Stefano Proietti – Soleko – Evoluzione fisiologica

 

di Paola Ferrario

Dal 1986 Stefano Proietti si è costruito una solida reputazione nel settore dell’ottica e in quello farmacologico collaborando con alcune grandi società. Nel 2010 è approdato in Soleko dapprima assumendone la direzione vendite per poi diventare, nel 2014, Direttore Commerciale.
Ultimamente questa realtà con sede a Pontecorvo (Frosinone) è stata protagonista delle pagine dei giornali di settore perché acquisita dalla giapponese Menicon.
Con lui abbiamo affrontato il tema del cambiamento in atto nel comparto e quale direzione prenderà Soleko.

Quali sono state le mutazioni del settore dell’ottica dagli anni Ottanta ad oggi?
Si è passati da una gestione prettamente indipendente dei centri ottici ad una in mano ai gruppi.
Il mercato in questi ultimi decenni ha vissuto la nascita dei primi accorpamenti, lo sviluppo delle prime catene fino ad approdare alla vendita on-line.
In questo exursus la distribuzione si è mossa rivolgendosi sempre di più al consumatore.
Quest’ultimo sta utilizzando il canale on-line anche per l’acquisto delle lenti.
Anche la nostra società ha vissuto un cambiamento importante: l’acquisizione della totalità delle quote da parte della Menicon.

Credi che sia fisiologico questo cambiamento?
Direi che la tendenza all’accorpamento sia tipica di tutto il mercato, non solo del nostro settore.
Per quanto riguarda la Soleko e la Menicon l’acquisizione rappresenta un fattore positivo: entrambe possono attingere a risorse e know-how reciproci.

Perché secondo lei è stata scelta la Soleko? Quali plus aveva rispetto alle altre realtà italiane?
Il motivo chiave per cui ci hanno scelto è che siamo produttori di soluzioni e le lenti intraoculari dal DNA innovativo.
In più siamo un’azienda ben organizzata sul territorio italiano: in noi hanno visto la possibilità di essere attivi nell’ultimo Paese in cui non erano presenti a livello europeo.

Quali saranno i vantaggi per la sua società e per i vostri clienti?
Ci saranno sostanziali vantaggi sia dal punto di visto innovativo, sia dal punto di vista dell’introduzione di programmi di gestione della clientela finale mirati ad aumentare la fidelizzazione dei clienti e ridurre la migrazione verso altri canali di vendita. Ci porremo sul mercato come un partner in grado di realizzare proposte commerciali inedite.

Rimarrà il vostro marchio?
Sì, assolutamente. Soleko è sinonimo di successo e cambiarlo in maniera non graduale sarebbe controproducente. Logicamente, il marchio verrà concepito come parte del gruppo Menicon.

Come funzionerà concretamente il passaggio alla Menicon?
Il passaggio sarà veramente graduale e tutti i progetti realizzati – programmi, accordi… – continueranno ad libitum. Siamo un’azienda sana, con un rating da parte degli advisor superiori rispetto a tante aziende più famose della nostra: sarebbe controproducente cambiare il modus operandi dei rapporti con i nostri clienti e la gestione del portfolio prodotti.

Rimarrà anche la base produttiva a Pontecorvo?
Sì, ci siamo addirittura ampliati: abbiamo inserito una quarta linea di confezionamento totalmente automatizzata, nuovi robot e i progetti precedentemente sviluppati hanno ora la possibilità di avere un nuovo magazzino, una nuova camera sterile dedicata alle nuove linee di riempimento.

Quanto è importante salvaguardare il Made in Italy?
Per noi è molto importante e anche per le filiali degli altri Paesi. Al know-how delle maestranze “Made in Italy” verrà affiancata la precisione e la qualità giapponese.
Anche la ricerca è firmata Made in Italy: è quella che ci ha reso appetibili per tutti i progetti che abbiamo nel cassetto, pronti ad essere utilizzati per il futuro.

In che direzione proseguirà la vostra società?
Ci sarà anche un investimento sulle risorse umane per poter essere allineati a tutte le esigenze sia a livello di marketing, customer service, comunicazione…
Vogliamo anche creare una struttura produttiva sempre più adeguata a soddisfare le richieste dei nostri clienti. La direzione è univoca: la crescita.

A Mido 2020 inizieremo a vedere i primi risultati di questa evoluzione?
Posso solo anticipare che avremo un lay-out dello spazio espositivo simile a quelli utilizzati da Menicon ma sempre sotto l’egida di Soleko.