Gigi Studios – Patricia Ramo – Dritto verso la nuova creatività

 

di Paola Ferrario

La giovanissima Patricia Ramo si sta occupando dell’evoluzione del brand spagnolo Gigi Studios.

Con il rebranding del marchio (da Gigi Barcelona, si è passati a Gigi Studios) la designer nonché CEO dell’azienda spagnola Patricia Ramo, ha voluto sottolineare il contenuto avanguardistico delle proprie collezioni e la dimensione sempre più globale della propria società. Scopriamo il concetto di design dalle sue parole.

Potresti raccontarci la tua storia nel campo del design?
Ho studiato Fashion Design a Londra e il design mi ha sempre molto interessato. Ho iniziato a lavorare nell’azienda di mio padre a 21 anni, solo per dare una mano e guadagnare un po’ di soldi. In quel momento desideravo creare il mio marchio di abbigliamento, ma mi sono subito appassionata a questo mondo. L’azienda era molto diversa, focalizzata sul mercato nazionale e specializzata in prodotti di media gamma. Il cambiamento consisteva nello smontare ciò che c’era, utilizzandolo come base, ponendomi obiettivi molto ambiziosi.
Fin dall’inizio, il mio scopo è stato quello di creare un marchio di riferimento a livello mondiale.
Inoltre, in questo periodo, diversi i professionisti del settore ottico hanno voluto entrare a far parte di Gigi Studios e oggi il nostro team comprende oltre 60 persone che lavorano ai massimi livelli in un ambiente creativo, giovane e internazionale.

Ci descriveresti la tua scelta di diventare designer di occhiali?
Sono cresciuta circondata dagli occhiali. È un settore dinamico che amo; mi sono appassionata molto velocemente. Le montature di buona qualità mi affascinano: mi piace l’effetto che hanno sul viso e la forza di alcune di loro nel sottolineare la personalità di chi le indossa. Sono molto appassionata del processo creativo, insieme alla componente commerciale e, ovviamente, amo partecipare alle fiere di settore e presentare il lavoro che abbiamo fatto.

Da dove trai ispirazione?
Nei viaggi, nell’arte, nella poesia e anche nella musica. Amo la cantante Rosalía e il suo modo semplice e genuino di lavorare. Come vero membro della mia generazione, l’uso dei social media mi viene naturale; è l’ideale per scoprire dettagli di tendenza molto sottili, ma anche molto autentici.

Qual è la filosofia della tua azienda?
Il nostro marchio si concentra intorno ad un design impeccabile e alla massima qualità. Voglio costruire un marchio globale che sia un punto di riferimento nel settore. Qualcosa di cui mi possa sentire orgogliosa. Per questo motivo, presto attenzione ai minimi dettagli in tutto: le montature, le campagne e il sito web, perché voglio che il nostro brand sia un punto di riferimento estetico. Un altro fattore essenziale per me è che siamo rispettosi dell’ambiente: cerchiamo di evitare gradualmente le plastiche monouso optando sempre per materiali molto durevoli e biodegradabili.

Qual è quindi in concreto il vostro impegno per un “futuro sostenibile” dell’occhiale?
È un cambiamento importante su cui stiamo lavorando da tempo, stiamo diventando un’azienda sostenibile e responsabile. Come dicevo, stiamo facendo uno sforzo serio per evitare l’uso delle materie plastiche o per ridurne il più possibile l’uso. Stiamo lavorando per trovare alternative biodegradabili. È un fattore importante per me e nel prossimo futuro spero di poter essere orgogliosa di come gestiamo questo aspetto.

Dove vanno gli occhiali all’avanguardia?
Penso che al momento la tendenza sia molto ampia.
Se dovessi sottolinearne una in particolare direi: per gli occhiali da vista prosegue il trend delle forme rotonde, piuttosto leggere in acetato e in metallo, aumentano le forme esagonali, insieme alle forme quadrate da aviatore, che diventano sempre più minimaliste. Il metallo è ancora protagonista in questa stagione, anche se l’acetato sta tornando a riprendere il suo posto. Per quanto riguarda i colori, le tonalità trasparenti stanno diventando molto popolari.