Liberi di pensare, liberi di agire.

Da qualche anno nelle passerelle di moda appare le tendenza genderless, ovvero quella fluidità di genere, rappresentata in capi, accessori e occhiali che possono essere indossati da ogni individuo.

La nuova tendenza non promuove semplicemente un trend ma un’identità di pensiero che fa leva sulla libertà di espressione: liberi di pensare, liberi di vestirsi, liberi di agire. Libertà di pensiero e libertà di comportamento sono i pilastri della nuova tendenza che appare definita nel 2015 quando il direttore creativo di Gucci fa uscire nelle passerelle ragazzi eterei e con abbigliamento volutamente al confine tra maschile e femminile. La tendenza prese piede velocemente nei colossi del fast-fashion da Zara a H&M che la resero accessibile a tutti e popolare in tutto il mondo.

La nuova tendenza permette di manifestare la libertà di vestirsi e di vivere, esaltando l’individuo nella sua vera essenza, libero dagli stereotipi imposti dalle diverse culture e dalla storia.

Il genderless è oltre il concetto di unisex, nel quale invece si manifesta la diversità di genere, ovvero che lo stesso accessorio o capo di abbigliamento viene indossato da entrambi i sessi, evidenziandone, ancora di più a mio avviso, la diversità: l’accessorio o capo è rubato dalle donne dall’armadio maschile e mai viceversa. Le donne indossano i pantaloni, gli uomini non indossano le gonne; le donne indossano gli occhiali aviator, ma un uomo non indosserebbe mai un cat-eye.

Il fine della nuova tendenza è quello di non porsi nemmeno la domanda se quello che scelgo è da donna o da uomo, ma se è adatto a me come individuo e abbraccia il mio pensiero, in piena libertà e lontano da pregiudizi e stereotipi.

Nel mondo dell’ottica nascono collezioni dalle forme pure, essenziali, dalla geometria semplice e perfetta. Collezioni adatte a un pubblico senza razza, senza genere e senza età, che veicolano un’idea di design e non un insieme di occhiali “adattati” al caso, magari presi qui e là tra collezioni e modelli vari. Collezioni pensate per manifestare la libertà di espressione propria dell’individuo, ma che si trova ancora all’interno del contenitore strutturato da cromosomi X e Y. è evidente che la struttura fisica di ogni individuo è diversa e di questo bisogna prenderne atto, sia per la scelta del nostro guardaroba che per gli occhiali. Gli occhiali non sono una t-shirt: la misura e la vestibilità sulla scelta della montatura sono fondamentali per calzata e comfort. Attenzione quindi quando scegliamo le nuove linee per il nostro pubblico: valutare sempre con attenzione i calibri, ma soprattutto la misura e tipo di ponte e la lunghezza delle aste. Possiamo permetterci una spalla scesa su una t-shirt ma non un occhiale sceso sul naso!

Come dobbiamo comportarci noi ottici alla presenza sempre più importante di questa tendenza?

Sicuramente dobbiamo abbracciarla e se possibile, come ogni trend, averla già anticipata. Cerchiamo aziende che forniscano prodotti all’altezza dei nostri standard tecnici e stilistici, restiamo curiosi, attenti e consapevoli che le variabili di spazio e tempo in pochi anni sono completamente cambiate. Lo spazio si è ristretto, ciò che è dall’altra parte del mondo ora è incredibilmente vicino a noi. Le tendenze che nascono in Giappone o negli Stati Uniti sono da noi in tempo reale! Il tempo si è compresso: ciò che prima richiedeva giorni di attesa ora accade in pochi click e nessuno di noi ora è abituato ad aspettare, per cui vince chi agisce più velocemente. Apriamoci quindi al cambiamento: sono passati i tempi in cui le femminucce si vestivano solo di rosa e i maschietti di azzurro.

è iniziata una nuova era.

Occhiale: Kreuzbergkinder – mod. Lucas

Arianna Foscarini