Vanni occhiali cambia denominazione e diventa Vanni S.r.l. Società Benefit.

Dopo un percorso durato otto mesi, la torinese Vanni si presenta sul mercato come società di benefit. Questa forma societaria è stata introdotta in Italia con legge nr. 208/2015 e qualifica le aziende che perseguono finalità di beneficio comune, oltre a quelle di profitto, nel proprio oggetto sociale.

Grande entusiasmo è stato espresso dal presidente di Vanni, Giovanni Vitaloni: “La crisi Covid ha costituito per noi un momento per riprogettare e ripensarci, non volevamo lasciar passare questo momento senza farne qualcosa. Da qui l’esigenza di operare per portare, attraverso l’attività dell’impresa, un cambiamento di medio-lungo periodo sugli impatti che produciamo, sociali e ambientali, in risposta alle evidenti sfide del prossimo quinquennio.

Non un maquillage di forma, ma un’assunzione di responsabilità sostanziale. Ci teniamo infatti a rendere visibile (e quindi misurabile) un modello di buona impresa che crediamo già di incarnare da tempo, e che vorremmo enfatizzare, coinvolgendo nel processo di cambiamento anche i nostri partner, attraverso l’aggiunta nel nostro statuto dello scopo di beneficio comune. Cambiare inoltre la nostra denominazione in Vanni capitalizzando sulla forza del marchio, contribuisce a sottolineare questo passaggio”.

Dello stesso parere la co-titolare di Vanni Alessandra Girardi: “Da oggi guidata dalle nuove finalità statutarie, Vanni darà sostanza a un “plan of action” che creerà diversi cantieri di lavoro, da sviluppare attraverso azioni concrete per un progressivo miglioramento e una tensione costante sul raggiungimento degli obiettivi. Essere sostenibili oggi significa gestire con attenzione e cura tutti gli impatti dell’impresa, su società e ambiente, e anche favorire la diffusione di pratiche positive e responsabili”.

Il nuovo percorso intrapreso si svilupperà intorno a quattro obiettivi, che sono specificati nello statuto:
1) continuare a portare sul mercato buoni prodotti/servizi,
2) migliorare l’impatto ambientale dei prodotti e dei processi generati, contribuendo a una cultura di impresa del settore,
3) impegnarsi a migliorare l’ambiente e le condizioni lavorative al suo interno, mettendo al centro le persone
4) contribuire alla positiva ricaduta economica del suo agire sul territorio di riferimento.