La funzione incontra l’estetica.

La lente a contatto idrofilica cosmetica per protesi di Contact Color può intervenire in ambiti patologici.

Le lenti a contatto cosmetiche idrofiliche prodotte dalla Contact Color Srl di Roma sono realizzate con il sistema a “sandwich”, dove il pigmento colorato (rigorosamente a-tossico) è imprigionato nel reticolo del polimero. Esse sono particolarmente utili in tutte quelle patologie oculari in cui sia necessario intervenire sia in modo funzionale che estetico. Il sistema di colorazione adottato, per la sua flessibilità, consente di realizzare delle iridi che sono la copia esatta dei campioni colore o delle foto che giungono in laboratorio o, ancora, del contro laterale sano dei pazienti presenti nel reparto di colorazione.

Il dipinto, infatti lo si realizza non con l’illuminazione artificiale ma alla luce del giorno; la stessa che alla fine consente, a un osservatore esterno, di cogliere, nell’insieme dei dettagli riprodotti, la buona riuscita dell’applicazione. La colorazione manuale con il classico pennello, e essenziale non solo per graduare le sfumature cromatiche (anche le più impensate) e l’esatta copiatura del trabecolato delle iridi (che varia da occhio a occhio), ma anche per la quantità di colore opaco da impiegare di volta in volta. È risaputo che nel trattamento della diplopia e dell’ambliopia, l’occlusione deve essere totale; l’apporto di colore (a strati), deve essere quindi di gran lunga maggiore, che nelle cosmetiche idrofiliche di tipo standard e questa compattezza non lo si può ottenere con i classici sistemi di colorazione a tampone o per assorbimento chimico del pigmento nella matrice della lente.

Con queste colorazioni infatti, il paziente ha sempre una visione dell’ambiente circostante; una visione molto attenuata perché mediata dal colore usato che, alla fine, si comporta come un filtro, e mai il blocco totale della radiazione luminosa, come, invece, è necessario che sia, per questi casi particolari. Ma, l’importanza del sistema di colorazione a mano adottato dalla Contact Color, si evidenzia maggiormente nella produzione delle lenti a contatto cosmetiche morbide di tipo sclerale; la dove tutta la superficie della lente, che può arrivare anche a 20 / 25mm di diametro totale, risulta essere colorata; sia come iride che come area sclerale.

Questi strumenti sono di particolare utilità per intervenire a supporto di gravi traumi che possono coinvolgere tutto il segmento anteriore dell’occhio; oppure nelle tropie, anche le più marcate, così da riportare in asse, le iridi deviate (Vedi Fig. 1 e 2). Per realizzare il decentramento del dipinto irideo su sclera colorata con il suo diametro, il trabecolato e le sfumature di colore necessarie, corrispondenti al contro laterale sano dei pazienti, la colorazione realizzata a mano é il mezzo più flessibile e sicuro a garanzia della buona riuscita del progetto. Infine, va menzionata la screziatura periferica della porzione sclerale la quale consente di sfumare e amalgamare in modo perfetto il colore della sclera dipinta, con il colore della sclera naturale sottostante, così da garantire, a lente indossata, un impatto armonico e naturale, davvero inaspettato!

Ambiti d’intervento

Gi ambiti patologici nei quali si può intervenire, come valido supporto con le lenti a contatto idrofiliche per protesi Contact Color sono:

● Coloboma

● Ambliopia

● Nistagmo

● Leucoma

● Aniridia

● Eterocromia

● Esotropia

● Albinismo

● Cataratta

E tra le diverse tipologie vanno ancora menzionate:

● Le lenti Estetiche (per cambiare a piacimento il colore delle iridi)

● Le lenti per effetti speciali (quali progetti scnotecnici per il cinema, il teatro, e la tv).

Specifiche tecniche

Il livello tecnologico raggiunto per la realizzazione delle lenti a contatto cosmetice idrofiliche della Contact Color Srl, è tra i più sofisticati; queste lenti infatti, pur essendo interamente dipinta a mano, usando pigmenti di colore rigorosamente atossici, imprigiona gli stessi nel materiale idrofilico con sistema sandwich tramite un esclusivo processo di pre-polimerizzazione. Con questa particolare tecnica, la durata della colorazione è assicurata, in quanto il pigmento, non essendo a diretto contatto con la superficie corneale e tarsale, non subisce alterazioni indotte dal film lacrimale (per es. con i depositi di tipo proteico), e non può creare quindi irritazioni o abrasioni al segmento anteriore dell’occhio.

Dati tecnici di riferimento

Superficie realizzata per tornitura, perfettamente lucida e confortevole, che ne consente un uso prolungato (anche 8-10 ore di porto giornaliero), con un breve intervallo a mezza giornata.

Materiale utilizzato: Hema 38% di assorbimento acqueo.

Diametro totale: da 11.00 mm. a 25.00 mm.

Curva base: da 7.30 a 10.00 mm.

Potere diottrico: +/- 30.00 Dp.

Pupilla trasparente, nera, per occlusione (100% stop. light) o con foro stenopeico.

Qui di seguito Fig. 1 e Fig. 2