HOYA festeggia i 5 anni di MiYOSMART

Cinque anni dopo l’introduzione in Italia di MiYOSMART, la lente oftalmica che ha rivoluzionato la gestione della miopia nei bambini, HOYA celebra questa ricorrenza con uno speciale evento online che ha visto protagonisti medici oculisti e ottici-optometristi in un confronto diretto, moderato dalla giornalista Maria Rita Montebelli.

Tra i relatori: il professor Paolo Nucci, il professor Aldo Vagge e il dottor Mario Ravot per il fronte medico; gli ottici-optometristi Paolo Anzani, Bruno Maestrelli e Alfredo Mannucci; e, in rappresentanza di HOYA, l’Amministratore Delegato di HOYA Italia Maurizio Veroli e Cécile Clavier, Global Director Paediatric Business Unit di HOYA Vision Care.

Il professor Paolo Nucci, tra i primi in Italia ad avvalersi di questa tecnologia, ha ribadito che la miopia non è un semplice difetto visivo, ma una condizione che può avere conseguenze serie: «Un’insorgenza precoce porta a una progressione più rapida e a rischi significativi, come distacco di retina, maculopatia miopica, glaucoma e cataratta».

Grazie alle evidenze scientifiche oggi disponibili – follow-up fino a otto anni e oltre 90 studi– esiste una risposta efficace: «Con le lenti D.I.M.S. possiamo ridurre del 60% la progressione miopica. Tradotto: un bambino destinato ad arrivare a dieci diottrie si fermerà a quattro. Un risultato che cambia la vita».

Nucci ha sottolineato anche l’importanza dell’alleanza tra oculisti e ottici-optometristi: «Per la prima volta le due categorie collaborano in modo virtuoso, ciascuna con le proprie competenze, per un obiettivo comune: la salute visiva dei bambini».

E ha aggiunto un richiamo diretto alla responsabilità dei professionisti: «Le evidenze scientifiche sono ormai così robuste da rendere quasi doveroso proporre la gestione attiva della miopia. Non offrire questa possibilità significa perdere un’occasione per la visione futura dei nostri pazienti».

Centrale, nel dibattito, il ruolo degli ottici-optometristi come primo punto di contatto con le famiglie. «Non siamo più solo fornitori di occhiali, ma veri “educatori visivi” che accompagnano genitori e bambini in un percorso di prevenzione» ha dichiarato Paolo Anzani.

Gli ha fatto eco Bruno Maestrelli, che ha definito questa alleanza un triangolo virtuoso con la famiglia al centro e, ai lati, ottico e oculista uniti da responsabilità condivise”.

A portare un punto di vista concreto dal campo è stato Alfredo Mannucci, che ha raccontato la propria esperienza con oltre 200 bambini trattati: “Essere proattivi significa assumersi la responsabilità di informare i genitori e promuovere soluzioni efficaci come MiYOSMART. I risultati che osservo ogni giorno mi confermano l’importanza del nostro ruolo accanto agli oculisti”.

Con la creazione di una Business Unit dedicata al benessere visivo dei più giovani, HOYA conferma il proprio impegno nel guidare la rivoluzione nella gestione della miopia nei giovani, trasformando la ricerca scientifica in soluzioni concrete per milioni di bambini e famiglie.

Cécile Clavier ha aggiunto la prospettiva internazionale condivisa con l’International Myopia Institute, ricordando che «non esiste un livello sicuro di miopia. Ogni diottria conta e ogni prescrizione tradizionale è un’opportunità mancata».

Maurizio Veroli ha ricordato il percorso pionieristico di HOYA in Italia: “Cinque anni fa non esisteva nulla di simile. Nel corso dei cinque anni, stimiamo che il 10% dei giovani in progressione miopica gestisca la miopia. È un risultato importante, che conferma l’efficacia e la validità del nostro impegno. I numeri ci dicono anche che possiamo – e dobbiamo – fare di più: in Italia c’è ancora circa un milione e mezzo di giovani che sarebbe opportuno trattare. Se nei primi cinque anni abbiamo raggiunto questi importanti risultati, nei prossimi cinque puntiamo a uno sviluppo esponenziale, grazie all’impegno condiviso con e tra i professionisti della visione”.