Optox – Una sfida al mercato
Gli integratori per il benessere degli occhi rappresentano una possibilità di business per l’ottico-optometrista.
Nove anni fa Optox è sbarcata nel mondo dell’ottica con un compito arduo: introdurre sul mercato gli integratori per il benessere degli occhi. Una vera e propria mission dato che i consumatori erano abituati a rivolgersi esclusivamente al farmacista quando avevano bisogno di questi prodotti.
Scopriamo la storia, le strategie e le novità di questa giovane realtà che si è ritagliata un ruolo importante in Italia attraverso le parole di Marco Biondi, Direttore Generale, e Vito Squiccimarri, Direttore Commerciale.
Ci parlate di Optox: cos’è, quando è nata e come si è evoluta?
Marco Biondi. Optox fa parte di OOX Italia ed è un’unità di business del Gruppo delle due O, multinazionale con sede a Montegiorgio, in provincia di Fermo, specializzata nello sviluppo e commercializzazione di una ricca gamma di prodotti destinati alla salute dell’occhio.
Optox è una realtà giovane che ha fatto il suo ingresso nel comparto ottico nel 2006 ed in breve tempo si è distinta ed affermata presso gli otticioptometristi come l’unica azienda che tratta il benessere degli occhi a 360 gradi.
Fino a qualche anno fa il mercato degli integratori per il benessere degli occhi era riservato alle farmacie: perché avete pensato di introdurli nel settore ottico?
Vito Squiccimarri. Conosciamo tutti il potenziale commerciale delle farmacie, sappiamo che il numero medio degli scontrini del farmacista non è paragonabile a quello degli ottici e anche del grande aiuto che ricevono dalle prescrizioni mediche, ma è proprio questa la grande sfida che Optox ha voluto affrontare e vincere, credendo fortemente nelle potenzialità dell’ottico-optometrista.
Il 50% della popolazione è ametrope e l’ottico può quindi contare su un bacino di utenza di almeno 30 milioni di clienti, ma è inutile negare che molti di loro si rivolgono al farmacista per problemi legati alla visione ed al benessere degli occhi quali, ad esempio, secchezza oculare, igiene oculare o problemi legati allo stile di vita (uso e abuso di LAC o in caso di lavoro permanente in ambienti climatizzati o davanti al computer).
Questo fattore può dipendere certamente da antiche abitudini o stereotipi, ma è anche dovuto al tipo di servizio che l’ottico può mettere a disposizione del cliente, che si rivolge a lui per tutta una serie di fastidi legati agli occhi ed alla visione.
Secondo voi perché un ottico-optometrista, che generalmente si occupa di occhiali e contattologia, dovrebbe interessarsi al mercato degli integratori? Quali vantaggi potrebbe trarne?
Marco Biondi. A questa domanda potrebbero rispondere direttamente i nostri clienti che hanno intrapreso con entusiasmo questa strada modificando il loro approccio, identificando le esigenze a volte inespresse o descritte in modo approssimativo dall’utente finale a cui hanno proposto con successo le soluzioni adeguate tra la nostra gamma di integratori.
Il vantaggio? Trattare il benessere degli occhi come obiettivo professionale per ritagliarsi nuovi spazi ed opportunità di business.
Quali sono i vostri punti di forza?
Vito Squiccimarri. Abbiamo la consapevolezza di essere un punto di riferimento nel mercato e siamo costantemente osservati da vicino, sia dagli ottici che da aziende che operano nel settore.
Posso dirle che la nostra presenza nei centri ottici è in continua ascesa e ciò, oltre a renderci orgogliosi, contribuisce a mantenere la nostra leadership.
Ultimamente avete introdotto grandi novità come la nanotecnologia: quali vantaggi ha apportato?
Marco Biondi e Vito Squiccimarri. La nanotecnologia consente di realizzare una soluzione a base di liposomi di dimensioni nanoscopiche (dell’ordine dei nanometri), che racchiude vitamina A e vitamina E. Questa soluzione di liposomi e vitamine, utilizzata in OPTOlipo NT, risulta altamente efficace contro la secchezza oculare: i liposomi stabilizzano il film lacrimale riducendone l’evaporazione, mentre le vitamine A ed E riducono l’arrossamento oculare grazie al loro effetto antiossidante.
Al Congresso dell’Albo degli Ottici Optometristi, tenutosi lo scorso aprile a Firenze, avete lanciato il nuovo integratore per “…quelle fastidiose mosche volanti…”. Ci potreste illustrare le sue caratteristiche?
Vito Squiccimarri. Il problema delle miodesopsie è molto diffuso nella popolazione e l’ottico è il primo interlocutore a cui ci si rivolge per un controllo della vista o per cercare di capire cosa sono e come si manifestano quelle “fastidiose mosche volanti”. In realtà sono dei filamenti generati da fibre di collagene frammentate, che vengono proiettati sulla retina, soprattutto in condizioni di forte luminosità, e percepiti come se fossero davanti ai nostri occhi, quando invece si trovano all’interno del corpo vitreo.
Il nostro nuovo integratore OPTOvitreo aiuta a rallentare questo processo degenerativo e protegge le strutture vitreali dai danni enzimatici, ossidativi e foto-ossidativi.
Inoltre, è utile per mantenere l’equilibrio idrosalino dell’organismo e del corpo vitreo, e per migliorare la condizione psico-fisica di chi lo assume.
A vostro parere il segreto del vostro successo sono i vostri prodotti innovativi?
Marco Biondi e Vito Squiccimarri. Il segreto del nostro successo è un segreto, ma possiamo dirle che nessun prodotto è innovativo se dietro non c’è un’azienda innovatrice e un gruppo di persone affiatate, in perfetta sintonia, con obiettivi comuni e condivisi.
Questa è la squadra vincente Optox e tutti noi siamo fieri di farne parte.