Una Direttrice per IRSOO

A distanza di poche settimane dal suo insediamento ufficiale, Laura Boccardo, che dal primo settembre è subentrata ad Alessandro Fossetti alla direzione dell’IRSOO, fa un primo bilancio di questo inizio di anno scolastico.

QUAL È IL SUO SENTIMENT IN QUESTO NUOVO RUOLO?
Vi confesso che ogni mattina varco il portone dell’istituto con un po’ di emozione. IRSOO per me è una seconda famiglia, sono cresciuta al suo interno come studentessa e, successivamente, come docente e ora sento molto questa responsabilità. Non avrei mai accettato se non fossi stata certa di essere supportata da un’ottima squadra: primo fra tutti, Alessandro Fossetti, che mi sta affiancando in questa fase di passaggio, poi l’efficientissimo team della segreteria e i colleghi docenti, che mi hanno incoraggiato fin da subito in questa scelta.

QUALI SONO LE SFIDE DA AFFRONTARE IN QUESTO ANNO SCOLASTICO?
In una scuola storica come IRSOO, la sfida è coniugare tradizione e innovazione, non tradire la straordinaria eredità che viene da oltre 50 anni di esperienza nella didattica e, contemporaneamente, aprirsi a nuovi metodi di insegnamento, nuove tecnologie, nuove esigenze del mercato e scenari economici in continua evoluzione. Ogni anno bisogna cambiare qualcosa nel nostro modo di lavorare, farsi venire idee nuove, mantenendo inalterata l’eccellenza che ha sempre caratterizzato il nostro istituto.

PENSA CHE NEGLI ULTIMI ANNI SIANO CAMBIATE LE ESIGENZE E LE ASPETTATIVE DEGLI STUDENTI?
IRSOO si rivolge a tipologie di studenti molto diverse: ci sono tanti ragazzi che scoprono per la prima volta il mondo dell’ottica, attratti dagli immediati sbocchi lavorativi; ci sono i figli dei nostri ex studenti, quelli che appartengono alla generazione dei miei compagni di corso, che si aspettano di ritrovare la stessa scuola dei racconti dei loro genitori; ci sono i neolaureati, che vengono per ricevere un completamento della loro formazione pratica; ci sono i lavoratori nei negozi di ottica, che coniugando lavoro, famiglia e studio, desiderano migliorare la loro posizione lavorativa; ci sono gli ottici che hanno maturato la loro esperienza e desiderano aggiornare le proprie competenze in optometria e contattologia. A ognuno di loro IRSOO fornisce un percorso dedicato, con corsi che hanno caratteristiche anche molto diverse uno dall’altro: alcuni studenti restano tutto l’anno scolastico a Vinci in una totale full immersion nel mondo dell’ottica e dell’optometria, altri invece devono essere supportati tramite la formazione a distanza che integra le attività pratiche. Una formula unica non può andare bene per tutti.

QUAL È IL SUO PARERE RELATIVAMENTE AI RAPPORTI DELL’IRSOO CON I CORSI DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA?
La formazione universitaria e quella dell’IRSOO sono diverse e complementari, per questo motivo è sempre esistita una grande collaborazione fra IRSOO e CdLOO di UNIFI. Io stessa, insieme ad altri miei colleghi, facciamo attività didattica in entrambe le realtà. Ogni anno diversi laureandi e neolaureati scelgono IRSOO per prepararsi all’esame di abilitazione alla professione di ottico e per approfondire i temi studiati all’università, inoltre è attivo un progetto di ricerca che prevede anche la permanenza di un ricercatore universitario presso il nostro istituto. Il mondo universitario non può fare altro che trarre beneficio dal patrimonio di esperienza di un istituto come IRSOO.

CHE CONSIGLIO SI SENTIREBBE DI DARE A UN RAGAZZO CHE PENSA DI AVVICINARSI ALLA PROFESSIONE DI OTTICO?
Di venire in gita a Vinci, per conoscere i nostri insegnanti e vedere i nostri laboratori, e poi approfittarne per apprezzare le bellezze del territorio e visitare i luoghi di Leonardo.