Silhouette International – Roland Keplinger – Progettazione sostenibile

di Paola Ferrario

Da sette anni il designer Roland Keplinger è alla guida del team creativo di Silhouette International.

“Green thinking” è il fil rouge alla base della creatività di Roland Keplinger. Ma solo perché la sua progettazione attinge anche da mondi differenti quali l’architettura, la fotografia, il design delle auto… Con lui abbiamo voluto parlare del marchio più giovane della casa austriaca, Neubau.

Può raccontarci la sua formazione di designer?
Ho studiato industrial design e ho lavorato dieci anni in un’agenzia di design. Lì l’attenzione principale era rivolta all’elettronica di consumo. Anche in questi primi anni sono entrato in contatto con gli occhiali: una delle mie prime montature erano occhiali di sicurezza! Mi piace molto la combinazione di tecnologia, ergonomia e moda; questa è la ragione per cui ho colto l’opportunità di concentrarmi completamente sugli occhiali in Silhouette International. Ora sono al mio settimo anno e, insieme al mio team, sono responsabile di tutti e tre i marchi della società (ndr. Silhouette, Neubau e Adidas).

Quali sono per te le principali fonti di ispirazione?
Mi interessano l’architettura, la fotografia, il design delle auto e mi piacciono i libri sull’arte del production design nei film di fantascienza. Lì trovo molta ispirazione. Ma a volte è solo un dettaglio di una vecchia sedia….

Qual è lo spirito di Neubau?
Coniughiamo lo spirito urbano con la sostenibilità. Il risultato sono montature con dettagli interessanti. Con il nostro marchio e la nostra storia, ispirati al distretto creativo viennese Neubau, rispecchiamo uno stile di vita urbano e lo ”Zeitgeist”, ovvero lo spirito culturale del tempo. E la sostenibilità non è per noi solo “un’onda” di marketing, ma andiamo oltre e sviluppiamo soluzioni speciali che aiutano l’ambiente. Ad esempio, il tessuto della nostra “pezzuola” per pulire gli occhiali viene realizzato con bottiglie di plastica riciclata e la scatola può prendere la forma di un “sofà” da usare per riporvi l’occhiale sul comodino o persino come espositore nei punti vendita, semplicemente facendo pressione sulla linea tratteggiata.

Quali elementi del tuo stile personale hai portato al marchio?
Penso che un elemento sia la curiosità di sviluppare cose nuove. Lo potete vedere nelle nostre edizioni speciali che creiamo ogni anno.
Sigmund&Carl rappresentava un nuovo approccio per unire due stili diversi – sposare il metallo con una montatura in naturalPX – in un modo insolito ma molto portabile. Anche con questo modello abbiamo sviluppato e introdotto la nostra caratteristica cerniera. Lo stesso vale per il nostro Walter&Wassily. Trovo molto interessante cercare storie – come il Bauhaus – e tradurle in montature.

Qual è il legame della collezione dedicata al centenario del Bauhaus con il mondo del design e dell’architettura?
Amo l’era del Bauhaus, che ha ancora una grande influenza sul mio modo di progettare le cose. Non si tratta solo dello stile, è più la filosofia che sta alla base. Coniugare arte e artigianato. Per me questo è il punto. Non mi considero un artista, ma so come si possono fare le cose e mi piace progettare prodotti che raggiungano molte persone. L’architettura è una grande fonte d’ispirazione, ma sono felice di camminare per le strade e trovare i nostri occhiali sui volti.

L’ecologia è una delle parole chiave del vostro marchio. Come la stai sviluppando ora e quale direzione prenderai in questo senso in futuro?
Realizziamo molte ricerche sui materiali sostenibili e un primo passo è stato il nostro naturalPX, un materiale a base ecologica.
In calendario nuovi progetti per essere sempre più sostenibili rendendo tutte le componenti di un occhiale riciclabili al termine del loro ciclo di vita.