Ripetibilità degli esami della foria associata Repeatability of Associated Phoria Tests

Francesco Sala, Optometrista S.Opt.I., docente di Optometria e Contattologia Istituto B. Zaccagnini – Bologna
Mosaad Alhassan, Jeffery K. Hovis, and Ralph B. Chou
Optometry and Vision Science, Vol. 92, No. 8, August 2015

Si tratta della presentazione di un lavoro pubblicato1 nella rivista della American Academy of Optometry (AAO) “Optometry and Vision Science” nell’agosto del 2015 che si propone di individuare la ripetibilità di diversi esami strutturati per la misura della foria associata e in particolare troviamo: il Polatest per la procedura di H.J. Haase secondo la sequenza indicata con il nome di “MKH-Haase” per la valutazione per lontano (6 m, figura 1) e per vicino (40 cm) della foria associata orizzontale e verticale.
Inoltre la foria associata per lontano (6 m) orizzontale e verticale viene valutata con l’unità di Mallett e il vectogramma della American Optical mentre la condizione a distanza prossimale (40 cm) viene esaminata con l’apposita unità di Mallett e la carta vectografica della American Optical, la carta di Saladin (Fig. 3), il disparometro di Sheedy e la carta di Wesson (Fig. 2).
Gli autori selezionano 34 soggetti sintomatici e 40 soggetti asintomatici che vengono sottoposti alla valutazione della foria associata per lontano e vicino in momenti differenti in modo da verificare la ripetibilità degli esami indicati precedentemente sulla base dell’analisi statistica1 dei risultati ottenuti.
Nella conclusione del lavoro viene individuata una soddisfacente ripetibilità degli esami della foria associata nel piano orizzontale sia per il gruppo dei soggetti sintomatici che per quello degli asintomatici alla distanza remota e prossimale. In particolare dall’analisi dei dati si rileva che la barra vectografica della American Optical per lontano (Fig. 3) ha mostrato la minore ripetibilità della misura rispetto agli altri strumenti e probabilmente secondo gli autori quest’aspetto è riconducibile al basso contrasto che il dispositivo presenta nella realizzazione del blocco fusionale periferico.
Per quello che riguarda la foria associata orizzontale a distanza prossimale ha mostrato una bassa ripetibilità della misura1 il disparometro di Sheedy e a questo proposito gli autori individuano alcuni elementi come: la collocazione delle linee di nonio relativamente al piano di fissazione e la mancanza del blocco della fusione centrale come possibili aspetti critici che influenzano il risultato finale.
Infine per quanto riguarda la foria associata nel piano verticale non vengono evidenziate differenze particolari e la ripetibilità della misura è risultata simile tra gli strumenti utilizzati.
Nelle conclusioni questo aspetto è riconducibile all’assenza della foria associata verticale per molti dei soggetti che hanno partecipato al lavoro condizione che si è verificata nella maggior parte degli esami effettuati e nei diversi momenti della misura.
Per questa ragione gli autori suggeriscono la necessità di ulteriori lavori per indagare mediante soggetti con problematiche della visione binoculare nel paino verticale la ripetibilità della misura della foria associata in questa direzione.

Bibliografia
1. Mosaad Alhassan, Jeffery K. Hovis, Ralph B. Chou. Repeatability of Associated Phoria Tests. Optom Vis Sci 2015;92:900-907.
2. Scheiman M, Wick B. Clinical Management of Binocular Vision: Heterophoric, Accommodative, and Eye Movement Disorders, 4rd ed. Philadelphia, PA: Wolters Kluwer Health/Lippincott Williams & Wilkins; 2014.