SILMO spegne 50 candeline

IN OCCASIONE DI QUESTA RICORRENZA COSÌ IMPORTANTE, ABBIAMO INCONTRATO ISABEL BEUZEN, DIRETTORE DELLA COMUNICAZIONE DEL SALONE.

Era il 1967 quando Silmo aprì i battenti. La sede prescelta non era la capitale della Ville Lumière ma Oyonnax, il distretto francese dedicato alla plastica. Col passare degli anni e con il trasferimento a Parigi, si è distinto per eleganza e professionalità (non dimentichiamoci che fu Eric Lenoir a creare il Village, la prima hall in assoluto dedicata agli occhiali d’avanguardia). Intorno a questa edizione, legata anche al debutto del nuovo Presidente, Amélie Morel, c’è tanta aspettativa e soprattutto molta curiosità. Isabel Beuzen, Direttore della Comunicazione del Salone, ci fornisce alcune anticipazioni in merito.

Quest’anno Silmo celebrerà il mezzo secolo di storia nel mondo dell’occhialeria: quali sono stati i momenti più importanti e come si è evoluto negli anni?
Silmo si è ampliato con il mercato; in 50 anni, il comparto ha subito una forte evoluzione e ha consentito a milioni di persone di indossare belle montature e lenti performanti. Uno dei momenti più importanti del salone è rappresentato dalla forte lungimiranza del settore che, nel 1967 ha deciso di creare il primo salone di ottica al mondo a Oyonnax, la capitale della plastica in Francia. Altro momento saliente, il suo spostamento definitivo a Parigi nel 1981, che ha rafforzato la propria attrattività sui mercati internazionali. Bisogna anche ricordare che nel corso del tempo gli organizzatori hanno saputo integrare spazi inediti e parte strutturale della filiera, che contribuiscono a costituire il carattere unico del salone: i Silmo d’Or, il Village, l’Ipovisione, i forum di tendenze, Silmo Academy…

Come celebrerete questo importante anniversario?
Con moderazione: non dimentichiamo che il salone è prima di tutto una piattaforma di business che deve essere efficiente per quattro giorni. Tuttavia vogliamo trasmettere il senso della festa e della convivialità. Prevediamo diverse attrazioni di cui non vi sveliamo il contenuto per mantenere l’effetto sorpresa. Sappiate già che organizzeremo una cerimonia dei Silmo d’Or eccezionale in un luogo prestigioso e grandioso nel centro di Parigi. Quest’anno avrete anche un neo Presidente, Amélie Morel, quali saranno gli elementi di continuità con il mandato di M. La Font? La tragica scomparsa di Philippe Lafont nel pieno del suo mandato ci ha evidentemente sconvolto, ma la continuità del salone è legata al consiglio di amministrazione che ne garantisce stabilità e coesione. Amélie Morel si è ambientata rapidamente e garantisce il proseguimento delle attività in corso senza alcun problema. Essendo molto attiva e molto coinvolta, saprà apportare una nuova energia al salone nei Isabel Beuzen prossimi mesi.

Può già darci qualche anticipazione sull’edizione 2017?
La commercializzazione del salone è molto dinamica con, a tutt’oggi, oltre 80 nuove società presenti che si aggiungeranno a tutte quelle che, edizione dopo edizione, restano fedeli alla manifestazione. Si percepisce un «effetto anniversario» incoraggiante e, oltre a questo, una reale attrattività dell’ubicazione parigina e della Francia in generale: il nuovo governo a favore del business e aperto sul mondo è una buona notizia per l’economia. Questo cinquantesimo anniversario si preannuncia quindi sotto buoni auspici, la risposta degli espositori è positiva, noi organizziamo tutto per attirare i visitatori.

Come verrà articolata la comunicazione? Potenzierete la parte social?
Con l’avvento del digitale e la comparsa massiccia dei dati nella comunicazione, l’influencer marketing è divenuto più importante, per non dire prioritario e in questo contesto i social network assumono un’importanza crescente. Per la comunicazione del salone, siamo in una logica di complementarità tra la stampa professionale e i social network che godono di un pubblico forte; rappresentano degli spazi di espressione e condivisione che si associano all’immediatezza oggi ricercata. Sono anche e soprattutto dei mezzi di correlazione con vari tipi di pubblico.
Non possiamo trascurare la progressione degli usi informativi questi social media e la rapida crescita del numero di iscritti ne fa un supporto imprescindibile per comunicare.