Per il 2025 il Gruppo Safilo sarà focalizzato sul rafforzamento e sulla crescita del proprio portfolio marchi, inclusi i suoi home brand e la licenza perpetua dell’Eyewear by David Beckham. Alla base di questa strategia c’è l’obiettivo di cogliere le giuste opportunità per tornare alla crescita dei ricavi, continuando nel miglioramento dei margini e nella generazione di cassa in un mercato sfidante. Durante MIDO con Lukasz Karpinski abbiamo tracciato una foto del portfolio marchi del Gruppo e le azioni messe in atto a livello digitale per garantire la centralità dei propri clienti.
L’attuale mercato dell’eyewear potrebbe essere diviso in tre macro segmenti: entry level, medium e lusso. Quali, secondo lei, performeranno meglio nel futuro?
È difficile leggere la situazione attuale perché i dati indicano una sofferenza del mondo del lusso, anche se l’eyewear ha comunque dato segnali positivi. I grandi gruppi sono in una situazione di sofferenza a causa delle politiche e strategie di prezzo molto aggressive messe in atto dopo il Covid; bisogna capire se questa direzione reggerà il passo del consumatore e poi come evolverà il consumatore stesso. Non dobbiamo sottovalutare il cambiamento che lo vede protagonista e il fenomeno non riguarda ovviamente solo il nostro mondo, il ready to wear o il fashion in generale, ma tutti i settori, come banalmente l’automotive. È mutato il concetto di lusso: un tempo l’auto era fondamentalmente perché era quel bene che ti dava la possibilità a 18-20 anni di essere libero, oggi invece è vista in maniera totalmente differente perché le persone cercano un altro tipo di libertà. È cambiato quindi anche il paniere d’acquisto ma le spese nel settore del lusso non tramonteranno mai. L’attuale contesto fa emergere un gap tra quello che offrono determinati player rispetto al consumatore anche se, magari, poi ci sarà un riallineamento. Alla luce di questa situazione, credo che il nostro portfolio, composto da entry luxury e contemporary, ne possa beneficiare perché abbiamo un price range che copre comunque la gran parte dei consumatori nel mondo e, sicuramente, abbiamo tantissime opportunità da cogliere.
Come stanno performando gli home brand?
Il bilancio è assolutamente positivo, anzi super positivo.
Entrerebbe nel dettaglio dei singoli home brand?
Per Carrera stiamo realizzando un lavoro importante che ha coinvolto un nuovo approccio in termini di design e, dall’anno scorso, abbiamo aggiunto un focus ulteriore sulla donna che sta dando buoni risultati. La grande novità di quest’anno è che stiamo riportando lo sport lifestyle, a febbraio abbiamo lanciato la nuova linea neve che prevede due caschi e due maschere da sci. Carrera può continuare sicuramente a performare bene: lo vediamo dai risultati, dai feedback dei consumatori ma, soprattutto, dagli ottici. Per quanto concerne Polaroid, abbiamo siglato recentemente una collaborazione triennale con l’ATP e abbiamo preso come ambassador Lorenzo Musetti. Siamo molto soddisfatti di avere un partner fortissimo in uno sport che in questo momento sta vivendo momenti di grande successo sia in Italia sia all’estero. Abbiamo in vista tantissimi eventi, tantissime attività e sono già arrivati i primi segnali positivi.
Come sta performando l’Eyewear by David Beckham in Italia?
