Nascita di una Nazione. Tra Guttuso, Fontana e Schifano
Ho sempre pensato che Firenze non fosse mai stata sede di esposizioni importanti, ma nel 2018 devo onestamente ricredermi, e sono qui a darvi un nuovo valido motivo per una trasferta fiorentina. Dal 16 marzo al 22 luglio 2018 Palazzo Strozzi (storico edificio, situato tra l’altro nel pieno centro di Firenze) ospita la mostra “Nascita di una Nazione. Tra Guttuso, Fontana e Schifano”. Uno straordinario viaggio tra arte, politica e società nell’Italia tra gli anni Cinquanta e il periodo della contestazione del Sessantotto attraverso ben ottanta opere di artisti come Renato Guttuso, Lucio Fontana, Alberto Burri, Emilio Vedova, Enrico Castellani, Piero Manzoni, Mario Schifano, Mario Merz e Michelangelo Pistoletto.
La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi con il sostegno di Comune di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Associazione Partners Palazzo Strozzi, Regione Toscana; con il contributo di Fondazione CR Firenze, e main sponsor Banca CR Firenze Intesa Sanpaolo.
L’esposizione è a cura di Luca Massimo Barbero e vede per la prima volta riunite assieme opere particolarmente rappresentative del fermento culturale italiano del secondo dopoguerra.
Sono gli anni del cosiddetto “miracolo economico” e testimoniano un momento di trasformazione profonda della società italiana fino alla fatidica data del 1968. È appunto nell’arco di questi venti anni che prende forma una nuova idea di arte, proiettata nella contemporaneità attraverso una straordinaria vitalità di linguaggi, materie e forme.
La mostra propone un itinerario artistico completo: Realismo, Astrazione, Arte informale, Pop Art, fino all’Arte Povera e a quella Concettuale: è molto ben curata, e supportata da ottimo materiale informativo e bibliografico; sono inoltre previste attività per famiglie, laboratori per bambini, videoproiezioni, conferenze, ed incontri dedicati a persone disabili. “Nascita di una Nazione vuole offrire una chiave di lettura ad un periodo artistico che si è intrecciato indissolubilmente con lo sviluppo dell’Italia e che ha tratto dalla politica, dal costume e dai cambiamenti sociali linfa vitale”, spiega Luca Massimo Barbero. “Le sale riassumono le tensioni sociali, politiche, culturali e sociali di quegli anni dando un quadro straordinariamente ricco ed eterogeneo di ricerche artistiche che può sorprendere vedere qui riunite per assonanze e contrasti, ma che fotografano un dialogo che risulta, a maggior ragione oggi, assolutamente vitale”.
L’esposizione si sviluppa in otto sale. Vorrei citare la prima sala, che ospita tre opere che meritano di essere evidenziate per la loro importanza. La prima è “la battaglia di Ponte dell’Ammiraglio” (1955) di Renato Guttuso, indiscusso esempio dell’arte politica di quegli anni; contrapposte a questa sono le nuove avanguardie di Giulio Turcato (“Il Comizio”, 1950) ed il décollage sul volto di Benito Mussolini intitolato “L’ ultimo re dei re” (1961) realizzato da Mimmo Rotella.
Nelle sale successive si apprezza il percorso artistico nella sua completezza: dall’arte informale (Emilio Vedova, Lucio Fontana), alle sperimentazioni con diversi materiali (Alberto Burri), a tutti gli altri esponenti artistici di quel periodo che hanno segnato la storia della nostra arte contemporanea. “Nascita di una Nazione” merita la visita perché, non solo riunisce degli autentici capolavori altrimenti difficili da vedere, ma perché coniuga in maniera esemplare un periodo storico particolare del nostro Paese con importanti Artisti che lo hanno immortalato con le loro opere.