La Biennale è social
L’opera più “social” della Biennale? È di Xin Junqing, artista cinese ospite di San Marino.
Esposta nel padiglione di San Marino, presso l’ex Ospedaletto, il dipinto del cinese Xin Junqing sta catalizzando l’attenzione dei visitatori che fanno la coda, a volte anche di un’ora, per fotografare la provocatoria opera.
Xin Junqing è stato tra i fondatori di 798, la cittadella dell’arte creata a Pechino dagli artisti e oggi divenuto un riferimento a livello mondiale.
Alla Biennale l’artista è presente per la prima volta con le sue opere a tematica militare, che gli hanno valso numerosi riconoscimenti internazionali.
Grazie alla forza silenziosa delle opere esposte, il Padiglione di San Marino, curato da Vincenzo Sanfo, sta riscuotendo successo soprattutto per la capacità di mettere in relazione artisti diversi di nazionalità diverse cogliendo inaspettati punti di congiunzione e nuove letture.
L’opera provocatoria di Xin Junqin è il faro attrattivo del padiglione, dove andare alla scoperta di artisti dalla straordinaria qualità ed interesse, come Xu Deqi e Chen Cheng Wei.
Una pittura dal “realismo magico”, coinvolgente, con immagini che restano indelebilmente presenti nella mente degli spettatori. Atmosfere inaspettate, che riescono a coniugare una estetica “pop” contemporanea con intuizioni che possono riportare quasi a riferimenti decadenti, certo inusuali, sicuramente sorprendenti.
Il Padiglione di San Marino offre opere in grado di sfidare i tempi e destinate a restare nella storia di questa edizione della Biennale.