L’anno scorso abbiamo firmato un contratto di licenza perpetua, il che di fatto lo rende assimilabile a un brand di proprietà. Beckham ha dimostrato le sue potenzialità crescendo di anno in anno e, grazie a questo accordo, oggi ci troviamo di fronte a un raggio temporale infinito e possiamo pianificare ancora meglio la nostra strategia per il futuro. Il 2025 sarà un anno di sviluppo strategico. Il nostro percorso di storytelling prosegue con la sua nuova campagna pubblicitaria, ambientata nella splendida cornice del Marocco, dove David torna protagonista per rafforzare l’identità del brand. Parallelamente, stiamo ampliando la rete distributiva del marchio, consolidandone ulteriormente la presenza sul mercato. L’Italia è una realtà consolidata e il marchio si è inserito come un prodotto uomo che si combina perfettamente con le richieste del mercato, sia in termini di pricing, sia in termini di collezione. Con David Beckham è in atto una collaborazione fantastica: è una persona estremamente disponibile, collabora con i nostri designer, con il nostro brand director, con tutto il team che lavora costantemente in maniera molto intensa allo sviluppo di prodotto. Beckham ci offre l’opportunità di toglierci ancora maggiori soddisfazioni e i segnali sono estremamente positivi: nei primi 50 giorni del 2025 (ndr. l’intervista è stata fatta a MIDO 2025) i risultati sono fenomenali.
In questo momento cosa chiede al mercato l’ottico?
Secondo me, l’ottico chiede soprattutto chiarezza, semplicità da parte delle aziende, ma anche un approccio consulenziale e di condivisione. In altre parole, cerca una maggiore interazione con l’azienda e, seguendo questa direzione, cerchiamo di coinvolgere sempre di più i nostri clienti, supportandoli e affiancandoli, sia attraverso un rapporto diretto sia digitalmente tramite You&Safilo, la nostra piattaforma che offre la possibilità di spaziare all’interno del nostro mondo, non solamente sugli acquisti. Le faccio un po’ di esempi: abbiamo sviluppato in Italia un programma di loyalty grazie a cui gli acquisti sulla nostra piattaforma generano dei punti e abbiamo anche lanciato la piattaforma Safilo myKey Training e Coaching. Abbiamo anche una forza vendita importante che presiede il territorio ma, grazie a You&Safilo, riusciamo a garantire la proximity nei confronti di tutti e, in maniera democratica, garantire un’offerta uguale a tutti.
Ci approfondirebbe la tematica della formazione?
Safilo myKey si occupa di training per gli ottici e offre un percorso formativo anche a coloro che si affacciano per la prima volta alla nostra industria. Un altro pilastro fondamentale è la piattaforma Omnia, dove i clienti possono scaricarsi tutte le informazioni sui nostri brand, i visual aggiornati, le ultime campagne… Per aiutare l’ottico a entrare e utilizzare queste piattaforme abbiamo anche il customer service, oltre ai nostri agenti di zona.
Passiamo alle licenze e facciamo il punto… Come stanno andando?
Le licenze stanno andando in generale bene. Stiamo lavorando in maniera molto intensa sul gruppo HUGO BOSS e Carolina Herrera sta avendo molto successo sul mercato italiano e su quello internazionale; Tommy Hilfiger continua a crescere in maniera molto importante. DSquared2 è un marchio che riscuote grandissimo successo in Italia e la crescita che ha registrato negli ultimi due anni è stata sorprendente, ci ha stupito ed è stata a doppia cifra! Siamo molto contenti del recente rinnovo fino a fine 2031 perché ci dà un’ulteriore spinta per migliorare sempre di più le collezioni intensificando il nostro lavoro con i designer; vogliamo offrire a ottici e consumer un prodotto allineato alle richieste del mercato italiano.
Non siete la prima realtà dell’eyewear a siglare una licenza perpetua… Crede che sia una strada che segnerà futuro dell’occhiale?
L’adozione di licenze a lungo termine potrebbe rappresentare una strategia vincente per garantire continuità e stabilità a lungo periodo, permettendo di consolidare il brand e favorire l’innovazione. Questo accordo segna ora un’altra pietra miliare della nostra strategia. La trasformazione della partnership con David Beckham in una licenza perpetua aggiunge un altro pilastro al nostro portfolio, assicurandoci uno dei marchi eyewear di maggiore successo degli ultimi anni.