Assottica Gruppo Contattologia – Stefano Romandini – Un settore con molte potenzialità

 

di Paola Ferrario

Il miglior strumento per la diffusione delle Lac è la professionalità del contattologo, parola di Stefano Romandini, Presidente Assottica Gruppo Contattologia.

Abbiamo chiesto a Stefano Romandini, Presidente Assottica Gruppo Contattologia, un quadro sulla situazione del mercato delle Lac in Italia. Nella nostra chiacchierata è emersa una fotografia di un comparto dinamico in cui tecnologia, formazione e professionalità si incontrano all’unisono.

Se ci dovesse descrivere il panorama italiano della contattologia, quali parole utilizzerebbe?
Un panorama di luci e ombre, dove le luci sono più delle ombre. Il settore è in crescita: ce lo dicono i dati relativi sia al mercato europeo che a quello italiano.
Per i dati EURMCONTACT l’Italia è il secondo paese dopo UK per fatturato e secondo la stima Assottica nel nostro Paese i portatori superano i 2 milioni e mezzo anche se siamo ancora lontani dai paesi ad alta penetrazione come UK e i Paesi del Nord Europa. Un elemento interessante perché ci fa capire come il mercato autoctono potrebbe registrare performances ancora più elevate.
Il nostro mercato è caratterizzato da una grande professionalità e dalla presenza di centri ottici di eccellenza nella contattologia, anche se ci sono ancora situazioni in cui non c’è piena consapevolezza della potenzialità delle lenti a contatto.
La contattologia è un settore in grande evoluzione, con continui up-date tecnologici ed è importante ricordare che un ottico professionalmente preparato, in grado di eseguire corrette applicazioni, rappresenta il fulcro essenziale per la crescita del settore.

Quali sono i temi “caldi” in questo momento?
Una recente survey “Punti di Vista e Punti di Contatto”, che abbiamo realizzato nel 2018 e che sarà presentata durante il nostro 13esimo convegno, “What’s Next – la Contattologia Guarda avanti”, che si terrà a Roma il 24 e 25 novembre prossimi, conferma ciò che ho appena dichiarato: il contattologo svolge un ruolo imprescindibile a tutela di un uso corretto e sicuro per il portatore.
La capacità d’innovazione dei centri ottici e la preparazione dello staff sono leve importanti per il mondo della contattologia.
La sensibilità verso la propria formazione professionale è testimoniata da un numero sempre maggiore di adesioni al nostro convegno.
A livello globale c’è infine molta attenzione al tema dell’eco-sostenibilità (in particolare allo smaltimento della microplastica); Assottica, in collaborazione con i centri ottici, ha realizzato una campagna info educazionale “See Green” sul corretto smaltimento delle Lac e il loro packaging.

Il connubio contattologia ed evoluzioni scientifiche e tecnologiche come viene affrontato dal mercato?
L’evoluzione tecnologica è alla base dello sviluppo delle Lac e dei prodotti per la loro manutenzione ed è chiaramente dimostrato dalla ricerca clinica e scientifica negli ultimi 20 anni. Ora è possibile correggere qualsiasi tipo di difetto visivo e disporre di materiali sempre più innovativi e questo risultato rappresenta una grande garanzia per il consumatore in termini di performance e sicurezza.

Alla luce della situazione del mercato delle Lac che ci ha delineato, quali tematiche avete deciso di affrontare durante il vostro convegno di novembre?
Sarà un evento a respiro internazionale in cui verrà offerta la possibilità agli ottici italiani di confrontarsi con esperti del settore provenienti da tutto il mondo.
Per la prima volta ci sarà una collaborazione con Tear Film & Ocular Surface Society (TFOS) leader mondiale nell’educazione alla salute oculare che da anni promuove il progresso nella ricerca sul film lacrimale e della superficie oculare.
Nei workshop della seconda giornata entreremo nel dettaglio affrontando tematiche legate alla formazione manageriale e argomenti scientifici.
Per la prima volta gli studenti di ottica e optometria potranno dialogare con gli esperti del settore. A loro sarà rivolta la lecture dei ricercatori Lyndon Jones e Philip Morgan, in diretta streaming, durante la quale potranno confrontarsi sugli scenari futuri del mondo della contattologia.

La formazione è quindi uno dei topics… a che punto siamo nel comparto delle Lac?
C’è molto desiderio di formazione perché l’innovazione qui è continua. Le aziende in generale sono sempre molto attente a questo aspetto e noi come Assottica stiamo lavorando a un progetto sul nostro sito web che va in questa direzione.

Qual è il futuro della contattologia alla luce di quello che ci ha raccontato?
Durante il Convegno Assottica ci interrogheremo su come sarà il portatore nei prossimi anni e di conseguenza sui cambiamenti che le aziende e i professionisti dovranno mettere in atto per dare risposte adeguate alle sue nuove esigenze.