A Gavi l’ultima tappa del “We Are Sensitive” Tour di Rodenstock

Il 15 settembre a Gavi si è concluso il “We Are Sensitive” Tour, il progetto itinerante con cui Rodenstock Italia ha lanciato sul mercato nazionale le innovative lenti B.I.G. EXACT® Sensitive. Cinque tappe – dalla Franciacorta alla Toscana, passando per Piemonte, Puglia e Abruzzo – hanno riunito oltre 300 professionisti della visione, offrendo loro un percorso che ha unito innovazione tecnologica, esperienza sensoriale e valori di partnership.

 

Lenti biometriche intelligenti e sensibilità visiva individuale.

Protagoniste assolute del tour, le nuove lenti biometriche B.I.G. EXACT® Sensitive: le prime a integrare, oltre alla biometria individuale dell’occhio, anche la sensibilità visiva personale nel calcolo della lente.

Grazie a data science, intelligenza artificiale e al know-how Rodenstock nella misurazione biometrica, queste lenti superano i parametri tradizionali e considerano come ciascun individuo percepisce contrasti, distorsioni e movimento. Ne nasce un’esperienza di visione più naturale, dinamica e confortevole, sintetizzata nel nuovo concetto di Visual Sensitivity Index.

“Con B.I.G. EXACT® Sensitive abbiamo portato la personalizzazione a un livello superiore,” ha dichiarato Daniela Poletti, Head of Marketing di Rodenstock Italia.Per la prima volta una lente risponde non solo ai dati biometrici dell’occhio, ma anche alla sensibilità visiva individuale del portatore”.

 

Un tour tra emozione e professionalità

Le tappe hanno avuto come cornice cantine, dimore storiche e tenute di pregio, scelte per valorizzare l’idea di sensibilità e offrire un contesto evocativo al racconto del brand.

Grande successo ha riscosso il debutto del B.I.G. VISION® GAME, esperienza in realtà virtuale che ha permesso agli ottici di immedesimarsi nei clienti e scoprire nuove modalità di consulenza visiva. Un tool che Rodenstock oggi mette a disposizione dei propri partner anche per eventi in-store, a supporto della customer experience e della fidelizzazione.

Il tour ha visto inoltre la presenza del Van on the Go, un temporary store mobile attrezzato con DNEye Scanner 3 per rafforzare la visibilità dei centri ottici sul territorio ed il loro gesto professionale. A concludere la giornata, una challenge di mystery chef dove i partecipanti hanno messo alla prova sensibilità visiva e spirito di squadra nel compito di riconoscere il maggior numero di ingredienti di un piatto della tradizione italiana.

 

Partnership strategica e testimonianze dal settore

“Il “We Are Sensitive” Tour ha confermato la volontà di Rodenstock di posizionarsi non solo come produttore di lenti di eccellenza, ma come partner strategico dell’ottico indipendente, offrendo soluzioni in grado di coniugare innovazione scientifica, consulenza personalizzata e strumenti di marketing evoluto” dichiara Massimo Barberis.

Accanto al team Rodenstock, opinion leader e professionisti del settore hanno condiviso esperienze dirette con le nuove lenti, offrendo testimonianze concrete sul valore della sensibilità visiva come elemento distintivo della consulenza personalizzata. Molti di loro fanno parte del programma BE AMBASSADOR, che valorizza il racconto autentico degli ottici partner sui canali digitali, rafforzandone autorevolezza e credibilità.

 

Un messaggio chiaro: la sensibilità visiva diventa valore competitivo distintivo

Il tour si è chiuso con un messaggio forte: la sensibilità visiva è oggi un elemento centrale nella progettazione delle soluzioni ottiche più avanzate, diventando non solo un parametro tecnico, ma un valore competitivo distintivo per chi punta a differenziare la propria offerta in un mercato sempre più orientato alla personalizzazione.

“I consumatori chiedono soluzioni sempre più personalizzate, capaci di rispondere ai loro bisogni reali e di offrire un’esperienza unica, coinvolgente e autentica. Con B.I.G. EXACT® Sensitive abbiamo inaugurato una nuova generazione di lenti premium che uniscono precisione scientifica, innovazione digitale e strumenti di marketing a supporto dei professionisti della visione,” conclude Poletti.