Un aggiornamento sulle lenti a contatto morbide toriche

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Un miglioramento nelle geometrie delle lenti ed una maggiore fiducia nelle loro prestazioni hanno condotto ad un aumento di prescrizione delle lenti a contatto morbide toriche. Questo articolo esamina i motivi riguardanti il maggior utilizzo delle lenti morbide toriche, i vantaggi, nelle applicazioni, delle geometrie moderne oltre alle tecniche di valutazione per apportare benefici ad un maggior numero di portatori astigmatici.

di Anna Sulley, MCOptom, FAOO, FBCLA
Prima Pubblicazione OT, UK MAY 2015

Introduzione L’aumento registrato, di recente, nel Regno Unito delle prescrizioni delle lenti a contatto morbide toriche rappresenta un risultato importante per gli otticioptometristi e per l’industria contattologica, in termini di risposta alle esigenze di un maggior numero di astigmatici.
Nel 2014, è stato stimato che più di 1/3 di tutte le lenti a contatto morbide applicate, nel Regno Unito, aveva design torico, rispetto a meno di 1 lac su 5, dato rilevato nel 1996, anno in cui furono riportati per la prima volta i dati sulle tendenze di prescrizione (il 34% contro il 19%).
La disponibilità di lenti a contatto toriche in una più vasta scelta di materiali e modalità di ricambio, un più ampio range di parametri, metodi di produzione migliorati in termini di riproducibilità e, di conseguenza, una maggiore fiducia da parte dei professionisti riguardo all’applicazione di questa tipologia di lenti, sono tutti elementi proposti come possibili ragioni di questo cambiamento.
Tuttavia la prescrizione delle lenti morbide toriche resta ancora al di sotto del livello atteso quando si considera la prevalenza dell’astigmatismo nella popolazione del Regno Unito nella sua totalità. Quasi la metà dei potenziali portatori di lenti morbide (47%) evidenzia un astigmatismo pari o superiore a 0,75D almeno in un occhio, entità da cui si prende in considerazione l’uso delle lenti toriche, e per i soggetti miopi l’incidenza è pari al 55%.
I dati di settore diffusi per il 2014 dimostrano che la percentuale di lenti morbide a geometria torica, vendute nel Regno Unito, è più vicina al 21%, dato che può risultare più rappresentativo del livello di prescrizione attuale. Storicamente, i portatori astigmatici sono anche noti per essere sovrarappresentati tra coloro che abbandonano l’uso delle lenti a contatto (drop-out); questo dato suggerisce che una visione insufficiente conseguente ad un astigmatismo non corretto è uno tra i fattori più importanti che induce al drop out5″.
Da una nuova ricerca emerge che potrebbe ancora verificarsi questo caso, oltre il doppio degli ex-portatori riadattati con lenti toriche aveva in precedenza messo da parte le lenti a causa di disturbi della visione rispetto ai portatori di lenti sferiche.
Il più recente studio condotto nel Regno Unito sul mantenimento delle lenti a contatto tra i nuovi portatori, non ha evidenziato differenze significative nelle percentuali di interruzione del loro uso a distanza di un anno tra i portatori di lenti a contatto toriche e sferiche, percentuali rispettivamente pari al 78% contro il 73%; questo dato, ancora una volta, va ascritto a un generale miglioramento dei disegni torici e a una crescente fiducia nell’applicazione di questo tipo di lente10, con la ‘non buona visione da lontano’ ancora indicata, dai portatori di lenti toriche, quale principale ragione per il drop out.
È incoraggiante che la riapplicazione, ad ex-portatori astigmatici, di lenti morbide toriche di ultima generazione ottenga una percentuale di successo più elevata rispetto a una precedente stima UK risalente al 2002 (94% contro 69%)11,5. Si evidenzia che il problema di una visione inadeguata, con le precedenti lenti a contatto toriche, possa essere superato quando agli ex-portatori si applicano design più recenti, con una percentuale di successo analogamente elevata (96%).
Cosa dire, dunque, delle moderne geometrie toriche che hanno apportato ad un loro più diffuso utilizzo e successo?
In che modo il design e le prestazioni delle lenti attualmente presenti sul mercato si differenziano dai design precedenti?
E come possiamo migliorare le nostre tecniche cliniche per sfruttare al meglio le nuove lenti?

Allegato:
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