Valutazione e gestione del film lacrimale nell’applicazione di lenti a contatto morbide: un approccio sistematico

A CURA DI SOPTI SOCIETÀ OPTOMETRICA ITALIANA

L’articolo Tear film evaluation and management in soft contact lens wear: a systematic approach scritto da Laura E Downie e Jennifer P Craig, pubblicato su Clinical And Experimental Optometry, commentato in questa revisione, riassume le evidenze disponibili in relazione agli effetti delle lenti a contatto morbide sul film lacrimale e la superficie oculare.
L’obiettivo di questo studio è di fornire un approccio sistematico alla valutazione del film lacrimale e dell’integrità della superficie oculare, finalizzato a guidare la gestione clinica dei disordini ad essi correlati in soggetti portatori di lenti a contatto morbide.
Il film lacrimale umano è una struttura estremamente ordinata, costituita da un sottile strato lipidico localizzato in superficie ed una più spessa fase acquosomucinica, in cui la concentrazione della componente mucinica aumenta progressivamente avvicinandosi all’epitelio corneale. Un sottile strato di mucine di membrana, glicocalice conferisce idrofillia ad una superficie naturalmente idrofobica come quella epiteliale1. Oltre 1.000 proteine o frazioni di proteine sono state identificate all’interno del film lacrimale umano2,3.
Il liquido lacrimale contiene anche una varietà di mediatori infiammatori regolati, inclusi i sottoprodotti del metabolismo dell’acido arachidonico, il complemento a cascata, citochine e componenti derivati dal microbioma oculare4,5. La salute e l’integrità del film lacrimale, nonché della superficie oculare, sono fattori che influenzano le probabilità di successo di un’applicazione di lenti a contatto.
Il discomfort e la secchezza correlata all’utilizzo di lenti a contatto sono, infatti, le ragioni più frequenti di un ridotto tempo di utilizzo, aspetto capace di condurre, infine, all’interruzione del porto della lente a contatto: il drop-out5.
Una valutazione clinica accurata dell’integrità del film lacrimale e della superficie oculare appare quindi essenziale prima di procedere con l’applicazione di lenti a contatto. Tale valutazione permetterà di individuare quei soggetti in cui l’ambiente lacrimale e la superficie oculare debbano essere ottimizzati, al fine di supportare il futuro porto della lente a contatto.
Questi parametri dovrebbero essere valutati, inoltre, durante il porto della lente, al fine di identificare aspetti che richiedono una gestione clinica, assicurando il mantenimento di una relazione ottimale lente/portatore…

Allegato:
Professional_valutazione-gestione-del-film-lacrimale-nellapplicazione-lenti-contatto-morbide-un-approccio-sistematico_Platform_Optic_giugno_2018.pdf