Briot Weco Italia – Alberto Silvestri. Una solida realtà
Il mercato si lamenta e Briot Weco cresce.
Un andamento in controtendenza basato su alcuni elementi cardine: la qualità tecnologica dei prodotti, la conseguente creazione di corsi di formazione dedicati agli ottici in cui vengono illustrate le caratteristiche e il funzionamento delle loro strumentazioni e l’alta professionalità della forza vendita costantemente aggiornata da un team dedicato.
Alberto Silvestri, Direttore Commerciale Briot Weco Italia, spiega a PLATFORM Optic il percorso di Briot Weco.
Siamo all’inizio dell’anno: com’è andato il 2014?
In una congiuntura economica non propriamente rosea, la nostra società ha realizzato un percorso controtendenza, raggiungendo risultati economici di rilievo. Se sommiamo i dati di Briot Weco Italia a quelli di Visiomecc, la nostra consorella che si rivolge agli oculisti, possiamo tranquillamente annoverarci tra i leader del mercato.
Il 2014 tra l’altro è coinciso con i 100 anni di Weco, gli 80 di Briot e i 20 di Visionix, società a capo del gruppo. Tutto ciò va ad avallare la nostra leadership, che, come vede, è frutto di oltre un secolo di esperienza.
Quali sono i momenti più significativi del 2014?
Dal 2010, quando Visionix è subentrata, è stato rispettato un programma annuale all’insegna dell’innovazione tecnologica. Per cui, anche nel 2014, abbiamo lanciato importanti novità sia nel campo dell’oftalmologia che in quello dei sistemi di molatura.
Per quanto riguarda l’oftalmologia, lo strumento più innovativo che abbiamo presentato è stato il Visoinix VX120, un autorefrattometro cheratometro topografo aberrometro tonometro pachimetro con camera di Scheimpflug computerizzato che si avvale della tecnologia fronte d’onda. È l’unica macchina presente sul mercato in grado di raggruppare tutte queste importanti funzioni. Ovviamente, ci sono state altre novità di rilievo quali ad esempio il forottero computerizzato Visionix VX 55, l’analizzatore mappatore computerizzato VX 40, il frontifocometro elettronico VX 35 e molte altre.
Per quanto riguarda i sistemi di molatura, che sono prodotti attraverso due linee (Briot e Weco), i fiori all’occhiello sono stati le molatrici computerizzate Briot Alta Zd e Weco E.6. Ambedue presentano importanti innovazioni legate alle moderne esigenze del montaggio.
Quali sono i programmi per quest’anno?
Ovviamente non posso anticipare tutte le numerose novità che presenteremo a Mido, ma desidero trasmettere tutto il mio entusiasmo e quello del nostro team per la capacità innovativa della nostra casa madre che ha realizzato un programma di prodotti, sia per l’oftalmologia che per il laboratorio di montaggio, che si distinguerà per la sua unicità.
Quali strumenti avete scelto per implementare il vostro rapporto con l’ottico optometrista?
In linea con quanto fatto l’anno scorso, abbiamo già messo a punto un calendario di eventi dedicati all’ottico optometrista durante i quali realizzeremo corsi di specializzazione; in particolare, ci dedicheremo ai nuovi argomenti legati alla professionalità.
Ci farebbe un esempio concreto?
Abbiamo verificato che c’è sempre più interesse da parte dell’ottico optometrista a tematiche quali l’aborrometria, la topografia e la retinografia.
Abbiamo quindi creato corsi che tratteranno questi argomenti con l’ausilio di professionisti del settore e di medici oculisti, categoria sempre più sensibile ad instaurare una stretta collaborazione con i nostri clienti.
Dove si svolgeranno?
In tutta Italia, in particolare nelle zone che non sono state coperte nel corso del 2014.
Avete altri momenti in cui incontrerete gli ottici optometristi?
Assolutamente sì. Oltre a Mido, come ho già accennato, e all’Albo degli Optometristi, parteciperemo a diversi eventi organizzati dalle tradizionali associazioni di categoria e alle iniziative create dai gruppi di acquisto oltre a quelle che nascono per volontà associativa degli ottici optometristi. Ovviamente si tratta di un grosso impegno organizzativo ma la nostra struttura prevede un team dedicato che da tempo gestisce questa attività.
In linea con i cambiamenti del mercato, come avete plasmato la vostra struttura?
A partire dal 2010 il cambiamento più significativo è stato l’avanzare della richiesta della strumentazione oftalmica. Abbiamo cioè registrato un aumento di interesse da parte dell’ottico optometrista verso questo settore in relazione alla possibilità di poter arrivare a fornire un servizio completo al cliente finale, garantendone il benessere visivo. Di conseguenza, abbiamo potenziato la nostra organizzazione tecnica per poter offrire un servizio completo, puntuale ed esaustivo a supporto dell’ottico optometrista.
Abbiamo anche avviato e completato la formazione dei nostri tecnici che tradizionalmente si dedicavano esclusivamente alla riparazione delle molatrici. Posso quindi tranquillamente affermare che la nostra società si avvale ora di una struttura tecnica in grado di risolvere tutte le esigenze dei nostri clienti in maniera professionale ed autonoma. Infine, è in atto anche un’importante implementazione della nostra forza vendita a cui dedichiamo corsi specifici di formazione dove vengono illustrate le caratteristiche tecniche dei nostri prodotti.