MC Ottici – Anna Canti – Uno scorcio di Liguria

 

di Paola Ferrario

Anna Canti, titolare di MC Ottici a Savona, ci delinea le peculiarità del territorio savonese.
Con lei abbiamo affrontato anche il tema dell’awareness del consumatore sulle caratteristiche delle lenti.

Genovese di origini, dal 1998 la signora Canti ha aperto il suo centro ottico nei pressi del Teatro Chiabrera, nel centro del capoluogo savonese, insieme a un socio.
Prima di approdare al dettaglio ha vissuto il settore da “dietro le quinte” svolgendo l’attività di agente di commercio e di distributore.

Perché ha deciso di aprire un centro ottico a Savona?
Da Genova sono venuta a Savona perché è una città a dimensione umana. Ho un background nel settore che risale agli anni Ottanta: ho lavorato come agente di commercio per il brand Gianni Versace, distribuito allora da Disco Italia, ed ero titolare di Vega.

Com’era il mercato in quel periodo?
Direi meglio di adesso! C’erano anche meno ottici…
I big player erano sempre gli stessi ma come distributori riuscivamo a ritagliarci una fetta di mercato importante.

Come ha visto il passaggio dalle grandi marche agli occhiali d’avanguardia?
L’approccio all’occhiale di nicchia è stato difficoltoso, ancora di più sul mercato di Savona.

Perché secondo lei?
Forse nella grande città c’è più possibilità di vendita di un prodotto di questo tipo… Le do un’idea: viene scelto da un cliente su dieci. Savona è una piazza piccola…

Ci delineerebbe i gusti dei cittadini della città della fortezza del Priamar?
Come il resto della popolazione italiana: interessati e curiosi, spesso poco informati sulle caratteristiche delle lenti oftalmiche. Purtroppo succede anche che alcuni entrino nel nostro centro ottico solo per provare una montatura che poi vanno ad acquistare in internet, ma questo è un meccanismo ormai comune all’intero settore e non solo. Nel nostro piccolo, siamo riusciti a contrastare questo fenomeno e a fidelizzare la nostra clientela attraverso la scelta esclusiva di prodotti di alto livello e un servizio clienti costante. La nostra disponibilità ha fatto e continua a fare la differenza.

Al porto di Savona transitano le crociere: ha influito questo fenomeno su di voi?
A parte la zona del centro in prossimità del porto, durante la settimana ci sono pochi crocieristi. La nostra clientela è composta dalla popolazione autoctona.

Quali sono i canali attraverso cui effettua la selezione degli occhiali per il punto vendita?
Vado alla ricerca delle novità alla fiere di settore: Mido, DatTE e Silmo… I saloni sono anche la vetrina ideale per l’acquisto degli strumenti: da quando ho il punto vendita c’è stata una rivoluzione continua e se non fosse per una questione economica, li cambierei tutti gli anni!
Attraverso i rappresentanti invece seleziono le collezioni che conosco.
Un altro strumento valido per scoprire le novità sono le riviste di settore.

Secondo lei quali sono i marchi più innovativi negli occhiali?
In realtà direi che in generale stiamo vivendo un appiattimento della creatività… C’è qualche campionario valido tra i brand dell’avanguardia.

Qual è il livello di awareness della clientela riguardo alla tecnologia delle lenti?
Basso purtroppo: il cliente conosce le tendenze ma sa poco di lenti. Ovviamente i clienti storici vengono informati da noi.

Quali sono quindi gli errori nella comunicazione?
In realtà noi ottici siamo molto informati! C’è necessità di educare il pubblico!

Quali mezzi bisognerebbe utilizzare per fare informazione sulle lenti?
Partendo dal fatto che il cliente non legge e non è interessato a un discorso tecnico, bisognerebbe trasmettere il messaggio che per ogni difetto visivo ci sono differenti proposte e si possono ottenere risultati diversi… La prima fonte di informazione siamo noi ottici che dobbiamo essere pronti a spiegare in maniera facile e concisa. Le riviste consumer dovrebbero dedicare più spazio alle lenti e al benessere visivo in generale.

Cosa pensa dei testimonial famosi?
Funzionano, la gente rimane colpita da queste scelte…