Tollerabilità delle lenti sclerali dopo Cross-linking corneale nel cheratocono

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In collaborazione con Società Optometrica Italiana SOPTI

Scleral Lens Tolerance after Corneal Cross-linking for Keratoconus
Esther-Simone Visser, Nienke Soeters and Nayyirih G.
Tahzib Optometry and Vision Science, Vol. 92, No. 3, March 2015

Nel cheratocono, molto spesso, le opzioni correttive disponibili sono legate alla gravità dell’ectasia. Negli stadi iniziali si possono prescrivere occhiali, lenti a contatto morbide ottenendo buoni risultati visivi. Nei casi più severi invece si utilizzano più frequentemente lenti morbide custom, piggyback, ibride o rigide gaspermeabili. Le lenti sclerali sono di solito indicate nella correzione ottica del cheratocono, in presenza di intolleranza alle lenti R(GP) corneali. Solitamente scelte in stadi molto avanzati, quando richiesto un sollevamento corneale, per evitare sfregamenti o cicatrici corneali ed in presenza di indicazioni cliniche secondarie, come l’occhio secco.
Le lenti a contatto sclerali hanno la particolarità, unica nel mondo delle lenti a contatto, di sollevarsi dalla cornea e sono utilizzate in presenza di marcate irregolarità corneali. La presenza costante di un serbatoio lacrimale pre-corneale sotto la lente, neutralizza le irregolarità e, simultaneamente, idrata e protegge la superficie corneale. L’applicazione delle lenti sclerali è una delle possibilità correttive nel cheratocono1-2. La prima descrizione in letteratura di un’applicazione di lente sclerale è stata descritta da Fick e Müller intorno al 18803-4.
Oggi nei cheratoconi progressivi, il cross-linking corneale (CXL) epi-off, trattamento medico non invasivo che utilizza una combinazione di riboflavina (vitamin B2) e radiazione ultravioletta A (UV-A), viene utilizzato per stabilizzare la cornea incrementandone la stabilità biomeccanica fino al 70%5-7. Inoltre, è noto che, dopo CXL con rimozione epiteliale, la sensibilità corneale può essere ridotta, non solo a causa della rimozione dell’epitelio corneale, ma anche dall’uso di riboflavina e UV-A8. In assenza di lavori che mettano in relazione la variazione dei parametri corneali e refrattivi, osservati dopo il trattamento CXL, e l’appoggio e tollerabilità delle lenti a contatto, gli autori ipotizzano che l’utilizzo delle lenti a sollevamento corneale non dovrebbero risentire dalla variazione di curvatura indotta dal trattamento.
L’articolo Scleral Lens Tolerance after Corneal Crosslinking for Keratoconus di Visser et al pubblicato su Optometry and Vision Science (Optom Vis Sci Vol. 92, No. 3, marzo 2015), ha come obiettivo la valutazione sia clinica che soggettiva della tolleranza alle lenti a contatto sclerali nei soggetti con cheratocono, prima e dopo il Cross-linking.
Sono stati valutati 18 occhi su 18 soggetti (14 donne, 4 uomini con eta compresa fra 28 +/-10 anni) con cheratocono progressivo, utilizzatori di lenti a contatto sclerali che hanno continuato ad indossare anche dopo il trattamento con CXL, per almeno 3 mesi. L’intervallo di tempo preso in considerazione comprende almeno 6 settimane prima del trattamento con crosslinking (base line) e 1 anno post CXL. I criteri di esclusioni prevedevano l’assenza di problemi oculari, cattiva qualità dell’applicazione delle lenti sclerali (Tab. 1), scarsa collaborazione, o problematiche oculari.
I criteri di inclusione per il CXL prevedevano cornea trasparente, documentata variazione cheratometrica negli ultimi 6 o 12 mesi e uno spessore minimo di 400 micron. Non sono state inserite nel programma donne incinte o in allattamento.
Il trattamento di CXL sono stati eseguiti dallo stesso team del dipartimento di oftalmologia dell’UMCU.
Sono state utilizzate entrambe le tecniche: 15 Epi-off e 3 Epi-on. Gli autori, nonostante il numero limitato di portatori e l’assenza di un gruppo di controllo, considera il risultato dello studio interessante e prezioso, visti i controlli e le valutazioni effettuate prima e dopo il trattamento con CXL. Le conclusioni riportate dagli autori indicano che la tollerabilità oggettiva e soggettiva delle lenti sclerali rimane stabile dopo il trattamento di crosslinking.
Ad ogni modo, per mantenere ottimali e sicure le performance delle lenti ed evitare stress corneali di natura meccanica, l’applicazione delle lenti a contatto sclerali, a causa del cambiamento dei parametri corneali, dovrebbe essere rivalutata dopo il CXL.