OXO – Una nuova direzione di sguardo – Massimo Barberis

di Paola Ferrario

Ha ancora senso parlare di gruppo d’acquisto?
Lo abbiamo chiesto a Massimo Barberis, neo Direttore Generale di Oxo – Optocoop Italia.
Dopo anni di esperienza in aziende del settore ottico-oftalmico è approdato al consorzio a gennaio 2019. Fin da subito ha fatto sua la nuova visione di gruppo d’acquisto del mondo dei retail. Lo abbiamo incontrato durante Mido…

Massimo hai iniziato da poco una nuova importante avventura. Qual è la tua visione e la nuova visione del mercato relativa al mondo della distribuzione organizzata?
Innanzitutto credo che oggigiorno non abbia più senso parlare di gruppo d’acquisto ma bisogni parlare di ‘gruppo di vendita’.
Si sta profilando sempre più la visione che il gruppo sia il fornitore per antonomasia di ‘servizi’ per l’ottico. I consorzi come il nostro devono essere in grado di differenziarsi andando oltre lo scopo iniziale: devono riuscire a creare i giusti strumenti per affiancare la progettualità del centro ottico a quella di gruppo. Tali strumenti devono mirare a veicolare la sua professionalità e la sua competenza.
I centri ottici in questo modo, potranno avvalersi di un interlocutore singolo che offra loro tutte le soluzioni.

Il settore sta mutando e il tema della digitalizzazione è sempre più sentito. Fa parte anche questo dell’evoluzione che ci hai appena spiegato?
Assolutamente sì. Gli acquisti oggigiorno passano di solito prima da internet, ma nel nostro settore l’ottico è una figura ancora chiave perché, trattandosi di un acquisto che ha un forte impatto sul suo benessere, vuole confrontarsi con gli esperti.
Tra gli strumenti che un gruppo di vendita deve offrire ai suoi associati ci sono anche i dispositivi digitali che gli permettono di proporre un acquisto personalizzato e creare una customer experience mirata alla fidelizzazione.
Per raggiungere questi obiettivi, noi ad esempio, abbiamo stretto una partnership con Masserdotti, un player internazionale in materia di dispositivi digitali in store che lavora da anni con grandi gruppi come Ikea, il gruppo Coin, etc. Grazie alla sua expertise abbiamo messo a punto ciò che noi chiamiamo IDE (Interactive Digital Experience).
Si tratta di tre dispositivi: due totem ed un dispositivo da banco attraverso cui ogni singolo centro ottico può caricare contenuti multimediali, video, customizzati per le sue esigenze.

Quanto è importante il contatto diretto con il consumatore?
Tanto, tantissimo. Direi che è fondamentale.

Quali sono gli strumenti più incisivi per realizzarlo?
Ti posso rispondere dandoti un esempio concreto di quello che stiamo facendo.
Tra le importanti novità che metteremo a disposizione del nostro network di professionisti della visione c’è Oxo in Tour 2019. Si tratta della realizzazione di un van dedicato, allestito per consentire di svolgere screening visivi ed incontri educazionali nelle maggiori piazze italiane; un’operazione, realizzata in collaborazione con i Lions, è in linea con il concetto di mettere in luce la professionalità degli ottici-optometristi ed avvicinarli sempre più ai possibili clienti sul loro territorio di riferimento.

Un altro tema molto sentito è la sostenibilità. Anzi, sembra essere la tendenza presente e futura…
Certo ed è anche un tema in cui credo molto. Rappresenta la direzione verso cui ci stiamo dirigendo nel prossimo futuro. La sempre più diffusa sensibilità nei confronti dell’ambiente non è solo un trend a livello mondiale, ma determina i flussi di produzione e di consumo dell’intera filiera ottica.