Il cortometraggio Elogio è il primo risultato del programma di borse di studio cinematografiche promosse da Akoni.

Akoni ha realizzato il suo primo cortometraggio in collaborazione con OffiCine, laboratorio cinematografico di alta formazione sviluppato dall’Istituto Europeo di Design (IED), e Anteo Spazio Cinema. Onorata di fornire il proprio patrocinio alle arti, l’azienda svizzera è ben felice di rimanere un passo indietro e lasciare che l’incantesimo si sviluppi davanti ai suoi occhi, consentendo così che un’intera nuova generazione di promettenti talenti abbia la libertà e i mezzi economici necessari per spingere oltre il limite l’immaginazione, cogliere le opportunità più ardite e infine creare le nuove espressioni cinematografiche, fresche e suggestive, di cui tutti abbiamo desiderio.

Il nuovo programma di borse di studio di Akoni-OffiCine consente a una selezione di giovani cinefili di fare parte di una serie di workshop cinematografici innovativi, sotto la direzione di alcuni dei più rispettati maestri del cinema italiano. Seguendo i passaggi della produzione di una pellicola – dalla scrittura alla post produzione – questo programma unico nel suo genere analizza ogni singolo passaggio necessario alla creazione di un’opera cinematografica. Vengono offerte masterclass tenute da artisti pluripremiati in sceneggiatura (con Bruno Oliviero, vincitore nel 2022 del David di Donatello per “Ariaferma” di L. Di. Costanzo), regia (con Silvio Soldini, candidato a 42 premi internazionali del cinema e vincitore di ben 25), fotografia (con Luca Bigazzi, nel 2014 vincitore dell’Oscar al miglior film. in lingua straniera) e montaggio (con Paolo Cottignola, premiato con il David di Donatello nel 2002 per “Il mestiere delle armi” di Ermanno Olmi). In definitiva, gli studenti del programma sono guidati da questo straordinario gruppo di mentori d’eccezione attraverso le fasi di realizzazione di un proprio corto, con Soldini che lavora a stretto contatto con la direttrice dei casting Gabriella Giannattasio per garantire che importanti attori italiani siano scritturati in ciascuno dei ruoli principali.

Elogio: il primo corto

Elogio è una fiaba sci-fi dal gusto dolceamaro e con note brillantemente ironiche. Leonardo (Filippo Scicchitano) viene trascinato in una serie di viaggi nel tempo da Christian (Gigio Alberti), un ottico di talento che ha realizzato un paio di montature magiche che consentono di viaggiare da e verso qualunque epoca. Approdando in un futuro non così distante, Leonardo incontra Thomas (Alessandro Tedeschi) e si trova a dover subito fronteggiare il dilemma esistenziale che ruota attorno all’eredità tramandata di padre in figlio – e l’inaspettata ma inevitabile risoluzione richiama alla mente i colpi di scena strazianti di racconti ormai classici tratti da O. Henry e Maupassant.

Benché Akoni abbia dato carta bianca al team creativo di OffiCine e agli studenti che si celano dietro Elogio, molti degli elementi identificativi di Akoni sono stati abilmente inseriti senza soluzione di continuità all’interno del corto. Al di là del design estremamente speciale (il modello Camera) di Akoni su cui Christian fa affidamento per consentire i viaggi di Leonardo, la montatura Artemis fa la sua comparsa sul naso di Thomas e rappresenta il perfetto accessorio per completare il suo guardaroba futuristico. Inoltre, il marchio di fabbrica di Akoni, ossia trarre ispirazione dai principali architetti dell’era moderna, si riflette nell’estetica raffinata e minimal che caratterizza l’universo di Thomas (mentre il bellissimo laboratorio del legno di Christian evoca l’importanza che l’artigianalità tradizionale mantiene per il brand).

Elogio, inoltre, riesce a rendere evidente il potere intrinseco di alcuni dei più singolari componenti del DNA di Akoni. La passione mostrata dal brand nel creare tesori disegnati per essere tramandati di generazione in generazione si riflette non soltanto nel programma unico nel suo genere di mentorship che ha prodotto Elogio, ma anche nel tema stesso del film, che si focalizza sul potere delle eredità trasmesse da genitore a figlio. E, affidandosi agli occhiali come potente strumento che consenta di conoscere sia il futuro che se stessi, il film richiama alla mente il principio guida spesso reiterato da Akoni, centrato sulla capacità degli occhiali di aprirci gli occhi alla bellezza del mondo, nonché quella di dare al tempo stesso modo al mondo di vedere la bellezza dentro ciascuno di noi. E, rifacendosi con maestria allo slogan di Akoni, framing visionaries, il regista di Elogio ha fatto la scelta mirata di regolare le proporzioni dell’inquadratura per riflettere i cambiamenti nelle epoche, mentre Leonardo passa dal presente al futuro e viceversa, adottando il formato futuristico di 2:39 che simula l’aggiunta di occhiali che viaggiano nel tempo e che regolano la nostra visione del futuro (rispetto al formato 16:9 del presente, senza occhiali).

Forse l’aspetto più importante è come Elogio dimostri la determinazione di Akoni x OffiCine nello spingere verso nuove affermazioni artistiche, che evitino le scelte commerciali fin troppo familiari oggi, con la loro propensione a livelli bassi di cultura e ad azioni troppo stereotipate. Mentre molti film moderni rifuggono punti di vista riflessivi e ironici – privilegiando invece copioni a lieto fine che risolvono ogni trama lasciata in sospeso, senza lasciare nulla all’immaginazione – Elogio compie la scelta audace di focalizzarsi su scherzi cosmici, spesso crudeli, che l’universo sembra divertirsi a giocare sulla nostra pelle.

Elogio Credits

Regia: Giuseppe Cardaci
Sceneggiatura: Marcello Pedretti
Direzione della fotografia: Diego Diaz
Produzione: Daniele Milonia
Montaggio: Davide Morando
Direzione artistica: Silvio Soldini

I Grandi Maestri
Regia: Paolo Borraccetti
Sceneggiatura: Bruno Oliviero
Direzione della fotografia: Luca Bigazzi
Montaggio: Paolo Cottignola

Cast
Leonardo: Filippo Scicchitano
Thomas: Alessandro Tedeschi
Christian: Gigio Alberti