Un modello di fidelizzazione.

Corrado Rosson ha portato nell’occhiale un sistema di interconnessione tra il suo brand, l’ottico e il consumatore destinato a generare traffico nel punto vendita e a maturare la fidelizzazione del cliente.

Circa tre anni fa Corrado Rosson – designer impegnato nell’eyewear e vincitore di numerosi riconoscimenti a livello internazionale – ha lanciato la start up LIGHTBIRD. La strada percorsa è rimasta fedele ai valori che hanno ispirato la sua nascita: passione, cuore, leggerezza, Made in Italy, materiali e un modello di business innovativo. LIGHTBIRD racchiude infatti un mondo di valori che si possono identificare con un “nido” pronto ad accogliere coloro che desiderano condividerli. Il logo rappresenta infatti un uccellino con un grande cuore che a grandi balzi tenta di spiccare il volo, piace quindi pensare che tutti possano far parte di questo nido e ognuno possa ottenere dei vantaggi dalle innumerevoli opportunità di connessione che le nuove tecnologie ci mettono a disposizione. È lo stesso Rosson a spiegare a P.O. l’evoluzione del suo progetto in questa intervista.

Ci racconteresti la storia del tuo marchio?

Volevo continuare la mia storia nel mondo dell’occhiale provando a raccontare qualcosa di nuovo attraverso l’innovazione tecnologica. Logo e nome avrebbero dovuto pertanto essere evocativi ed eloquenti trasmettendo tutto ciò che il prodotto LIGHTBIRD porta. In primis il modello di business legato al QR-Code attraverso il quale parta la garanzia del prodotto. Grazie a questo sistema tecnologico, fruibile tramite un qualunque smartphone, si crea un cerchio tra noi, l’ottico e il cliente finale. Centrale anche l’innovazione legata alla tecnologia dei materiali compositi brevettati con cui sono realizzate le montature: siamo infatti i primi a lavorare in lastre l’acetato di cellulosa e il metallo “fusi” insieme attraverso adesivi derivanti dalla tecnologia aerospaziale. Tutto questo ha fatto si che nascesse LIGHTBIRD.

Ci spiegheresti il progetto legato al QR-Code?

La nostra parte digitale è estremamente sviluppata e il nostro DNA digitale è ben evidente nella piattaforma Light_NEST, il nostro sito, che crea un modello di interconnessione tra azienda, ottico e consumatore finale. Attraverso il QR-Code, presente su ogni terminale degli occhiali, realizziamo infatti una serie di azioni per cui il cliente si sente proiettato una dimensione professionale.

Ci faresti un esempio?

Sì, partiamo dall’inizio: il progetto nasce con lo scopo di migliorare l’esperienza del cliente finale all’acquisto coinvolgendolo maggiormente nella filiera. Fargli percepire la grande professionalità di chi gli sta proponendo la montatura e di chi, da dietro le quinte, lavora per la sua realizzazione. Con l’invito da parte dell’ottico alla registrazione del prodotto attraverso il QR-Code viene attivata la garanzia nel momento dell’acquisto dell’ occhiale. All’attivazione, molto semplicemente e in modo del tutto automatico, partiranno sia dei vantaggi commerciali per l’ottico, sia il programma di fidelizzazione del cliente finale che verrà invitato a nome dell’ottica a eseguire il tagliando della montatura, visite o sostituire gratuitamente alcune minuterie. Attualmente la copertura della garanzia è di due anni ma dal 2022 abbiamo in programma di passare a 3. Siamo molto tranquilli sulla qualità del nostro prodotto e soprattutto siamo molto tranquilli sulla nostra capacità di essere un’azienda presente.

Come sta andando il mercato italiano?

In Italia abbiamo zone che funzionano molto bene e un parco clienti consolidato. Stiamo inoltre attuando una serie di attività per aumentare la nostra presenza in alcune zone meno coperte. Ovviamente le difficoltà legate alla pandemia nell’ultimo anno e mezzo non ci hanno permesso di avere una visione precisa e analitica su tutto il territorio, in parte si è dovuto “navigare” a esperienza e buon senso.

I tuoi prodotti sono realizzati nel bellunese e sono un esempio di eccellenza italiana. Quali sono i vantaggi di questa scelta?

Il Made in Italy, da sempre nel DNA dell’azienda, è risultato vantaggioso soprattutto in questo periodo. La scelta di valorizzare il distretto non solo avvantaggia economicamente e socialmente il territorio ma garantisce anche una flessibilità produttiva più controllabile e dinamica tutelando la filiera Italiana. Il nostro prodotto è assolutamente made in Italia!

Parliamo dell’ultimissima collezione Light_SOCIAL.

Abbiamo iniziato con la linea Light_MATTER in acetato e alluminio anodizzato, poi acetato-rame e acetatoottone con la linea Light_MIRROR. Per completare la gamma quindi abbiamo creato Light_ SOCIAL: la linea è completamente in acetato caratterizzata da incollaggi e dettagli colorati. La struttura, con cerniera flex sostituibile, è identica alle altre due linee.

Questo mese ci sarà il DaTE: parteciperete?

Sì, saremo al DaTE che sarà finalmente in presenza! Nonostante il nostro DNA sia molto digitale, sono convinto che la parte fisica, la presenza alle fiere, la possibilità di poter toccare il prodotto con mano, sia estremamente importante e insostituibile. Il digitale è molto utile per la velocità di ricerca dei contenuti, dei contatti, il loro mantenimento, l’advertising sui social ma non è tutto la ridondanza di informazioni e offerta spesso è controproducente è crea difficoltà ai clienti che spesso non riescono a focalizzarsi. Ben vengano le fiere in presenza, ne guadagneremo tutti.