Pastorelli Ottico-Optometrista – Chiara e Marco Pastorelli – Tre generazioni, una sola passione

pastorelli-ottico-optometrista-chiara-e-marco-pastorelli-tre-generazioni-una-sola-passione“Pastorelli Ottico-Optometrista” nasce alla fine degli anni Quaranta a Novi Ligure. Il negozio rappresentava un avvenimento per l’intero paese che era avulso al concetto di “benessere visivo”. Fondato da Guerino Pastorelli, che ha così capitalizzato la sua esperienza presso un noto centro ottico genovese, il punto vendita cresce negli anni sotto l’insegna “Ottica Guerino Pastorelli” e finalmente i locali non devono più intraprendere il viaggio fino al capoluogo ligure per trovare risposte concrete alle loro problematiche.
Nel 1977 il minore dei due figli, Marco, conseguita la maturità, compie gli studi di ottica presso l’Istituto Nazionale di Ottica a Firenze e inizia ad affiancare il padre. Terminata la specializzazione in Optometria all’Istituto di Scienze Optometriche di Milano, si dedica definitivamente a tempo pieno alla professione di ottico-optometrista con particolare attenzione allo sviluppo delle nuove tecnologie ed allo studio optometrico.
Nel 1994 anche Emilio, il primo dei due figli di Guerino, entra nel centro ottico che, nel frattempo ha cambiato nome ed è diventato “Pastorelli Ottico-Optometrista”.
Da qualche anno è arrivata anche la nuova generazione, Chiara, giovane figura intraprendente che affianca il padre Marco con entusiasmo e professionalità.
Li abbiamo incontrati nei nostri uffici di Milano dove, dotati di una buona dose di ironia, si sono prestati agli scatti che troverete in queste pagine e alla video intervista che verrà pubblicata sul nostro sito web, sulla nostra pagina di Facebook e spedita con la nostra newsletter.

Siete stati il primo negozio di ottica a Novi Ligure: qual era la situazione quando suo padre Guerino ha aperto nella sua città? Chi si occupava fino ad allora del benessere visivo?
Il 1947 ha segnato l’esordio commerciale e professionale di mio padre Guerino con il suo negozio di occhiali sulla piazza principale di Novi Ligure. Non ancora trentenne, ricco d’entusiasmo e motivazioni, papà metteva a profitto la solida esperienza acquisita a Genova presso la storica “Ottica Speich”. Negli anni ’40 non si parlava ancora di benessere visivo: in alcune famiglie c’erano problemi di sopravvivenza! Fino ad allora vista ed occhiali era materia che veniva trattata sommariamente e in qualche modo risolta presso orefici e merciai. Proporre un “esame della vista”, poiché proprio su questo servizio innovativo puntava papà, rappresentava un evento rivoluzionario, che rapidamente si diffuse in città come nei dintorni perché “in quel negozio”, come si diceva, “in via del Municipio, ti guardano la vista e fanno gli occhiali proprio apposta per te”. A volte mi chiedo se, con l’avvento degli occhiali premontati, non si stia forse tornando indietro a quel periodo.

Quando e come è entrato in negozio?
Sono cresciuto a fianco a papà in negozio, non c’è stato un “ingresso ufficiale”. Nei posti come Novi, poi, ci si conosce tutti e quando, terminati gli studi, ho cominciato ufficialmente la professione è stato tutto molto naturale.

Marco ci racconterebbe il suo percorso nel nostro settore da quando è entrato nello staff di Pastorelli Ottico-Optometrista?
Dal 1984 sono diventato responsabile dell’Azienda. Da subito ho iniziato a partecipare come come relatore a numerosi congressi nazionali ed internazionali su argomenti legati all’Ottica, all’Optometria e alla Contattologia (Parigi, Monaco, Colonia, Slovenia, Milano, Roma, Bologna, Genova, Firenze, Lecce, Venezia …). Dal 1992 al 1997 ho svolto il ruolo di Coordinatore dell’Albo degli Optometristi e responsabile della formazione obbligatoria per l’organizzazione e la selezione di corsi di aggiornamento, test e progetti formativi. In quel periodo ho collaborato con la Clinica Oculistica dell’Università di Genova (argomento “tecniche Optometriche”) e con la “Scuola di Ottica e Optometria” sempre a Genova. Membro dell’Esecutivo della Federazione Nazionale Ottici Optometristi e rappresentante per l’Italia all’European Council of Optic and Optometric come delegato per il progetto “Diploma Europeo di Optometria”, ho avuto l’incarico di relatore presso L’Istituto Regionale di Studi Ottici e Optometrici di Vinci (FI). Ho fatto parte dello staff optometrico di Special Olimpics Opening Eyes e collaborato con il Ministero della Salute in qualità di Referee. Infine, dal 2007 ho avuto l’onore di essere scelto come Faculty Formatore presso il “The Vision Care Institute” di Milano e Praga e, negli ultimi anni, ho collaborato come relatore/formatore della LuxAcademy. Senza dimenticare i corsi di aggiornamento e formazione che frequento a tutt’oggi per tenermi aggiornato poiché è fondamentale nella nostra professione essere curiosi e mantenersi all’avanguardia.

