Presbiopia: 4 persone su 10 dopo i primi ‘anta’ indossano gli occhiali da vista.
Socialmente attivi e con l’agenda piena di impegni, sia online che offline: sono i 40-50 enni, ma alle prese con i primi veri segni del tempo che passa. Uno dei più diffusi? Sicuramente la presbiopia, che inizia a manifestarsi in questa fascia di età, un difetto visivo che coinvolge circa 28 milioni di persone soltanto in Italia
Neopresbiti, chi sono e l’esigenza di una correzione personalizzata/su misura
Chi sono i neo-presbiti? L’identikit: tra i 40 e i 50 anni, giovani, dinamici, ‘social’ che iniziano a non vederci bene da vicino. Ma è bene non generalizzare, quando si parla di neo-presbiopia, infatti, è importante individuare due distinte categorie di persone: emmetropi e ametropi.
Gli emmetropi hanno sempre visto bene a tutte le distanze e non hanno mai portato occhiali. Nel loro caso la presbiopia inizia a farsi sentire durante l’attività a distanza ravvicinata, quando sono costretti ad allontanare gli oggetti vicini con le braccia per poter vedere e leggere bene.
Gli ametropi, invece, hanno sempre portato un occhiale monofocale perché miopi, ipermetropi o astigmatici. Si accorgono di avere difficoltà di visione da vicino perché se miopi devono alzare gli occhiali per leggere da vicino, mentre se ipermetropi devono allontanare gli oggetti vicini con le braccia.
Insomma: i neo-presbiti sono quelli che allontanano gli oggetti per metterli meglio a fuoco, quelli che “dimenticano” puntualmente gli occhiali a casa e chiedono al vicino di tavolo di leggere le portate del menu del ristorante al posto loro, oppure quelli che, ormai di default, ingigantiscono il carattere sul telefonino per leggere o scrivere.
Se vi siete riconosciuti nella descrizione, fingere che la cosa non stia accadendo, o puntare al fai da te per correre ai ripari è quanto di più sbagliato, perché i disturbi della vista esigono una correzione immediata e, soprattutto, adeguata, e la scelta migliore è quella di affidarsi a chi nel campo del benessere visivo sa bene come soddisfare le diverse esigenze.
“La sintomatologia a volte subdola negli esordi della presbiopia, soprattutto nei casi di ipermetropie latenti, deve essere affrontata con adeguate correzioni che devono prevedere prima monofocali evolute con supporto per la visione da vicino e successivamente lenti progressive. Queste ultime hanno geometrie performanti e trattamenti antiriflesso specifici che si adattano alle diverse necessità lavorative espresse dal fruitore. I miopi hanno un atteggiamento opposto ovvero tendono progressivamente a eliminare gli occhiali per lontano ma se vi sono miopie elevate o astigmatismi elevati associati si tende, in rapporto all’età, ad avvicinarsi molto al testo o al computer e anche in questo caso si hanno nel tempo danni posturali,” commenta il Dott Francesco Loperfido- Responsabile del servizio di oftalmologia generale Ospedale San Raffaele, Oftalmologo della Commissione Difesa Vista e Prof a Contratto Università Vita e Salute.
Hoya, nome di primo piano nel settore delle lenti da vista da sempre impegnato nella ricerca di soluzioni per migliorare il benessere visivo e le performance delle persone, è l’alleato ideale nella scelta delle lenti oftalmiche più adatte, a partire dalle ultime tecnologie specifiche per presbiti e neo-presbiti totalmente personalizzate ‘a misura d’occhio’.
Il valore aggiunto degli occhiali su misura
L’acquisto in autonomia di un occhiale “pronto all’uso” in farmacia, al supermercato o in libreria, può portare a dotarsi di un occhiale correttivo non idoneo alle reali esigenze del singolo.
Questo tipo di occhiali infatti non rispetta le caratteristiche specifiche di individualità in quanto ‘standardizzati’.
