L’estetica dell’usato.

A Kyoto, FREITAG inaugura uno spazio vendita in cui le diverse anime dell’azienda tra industria e artigianato, produzione in serie e personalizzazione, innovazione e recupero, si integrano attraverso il linguaggio del non finito.

Nel 1993, i due fratelli graphic designer Markus e Daniel FREITAG, ispirandosi al traffico di camion che tutti i giorni vedevano sfrecciare davanti alla loro abitazione con vista sulla tangenziale di Zurigo, crearono una Messenger Bag funzionale, impermeabile e robusta utilizzando vecchi teloni di camion, camere d’aria usate e cinture di sicurezza.

Nacque così la prima borsa FREITAG, un prodotto sostenibile e riciclato caratterizzato dall’unicità di ogni singola borsa trattandosi rigorosamente di pezzi unici. 

A partire dalla prima Messenger Bag F13 TOP CAT è nato un assortimento composto da più di 90 modelli differenti: dalle custodie per smartphone e laptop agli zaini, dalle borse per la spesa e da passeggio a quelle da viaggio dando vita a una famiglia di prodotti diversificati ma sempre estremamente coerenti con i concetti su cui si fondava la prima idea progettuale.

Dal 2006, a pochi metri dal ponte zurighese Hardbrücke, si trova la torre FREITAG, costruita, proprio come i prodotti in vendita al suo interno, con materiali di recupero: due colonne di container impilati gli uni sugli altri, danno vita a una torre che ospita da un lato quattro livelli vetrati di vendita e dall’altro cinque piani che accompagnano il visitatore alla terrazza panoramica che regala una vista incredibile su Zürich-West, quartiere in continua evoluzione e sulla tangenziale e i suoi mezzi pesanti, punto di partenze dell’ispirazione dei FREITAG.

Quasi trent’anni dopo la creazione della prima borsa i prodotti FREITAG sono disponibili in 27 store e presso oltre 300 rivenditori in tutto il mondo.

Ultimo nato è lo spazio di Kyoto: il forte legame dell’azienda con il Giappone nasce nel 2011 con il primo negozio a Tokyo, condividendo l’azienda elvetica con il Paese del Sol Levante la passione rispetto all’estetica dell’usato e del wabi – sabi, l’approccio nipponico fondato sull’accettazione della transitorietà e dell’imperfezione delle cose.

Il spazio di Kyoto è molto vicino all’antico mercato di Nishiki, la cosiddetta “dispensa di Kyoto” con il suo susseguirsi ordinato di chioschi di sushi e tofu, negozi dove è possibile trovare kimono di seta e ceramiche kyo-yaki, e alla zona pedonale metropolitana di Nakagyo-ku.

Il contrasto tra tradizione e modernità, tra artigianato e tecnologia, che caratterizza Kyoto viene ripreso nello spazio vendita mettendo in scena non solo il prodotto finito, ma anche il processo che dà nuova vita a un materiale di recupero.

Il negozio, di circa 80 mq, è interamente modellato sui magazzini logistici in stile industriale della sede di Zurigo in modo che i visitatori possano immergersi nel mondo FREITAG sentendo, annusando e sperimentando in autonomia, grazie al laboratorio messo a disposizione per soddisfare le ambizioni fai-da-te producendo miniature uniche da ritagli di tela cerata.

All’interno lo spazio è bipartito presentando un’area più prettamente dedicata alla vendita, in cui il packaging delle borse riveste, caratterizzandole come in tutti gli store FREITAG, intere pareti mettendo in scena l’infinita combinazione di forme e colori possibili.

Una seconda zona, separata attraverso spessi elementi verticali in plastica trasparente che rimandano al mondo dell’industria, è dedicata al laboratorio.

Anche esternamente si percepiscono le due anime dello spazio grazie alle grandi vetrate divise da una trave metallica dipinta di rosso, mentre un murale riveste l’intera lunghezza dello store, rappresentando in scala naturale un camion, memoria del punto di partenza di un prodotto di successo.