Le sfide customizzate di Marco Melis

di Paola Ferrario

La dicitura “Fatti da un italiano” echeggia sui suoi occhiali come una provocazione e una garanzia.

Marco Melis è un designer italiano che vive il mondo dell’occhiale dal 1996. Durante la sua carriera ha incontrato artigiani, appreso da maestri di prim’ordine e dato vita ad imprese di grande rilievo nel panorama dell’ottica italiana. Oggi è a capo della Marcomelis, realtà specializzata nella costruzione e progettazione di occhiali da vista e da sole, sia in metallo che in plastica. Tra i suoi plus ci sono gli occhiali su misura e produzioni uniche e caratteristiche in settori speciali quali cantieri navali, case automobilistiche e motociclistiche.

LAVORA COME DESIGNER DI OCCHIALI DAL 1996: CI RACCONTEREBBE GLI STEP PRINCIPALI DELLA SUA CARRIERA?
Esatto, ho iniziato proprio quell’anno acquisendo Immagine Eyewear, realtà che ha poi generato il seme per creare i brand X-ICE, X-IDE, IDE – Ingegnere Designer Eyewear ed infine V-IDE. Il primo era un label particolare perché alcuni modelli si caricavano con la luce del giorno e si illuminavano la notte; erano molto ambiti dalle discoteche a Rimini e Ibiza, in più, avevano la prerogativa di essere molto tecnici e all’avanguardia nei materiali. V-IDE era invece l’acronimo di Vasco Identity, una collezione disegnata sul viso di Vasco Rossi a cura di T. Tabacchi designer.

QUALI SONO I VALORI CHE VUOLE TRASMETTERE CON I SUOI OCCHIALI?
La verità soprattutto! La linea Marcomelis Eyewear è nata per una necessità per me vitale ed è frutto di un progetto partito qualche anno fa. Mi spiego meglio: avevo notato l’interesse di molti ad andare in Cina per fare gli occhiali mentre in nostri terzisti chiudevano i battenti… da qui è nata l’idea di rivolgermi a questi ultimi. Ho scommesso su di loro e, ancora oggi, investo nei loro vecchi macchinari; tutti i miei modelli sono tagliati da vecchi pantografi degli anni ‘60. Il valore dei miei occhiali è quindi l’unione del vecchio taglio con un moderno disegno.

ALL’INTERNO DELLE ASTE DEI MARCO MELIS EYEWEAR C’È LA DICITURA “FATTI DA UN ITALIANO”. È UN MODO PER ANDARE OLTRE IL CONCETTO DEL MADE IN ITALY?
Giustissimo! Devo aggiungere che la dicitura “Fatti da un italiano” è stata una provocazione che molti hanno apprezzato: significa dire “basta” alle scritte “facili” hand made e Made in Italy… Credo di aver racchiuso in una frase il tutto. Realizziamo gli occhiali davvero a mano, in un certo senso, siamo anche “costretti” perché l’uso del pantografo ti garantisce solo il taglio del frontale, il resto devi farlo a mano con la lima, con i buratti, con la macchina trancia aste…

RECENTE È LA SUA COLLABORAZIONE CON IL BRAND ELIGO ITALIA: COME È NATA?
Ho conosciuto Eligo Italia per via di una collaborazione per il MotoGP; mi hanno raccontato la loro filosofia e mentre parlavano mi rendevo sempre più conto che il loro progetto si incastrava con la collezione che avevo in mente. Avevo infatti buttato le basi per una linea molto laboriosa che univa l’artigianato “povero” manuale ad elementi preziosi: le lamine che usiamo per la collezione Eligo possono essere sostituite con qualsiasi altro materiale prezioso. Il progetto è partito e sta dando i suoi frutti ma, come ogni nuovo concetto, ha bisogno di un po’ di tempo per essere capito e divulgato.

QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DI LAMINA?
Sicuramente, come ho accennato, la fusione del mondo manuale artigianale “povero” e quello del materiale più o meno prezioso, a seconda di cosa si voglia utilizzare. Ogni occhiale in acetato ha incisioni precise e su misura dove vengono inserite le lamine che, giocando su forme e colori, oltreché renderlo più forte e solido, lo rendono anche più ricco artigianalmente ed esteticamente.

COSA C’È NEL SUO FUTURO?
Sicuramente continuare a fare occhiali su misura. Sto progettando una linea di occhiali per un cantiere navale. Date le condizioni che si possono trovare durante una navigazione l’occhiale deve avere caratteristiche performanti. Una su tutte? Non deve assolutamente volare via! Ritornando sull’occhiale su misura, ho appena disegnato una collezione per Deejay Chiama Italia: Linus e Nicola Savino portano in miei occhiali creati ad hoc per loro, come anche Alex Farolfi, Alessio Boni, Giorgio Pasotti, Luca Laurenti, Cristiana Capotondi, Team Moto GP Pramac Ducati, Daniela Ferolla, Anna Falchi e molti altri.