“L’emmetrope, cioè chi non ha mai sofferto di problemi visivi, sicuramente si accorge del deficit da vicino quando le strategie compensative non riescono più a risolvere il problema e di primo impatto si acquistano lenti premontate che hanno dei limiti (medesima correzione sulle due lenti, focale unica che non si adatta ad una correzione modulare utile nel mondo del lavoro)” – prosegue il Dott. Loperfido. “I sintomi sono cefalea , bruciori oculari, difficoltà di lavoro al computer per lungo tempo. Qualche volta siamo di fronte a soggetti emmetropi solo in un occhio e quindi accomodazione e convergenza sono maggiormente sofferenti” .
Invece è importante tenere conto delle caratteristiche di ognuno, non solo visive ma anche legate al viso, che determinano tra l’altro parametri importanti come la distanza interpupillare e le altezze dell’occhio destro e dell’occhio sinistro. Ignorare questi valori può compromettere la corretta visione e inoltre comportare affaticamento visivo, malessere o emicrania. Con lenti di qualità e Ottici-Optometristi esperti, come suggerito da Hoya, è possibile ‘controllare al meglio’ tutti questi aspetti, scendendo nelle specificità dei diversi soggetti.
Non bisogna trascurare infatti lo stile di vita di ciascuna persona, per supportarla nelle diverse attività quotidiane. Ad esempio se si passa molte ore al computer, se è necessario utilizzare più device contemporaneamente, o, ancora, se si legge molto o si fanno lavori di precisione.
Le soluzioni su misura per i neo-presbiti
Per gli emmetropi, sono consigliabili lenti monofocali come le Supereader e le Sync: le prime, ideali per la lettura e per chi non vuole indossare gli occhiali tutta la giornata, le seconde rappresentano un importante supporto in attività che richiedono l’uso del computer. Entrambe offrono profondità di visione maggiore rispetto a quella delle lenti di un occhiale “standard” e sono le lenti consigliate per chi inizia ad avere difficoltà nella visione da vicino ma non ha mai indissato occhiali sino ad ora.
Oltre a Supereader e Sync, per i neopresbiti ametropi sono consigliate le lenti progressive. Hoya propone il design iD Lifestyle 3: progressive personalizzate, specifiche per la correzione da vicino, che permettono una visione perfettamente nitida a tutte le distanze, sia da lontano che da distanze più ravvicinate.
Inoltre queste tipologie di lenti consentono di scegliere l’occhiale che più ci piace, grazie alla possibilità di personalizzare la lente sulla forma della montatura desiderata, e così sentirci sempre a nostro agio anche dal punto di vista estetico.
Trattamento antiriflesso e resistenza ai graffi
A differenza delle lenti ‘standard’ che si trovano in farmacia o al supermercato, le lenti personalizzate possono avere l’antiriflesso per una minore presenza di riflessi e quindi per una lente ‘più estetica’. Inoltre queste lenti vengono protette dai graffi, dalla luce blu e dai dannosi raggi UV, e la visione risulta più rilassata.
La comodità di indossare lenti sensibili alla luce
Altro valore aggiunto per chi ha esigenze di muoversi spesso fra ambienti interni ed esterni e chi passa molto tempo alla guida, è il grande comfort offerto dalle lenti sensibili alla luce Sensity di Hoya. La tecnologia fotocromatica si può applicare sia alle Supereader che alle Sync, che alle progressive iD Lifestyle 3: le lenti sono in grado di scurirsi all’esterno e di tornare più chiare quando ci si ritrova in ambienti chiusi, proteggendo gli occhi dai raggi UV in qualsiasi grado di scurimento.
Le diverse colorazioni, Marrone Bronze, Grgio Silver, Verde Emerald e il nuovissimo Blu Oceanic, donano un’ulteriore possibilità di distinguersi con stile.
A ciascuno il proprio paio di lenti dunque: fra moda, abitudini ed esigenze personali, un complemento che in gran parte ci rappresenta e che diventa un segno di stile, anche quando gli ‘anta’ si avvicinano… o si superano.