Le due dimensioni della leggerezza

Roland Keplinger, designer di Silhouette, si racconta sulle nostre pagine.

Da un decennio Roland Keplinger traduce il concept di leggerezza, segno distintivo delll’azienda austriaca, in occhiali premium. La sua visione è frutto dell’analisi della società contemporanea e dei bisogni degli individui. La leggerezza non si limita al prodotto in sé, ma rappresenta anche uno state of mind. Ça va sans dire che è strettamente collegata all’obiettivo di creare prodotti sotto l’egida della sostenibilità.

CI ILLUSTRERESTI IL TUO PERCORSO DI DESIGNER?
Pratico questa professione da 20 anni. Il mio percorso è iniziato in Austria in una scuola di Industrial Design. Prima di approdare in Silhouette ho lavorato in una piccola agenzia in Germania che si occupava di design a 360°, coinvolgendo ogni tipo di prodotto anche se l’attenzione principale era rivolta all’elettronica di consumo. Tra i nostri clienti c’erano anche realtà del comparto dell’ottica che producevano occhiali da lavoro, prototipi per la realtà virtuale, montature… Dieci anni dopo ho ricevuto la proposta da Silhouette International di guidare il suo team creativo e ho accetto subito: per me non rappresentava solo una nuova sfida professionale, ma mi dava anche la possibilità di tornare a Linz, la mia città natale.

TI OCCUPI DEL DESIGN DI TUTTI I BRAND DI SILHOUETTE?
Certo, insieme al mio team sviluppiamo gli occhiali Silhouette ed Evil Eye. In passato ci siamo occupati anche del brand che avevamo in licenza.

QUALI SONO PER TE LE PRINCIPALI FONTI D’ISPIRAZIONE?
In qualità di designer devi avere gli occhi sempre spalancati, devi essere curioso, non c’è solo un’unica fonte di ispirazione. Devi leggere molto, devi saper guardare, devi viaggiare, anche se ultimamente a causa della situazione sanitaria mondiale è stato praticamente impossibile. Non devi concentrarti troppo solo sull’occhiale, ma devi aprire la tua mente e indagare anche in altri settori come la moda, l’architettura, l’arte e il design. Per lo più mi concentro sull’architettura e il design. Certe volte è solo un elemento di design o un elemento della natura a scatenare la creatività. Ti faccio un esempio: una volta con una collega, durante una passeggiata sulla spiaggia, abbiamo trovato un sasso e quando siamo rientrati in ufficio ci siamo domandati se fosse possibile riprodurre il suo colore per i nostri occhiali.

QUAL È IL TUO CONCETTO DI LEGGEREZZA?
Dobbiamo distinguere due dimensioni: quella fisica relativa al prodotto in sé in cui la leggerezza è sinonimo di semplicità, in cui meno materiale utilizzi, più leggerezza ottieni; quella in cui è uno “state of mind”, soprattutto in questo particolare contesto storico segnato dal COVID e Da un decennio Roland Keplinger traduce il concept di leggerezza, segno distintivo delll’azienda austriaca, in occhiali premium. La sua visione è frutto dell’analisi della società contemporanea e dei bisogni degli individui. La leggerezza non si limita al prodotto in sé, ma rappresenta anche uno state of mind. Ça va sans dire che è strettamente collegata all’obiettivo di creare prodotti sotto l’egida della sostenibilità. dalla guerra in Ucraina. Devi saper trovare la tua leggerezza, un luogo dove rifugiarti. Ad esempio per me è la mia casa, i miei bambini, quando mi sdraio sulla mia amaca e guardo il cielo ritrovo la libertà. Devo dire che la maggior parte delle mie creazioni sono nate in questi momenti.

QUALE DIREZIONE PRENDERÀ LA LEGGEREZZA IN FUTURO?
Ci sarà una direzione univoca: la sostenibilità. E la domanda a cui dobbiamo rispondere è: “come possiamo produrre in modo sostenibile?”. La leggerezza deve essere ottenuta attraverso materiali sostenibili e metodi produttivi green. Un’altra domanda che insieme al mio team ci poniamo è: “come possiamo riutilizzare gli elementi che compongono un occhiale?”. Il futuro sarà sempre più rispettoso dell’ambiente!