Sarà un Silmo ricco di novità per LOOK

Un lancio atteso quello dei nuovi ALUMIX serie 70695 nella collezione MODA di LOOK: sei nuovi modelli, quattro da donna e due da uomo, dove l’eccellenza incontra lo stile minimal e moderno del DNA del brand.

Un design che ha permesso di esprimere nuove prospettive per questa straordinaria lega di alluminio e magnesio – due volte più leggera del titanio -, giocando con volumi inediti senza rinunciare all’ultra leggerezza, un must per chi fa un uso prolungato degli occhiali.

Ricerca e sviluppo sono le parole d’ordine che accompagnano tutto il ciclo di ideazione di questa nuova serie, inedita nei volumi dei frontali e nella ricercata combinazione cromatica. Giocando con la ricchezza e la sofisticazione di ogni tonalità, si costruiscono combinazioni tra toni acidi o nuance vivaci e di grande intensità – come arancio, verde lime, bluette, verde olio, pervinca, viola, ciclamino, corallo e una gamma di colori più naturali con una prevalenza dei grigi, marrone, blu e oliva per l’uomo, e dei ciliegia, prugna, avio, cacao, sabbia nelle versioni da donna. Su tutti i modelli il nero assoluto lascia il posto a una versione più “vissuta” di carbone profondo che lo rende più naturale e si arricchisce con contrasti cromatici di grande intensità.

 

La Color Edition “L’INTEMPOREL”

In esclusiva per l’evento parigino verrà inoltre presentata la Color EditionL’INTEMPOREL” nel modello 70700, ispirato alla moderna tendenza del “LIVED-IN LOOK”. Una tecnica di lavorazione innovativa ha permesso di rendere “vissuto” un materiale eterno come l’Alumix che può essere riciclato infinite volte senza mai perdere le proprietà che lo contraddistinguono.

L’esclusività di questa serie è sottolineata anche dalla nuova cerniera il cui snodo non necessita di alcun intervento per modificarne l’efficacia e l’uniformità di frizione.

Nei modelli Alumix serie 70695 il minimalismo delle linee si trasforma in un concetto di design che reintroduce l’armonia in un’epoca in cui si avverte un senso di saturazione per gli eccessi, rispondendo così a un bisogno di semplificare l’”extra-ordinary” a favore di qualcosa che abbia valore, che rappresenti un’eccellenza e che non sia banale.