Dopo gli incontri di Milano, a dicembre 2024 e maggio 2025 durante la Myopia Awareness Week, EssilorLuxottica ha rinnovato il proprio impegno per la promozione della salute visiva con un nuovo appuntamento dedicato a medici, ottici e oculisti. Presso Villa Barbarich, a Zelarino (Venezia), si è svolto l’evento dal titolo “I genitori e la salute visiva dei loro bambini: cosa pensano le famiglie italiane sulla gestione della miopia”, un’occasione di confronto che ha riunito alcune autorevoli esponenti del panorama oftalmologico italiano.
L’incontro – condotto da Maurizio Ferrante, Medical Affairs Manager di EssilorLuxottica Wholesale Italia – ha acceso i riflettori su un tema di crescente urgenza: la miopia pediatrica, una condizione ormai definita dagli esperti una vera e propria “miopidemia”. Secondo le proiezioni, entro il 2050 un bambino su due nel mondo sarà miope, una prospettiva che impone una riflessione collettiva e una risposta concreta da parte di chi, ogni giorno, si occupa di salute visiva.
Durante la serata sono stati presentati i risultati di una ricerca Ipsos commissionata da EssilorLuxottica, condotta su oltre mille genitori italiani. Dall’indagine emerge che un genitore su tre non sa esattamente cosa sia la miopia e solo il 29% è consapevole dell’importanza di intervenire in modo tempestivo. La prima visita oculistica, nella maggior parte dei casi, avviene ancora troppo tardi, spesso solo al momento dell’ingresso a scuola. “Abbiamo voluto capire cosa i genitori sanno davvero della salute visiva dei propri figli – ha spiegato Ferrante –. Dai dati emerge che quasi il 35% dei bambini è già miope: un numero che ci dà la misura di quanto urgente sia intervenire”.
A confermare quanto l’informazione giochi un ruolo cruciale è stato Giorgio Parisotto, Professional Business Manager di EssilorLuxottica Wholesale Italia, che ha ricordato come “tutto parta dalla conoscenza. L’85% dei genitori non sa che esistono soluzioni efficaci per rallentare la progressione miopica. La prima visita oculistica spesso avviene a 6 anni, ma la miopia può insorgere anche prima: serve più informazione e più prevenzione”.
Sul fronte medico, il dottor Giuseppe Scarpa, Direttore dell’UOC di Oculistica e del Dipartimento di Chirurgie Specialistiche dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso e Consigliere SISO, ha evidenziato come in Italia manchi ancora una cultura strutturata della prevenzione visiva. “Un tempo – ha ricordato – esistevano campagne di screening diffuso. Oggi dobbiamo riaprire quella finestra precoce: lavorare insieme, pediatri, oculisti, ottici e optometristi, significa arrivare prima. L’efficienza nasce dal lavoro di squadra”.
Il dottor Diego Ponzin, Presidente della Fondazione Banca degli Occhi ETS, ha posto invece l’accento sullo stile di vita e sull’impatto delle abitudini moderne. “I bambini di oggi passano troppo tempo in casa davanti ai dispositivi. È una deriva che toglie loro la luce naturale e il movimento, due elementi essenziali per la salute visiva. Almeno due ore al giorno all’aperto sono fondamentali per ridurre il rischio di progressione miopica”, ha dichiarato.
Anche il dottor Emilio Rapizzi, Direttore dell’UOC di Oculistica dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre, ha insistito sull’importanza della diagnosi precoce. “La miopia non è un handicap, ma va riconosciuta subito. Idealmente il primo controllo andrebbe fatto già a tre anni. Non possiamo scaricare la responsabilità solo sui genitori: anche pediatri e scuole devono essere parte attiva del processo di individuazione”, ha spiegato.
Il dottor Antonio Frattolillo, Responsabile di Oftalmologia Pediatrica dell’Ospedale dell’Angelo, ha infine illustrato le soluzioni oggi disponibili per il controllo della miopia, sottolineando come la ricerca abbia fatto passi importanti. “Abbiamo strumenti concreti: dalle lenti a defocus con tecnologia H.A.L.T. *, che possono rallentare la progressione fino al 60%, alle terapie farmacologiche a base di atropina. Le evidenze scientifiche ci dicono che agire presto fa la differenza”.
Nel corso dell’evento, Giorgio Parisotto ha ribadito anche il valore della tecnologia e della formazione come leve strategiche per costruire una nuova cultura della prevenzione. “Il nostro impegno è duplice – ha detto –: informare gli operatori del settore e, insieme, raggiungere le famiglie. Comunicazione, formazione e consapevolezza sono le parole chiave per costruire un futuro visivo migliore per i nostri bambini”.
A conclusione della serata, Maurizio Ferrante ha sottolineato come il percorso verso la consapevolezza sia un cammino condiviso. “La miopia non si combatte da soli” ha affermato. “Serve un approccio integrato, sartoriale, che unisca competenze diverse per un unico obiettivo: proteggere la vista dei nostri bambini”.
L’incontro di Mestre si è rivelato un momento di grande valore scientifico e sociale. Tutti i relatori hanno concordato sulla necessità di anticipare i controlli visivi, favorire la collaborazione tra specialisti e famiglie e promuovere una cultura della prevenzione visiva a livello nazionale. Come ha sintetizzato il dottor Scarpa: “Le nuove generazioni meritano la nostra attenzione: dobbiamo lavorare insieme, in modo laico e senza pregiudizi, per il bene comune”.
Attraverso questa iniziativa, EssilorLuxottica prosegue il proprio impegno nel diffondere conoscenza e responsabilità, con l’obiettivo di creare una rete virtuosa che parta dai professionisti e arrivi alle famiglie.
*Highly Aspherical Lenslet Target














