Il viaggio della speranza

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In tre giorni 700 controlli gratuiti della vista nell’Albania del Nord

Da nove anni Don Enzo gestisce la parrocchia di Blinsht, un piccolo paesino a 100 km dalla capitale dell’Albania, Tirana.
Periodicamente invita medici e specialisti di ogni genere dall’Italia a visitare la sua parrocchia e curare i suoi fedeli.
Dal 26 al 29 ottobre scorsi la comunità ha accolto due ottici, Stefano Cernuschi e Andrea Boeche, un optometrista, Amedeo Lissoni, e una volontaria Elisabetta Vettore i quali in soli tre giorni hanno effettuato 700 controlli della vista. Amedeo Lissoni ci racconta in questa breve intervista la loro “avventura”.

Come è nata l’idea di questo viaggio?
Siamo stati invitati da Don Enzo tramite Enzo Zago. È un prete fantastico, molto pratico, che da circa nove anni non solo si prende cura delle anime dai suoi fedeli, ma cerca di aiutarli concretamente.
Il territorio molto povero e molto grande ospita 9/10mila anime, nella quasi totalità cristiani.

Quanti controlli della vista avete effettuato? Qual era il range di età?
I controlli sono stati 700. Abbiamo visitato persone di tutte le età, dai quattro anni in su, nelle tre scuole del luogo e all’interno dell’oratorio di Don Enzo. Iniziavamo alle 8 del mattino e finivamo la sera alle 21. Ovviamente non avevamo un vero e proprio studio, è stato tutto molto improvvisato ma assolutamente funzionale. Ad esempio, ho fatto i pre screening utilizzando le coperte per fare buio.
C’era talmente tanta gente che desiderava farsi visitare che Don Enzo doveva rimanere sulla porta d’entrata per regolare il flusso di gente.

Quali sono stati i risultati?
Ancora oggi sono abbastanza incredulo di quello che abbiamo realizzato: abbiamo prescritto e donato 300 paia di occhiali. Siamo riusciti a portare a termine questo progetto grazie alle partner: Essilor e Galileo, per le lenti, Allison che ci ha donato 1000 montature, ESA Vision Technology che ci ha dato un autorefrattometro pediatrico portatile e naturalmente la vostra casa editrice.

Come definirebbe questa esperienza?
Fantastica, umanamente incredibile. Abbiamo vissuto e conosciuto una comunità totalmente differente dalla nostra in cui vengono ancora organizzati i matrimoni. Ciò che mi ha colpito è stato l’impegno di Don Enzo che sta organizzando una casa che accoglierà alcune ragazze che rischiano di finire su una strada.
Un altro fattore indicativo dello stato del luogo è stata la mancanza dei giovani uomini, tutti all’estero a lavorare.