Quante volte ha cambiato il lay-out del vostro centro ottico? Ci descriverebbe la sua evoluzione?
Ho attuato piccole evoluzioni costanti che hanno portato miglioramenti progressivi. Due sono stati però i momenti fondamentali in questo senso: uno a metà degli anni Ottanta e uno a fine anni Novanta, quando in entrambi i casi abbiamo rivoluzionato il nostro modo di presentarci al pubblico.
Gli anni Ottanta hanno segnato l’inizio di un esaltante sviluppo generale e non abbiamo potuto resistere al richiamo dell’innovazione: con l’acquisizione di un locale confinante, il negozio è stato raddoppiato e lo studio optometrico, intensificando la sinergia con il punto vendita, è stato riportato all’interno e dotato di nuova sofisticata strumentazione. Era la prima volta che a Novi Ligure veniva proposta l’applicazione delle lenti a contatto unitamente ad un insieme di servizi optometrici del tutto innovativi quali lenti speciali, analisi visiva, contattologia speciale, ecc. Nel decennio successivo abbiamo acquisito l’intero primo piano sopra i locali del negozio e vi abbiamo trasferito lo studio optometrico completamente rinnovato e raddoppiato per un più efficace servizio. Ora sono operativi due studi optometrici, una sala dedicata all’educazione visiva con collegamento di ascensore interno al negozio.

Quali argomenti della sua professione le stanno più a cuore?
Sicuramente la contattologia speciale e l’optometria funzionale.

Qual è il suo rapporto con la tecnologia? Quanto è importante e come l’ha introdotta negli anni nel suo centro ottico?
Sono cresciuto durante gli anni dello sviluppo tecnologico. Dai primi anni Ottanta, come ho accennato, ho inserito un sistema gestionale computerizzato ed aggiornato il mio studio optometrico con strumentazioni elettroniche sempre più performanti. Oggi posso dire di avere un assistente elettronico che mi segue durante lo svolgimento del mio lavoro di studio.

I suoi figli l’hanno seguita nella sua professione?
Si, Chiara si è laureata in Ottica e Optometria e già da tempo è parte dello staff del nostro negozio.

Chiara come è nata la tua voglia di seguire le orme di tuo padre?
In realtà è stato un processo naturale: da sempre seguo papà durante i congressi e fin da piccola ho passato tante ore in negozio guardando con molta curiosità lenti ed occhiali e seguendo attenta il suo lavoro in studio. Piano piano mi sono appassionata della materia e ho deciso di voler diventare ottico optometrista.

Qual è stato il tuo percorso di studi?
Ho frequentato il liceo scientifico nella città dove abito e mi sono poi trasferita a Milano per seguire i corsi di Ottica e Optometria all’Università Bicocca. Mi sono laureata ad ottobre dello scorso anno.

Stai frequentando qualche corso?
Sì, sto frequentando un master di perfezionamento in Training Visivo Optometrico a Roma. Un corso annuale che mi sta facendo davvero “aprire gli occhi” in senso professionale.
In passato ho frequentato di versi corsi di contattologia sia per applicazione di lenti a contatto morbide che per applicazioni di lenti per ortocheratologia.

Di cosa ti occupi in negozio?
Un po’ di tutto. Mi piace il rapporto con il cliente, quindi l’attività di vendita, mi piace occuparmi della selezione dei campionari. Sicuramente però il mio futuro sarà in studio tra la lampada a fessura e il forottero, parte di cui tutt’oggi mi occupo ma non a tempo pieno.

Qual è il rapporto con tuo padre a livello professionale?
Ottimo. Mi insegna e mi guida nelle scelte e nell’affrontare i problemi. Mi lascia anche però molta libertà, ho la facoltà infatti di prendere molte decisioni liberamente.

Marco oltre all’optometria ha altre passioni?
Sì, la lettura. Divido il mio tempo tra classici romanzeschi e la stupenda fumettistica belga.

C’è un libro che ha influito sulla sua vita?
Più di uno… ma tanti di optometria.

Preferisce gli scrittori uomini o donne?
È indifferente, anche se trovo che le scrittrici abbiamo “un che” di più raffinato ed elegante.

Se dovesse scrivere un libro, quale tipo di genere sceglierebbe?
Un libro di avventure…. optometriche.

Chiara sappiamo che hai la passione per lo shopping: cosa preferisci comperare?
Beh, siamo donne, no? Sicuramente ho la passione delle scarpe. Spesso comunque mi capita di guardare i giornali e poi cercare gli articoli più in voga della stagione… che siano accessori o capi d’abbigliamento. Sono piuttosto decisa però, se non trovo quello che mi piace non compro.

Ti dedichi alla shopping quando sei triste o nervosa o…?
Più che altro quando ho tempo. La mia giornata è parecchio impegnata. Però sicuramente un bel giro tra i negozi mi rilassa.

Quali sono i tuoi marchi preferiti?
Non ho un brand che amo particolarmente, forse se dovessi scegliere Miu Miu per il suo stile un po’ particolare.
Però quando poi è il momento di fare shopping preferisco quello low cost, come Zara, H&M o alcuni negozietti molto carini della mia città. Shopping sì, ma con la testa… Non mi piace spendere eccessivamente.

Hai mai letto il libro “I Love Shopping”? Ti specchi nello shopping compulsivo di Becky, la protagonista?
Sì, ho letto il libro e visto il film. Però assolutamente non condivido lo stile della protagonista, come ho già detto mi piace lo shopping low cost e sensato. Mi viene l’ansia solo a pensare di buttare via tutto lo stipendio o sperperare i risparmi tra borse, scarpe e vestiti. Come per ogni cosa… il troppo stroppia.