L’occhiale del Papa “cambia casa”

Nel 2018 Alessandro Spiezia è stato protagonista delle cronache internazionali per essere diventato l’ottico di Sua Santità. Ora questa preziosa storia ha avuto un seguito…

Alessandro Spiezia non ha bisogno di presentazioni perché oltre ad essere un affermato professionista, noto per la sua gentilezza e classe, è passato alla storia come “l’ottico del Papa”. Nel 2018 è stato infatti protagonista delle cronache di tutto il mondo perché Papa Francesco si è recato nel suo store nel cuore di Roma a ri-farsi gli occhiali. Ma non è l’unica “celeb” che si è affidata alla sua maestria. Sono molti i personaggi famosi che sono stati suoi clienti: da Edoardo De Filippo a Giulietta Masina, da Federico Fellini a Marcello Mastroianni, da Alberto Sordi a Mario Monicelli, da Luigi Magni a Francis Ford Coppola, ad Anita Ekberg… In questa intervista ci racconta alcuni dettagli di quella giornata con il Santo Padre e ci svela l’aneddoto che ha portato uno degli occhiali dismessi di Papa Francesco al Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore. Ma non solo, Alessandro ci anticipa in esclusiva a chi donerà un occhiale appartenuto a Giulietta Masina.

FACCIAMO UN PASSO INDIETRO E RIPERCORRIAMO LE TAPPE FONDAMENTALI DELLA VISITA DEL SANTO PADRE NEL TUO STORE…
Il segretario di Papa Francesco, Guglielmo Karkerville, mi chiese di andare a Santa Marta perché gli occhiali di Sua Santità erano diventati deboli. Risposi subito che sarebbe stato per me un onore! Il giorno successivo Guglielmo tornò nel mio centro ottico per comunicarmi che il Santo Padre sarebbe venuto in negozio perché era convinto che per fare gli occhiali bisognasse andare dall’ottico. Rimasi stupito… Com’era possibile?
Il Papa sarebbe venuto nel mio negozio.
Fissammo così la data e il giorno in cui il Papa sarebbe dovuto venire, verso le 10:30, si fermò una macchina, le persone all’interno guardarono il mio centro ottico… era la Polizia di Stato che faceva i sopralluoghi.
Verso le 16:30/17:00 chiudemmo il negozio e attorno alle 18:00 su Piazza del Popolo è cominciato a girare un elicottero. Ricordo che mio figlio disse: “Questo è per noi”. Alle 18:55 arrivò il segretario del Papa e alle 19:00 precise arrivò una Fiat 500 con Papa Francesco seduto di fianco all’autista. Fin a quel momento fui tranquillo ma quando Guglielmo annunciò l’arrivo del Santo Padre, rimasi travolto dall’emozione e contai fino a 10 per rilassarmi. Quando scese dell’auto, nel suo vestito bianco, ricordo che utilizzai queste precise parole: “Santità benvenuto a casa”. Lui mi rispose con un sorriso. Entrammo in negozio e lo chiudemmo.

COSA SUCCESSE A QUEL PUNTO?
Mi disse che avremmo dovuto aggiornare le lenti e mi mostrò una ricetta che non mi convinse molto. Gli chiesi di fare un controllo. A quel punto entrò in quel metro e mezzo che vide prima di lui Fellini, Mastroianni… Facemmo il test visivo, dei colori… Rispetto alla prescrizione rilevai una certa differenza e ritenni quindi opportuno cambiare la graduazione. L’esame durò 20 minuti/mezz’ora. Poi passammo a scegliere la montatura. E il Papa mi disse: “Ho delle montature sui cui vorrei montare le lenti”.

QUANTE ERANO?
Ne aveva 4/5, in tasca, senza l’astuccio. Le provammo e ne scegliemmo insieme due: una da giorno e una rettangolare in argento. Mi lasciò una montatura perché non la usava e mi ha disse di fare quello che desideravo, anche venderla! Abbiamo optato per delle multifocali e gli ho consigliato di fare un occhiale da lettura. Poi Sky24 diede la notizia e sono arrivate in negozio le TV fino a mezzanotte.

CHE FINE FECE LA MONTATURA CHE LE LASCIÒ SUA SANTITÀ?
La portai a casa e la tenni con me. Poi pensai che la “casa” più idonea per l’occhiale del Papa non fosse la mia ma il Museo dell’Occhiale di Calalzo di Cadore. Chiamai Vittorio Tabacchi e glielo proposi. Prima di consegnarlo chiesi l’autorizzazione al Segretario del Papa, il quale mi disse: “se Sua Santità te lo ha consegnato, è giusto così”. Poco più di un mese fa mi sono recato a Calalzo di Cadore e l’ho donato. Non ho voluto che ci fosse la stampa e che la notizia fosse troppo pubblicizzata… Alla cerimonia di donazione erano presenti alcuni Sindaci del Cadore e il Presidente del Museo, il Cavalier Vittorio Tabacchi. La notizia è poi però uscita il giorno dopo sui giornali locali. Nel frattempo ho preso un’altra decisione…

RACCONTA…
Il 2 luglio mi recherò a Morez per donare al Musée de La Lunette un occhiale appartenuto a Giulietta Masina. Lo consegnerò personalmente a Madame Candice Trocson, direttrice del museo.