DESCRIVERE IL SUO BRAND, QUALI AGGETTIVI UTILIZZEREBBE?
Il mio marchio è arrogante, elitario, potente, ribelle e misterioso. Il nostro obiettivo è che tutti lo desiderino, ma che non tutti lo possiedano.