Una storia di ingegno italiano

Formazione, R&D, alta tecnologia e sostenibilità. Abbiamo affrontato queste tematiche con Roberto de Gennaro, CEO di Dai Optical Industries.

Intervista a Roberto De Gennaro

Con un quartier generale a Molfetta, Dai Optical Industries rappresenta un modello d’eccellenza per il Made in Italy in cui la produzione è affiancata dalla ricerca e innovazione. La visioni dei soci fondatori, i fratelli Isabella, Onofrio e Roberto De Gennaro, vanno oltre il concetto di knowledge company e lo hanno ampliato attraverso la capacità di sapere anticipare il mercato. Esempio lampante sono il nuovo concept dei corsi formativi e l’attenzione all’ambiente, oltre ai prodotti ad alto tasso tecnologico.

Scopriamo l’evoluzione di questa innovativa realtà attraverso le parole del suo CEO, Roberto De Gennaro.

 

Quali sono gli asset fondamentali per DAI Optical Industries?

Sicuramente il primo elemento è la ricerca e sviluppo. Questo aspetto fa parte del nostro DNA e ci contraddistingue oggi sul mercato; siamo una piccola azienda e, quindi, è necessario offrire qualcosa di diverso. Non a caso il nostro motto era: “Distinguersi per non estinguersi”. In linea con questa nostra volontà, abbiamo creato uno spin-off, Procrea, che si focalizza su questa tematica e vende ricerca e sviluppo ad altri laboratori come DAI Optical Industries nel mondo. È il nostro modo di internazionalizzare l’azienda. Il secondo asset è la qualità. Sicuramente, sia per quanto riguarda il mondo delle lenti progressive sia quello dei trattamenti, ci avvalliamo di sistemi che ci permettono di offrirla attraverso prodotti altamente tecnologici. Le faccio un inciso divertente: ci capita spesso che i nostri clienti ci dicano che le nostre lenti durano troppo per il mercato! Però, a parte questo aneddoto, ribadisco, l’attenzione verso la qualità è fondamentale. E poi ovviamente c’è la tecnologia che mettiamo a servizio dei nostri clienti. Nel nostro catalogo abbiamo tante espressioni di tecnologia: le lenti che vengono costruite con l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale oppure l’utilizzo del Metaverso, oppure lenti per gli ipovedenti, per le miopie molto forti, le lenti fotoselettive… Quest’anno abbiamo sviluppato le lenti per daltonici Daltons-1 e Daltons-2.

 

Qual è il vostro approccio alla formazione?

È importante e fa parte dalla nostra visione. Facciamo corsi per ottici da 30 anni, quando i corsi ECM erano obbligatori. Ogni anno realizziamo corsi interni, sia per i nostri dipendenti sia per i nostri ottici. In genere, il periodo dedicato alla formazione sono i mesi di aprile e maggio, ma ormai da 7-8 anni, partecipiamo anche a eventi formativi in tutta Italia durante i quali tocchiamo diversi temi, quali ad esempio la presbiopia, il controllo della progressione miopica… Nel 2024, ad esempio, ci siamo concentrati su Metaclass. Metaclass è un prodotto che unisce l’Intelligenza Artificiale con il Metaverso: tramite un visore di realtà virtuale – Eye-Shuttle – catapultiamo il nostro cliente su Marte e attraverso questo viaggio catturiamo tutti i movimenti oculomotori; questa registrazione ci permette di creare una mappa di frequenza che a sua volta genera delle geometrie, che poi vengono applicate alle lenti Arya. Questa famiglia si divide in diversi prodotti: Arya Progressiva, Arya Single Vision, Arya Room Degressiva e Arya antifatica. Ci siamo chiesti quali strumenti DAI Optical Industries potesse offrire ai suoi clienti per proporre questo tipo di prodotto, per creare quelle politiche che non sono una mera proposta, ma metodologie persuasive; quindi, per affrontare la tematica, sia a livello psicologico che emozionale, abbiamo coinvolto Nicola Di Lernia, creando la Master Class AI+IE, che è partita l’8 aprile dell’anno scorso all’interno della nostra azienda e ha presentato le tecniche di Intelligenza Emotiva finalizzate all’empatia e alla vendita. L’evento ha accolto oltre 120 partecipanti in diretta streaming ed è poi proseguito con una serie di percorsi online. Durante MIDO abbiamo offerto pillole di 30 minuti sull’evoluzione del percorso dal titolo “Il Futuro degli Ottici con l’IA – L’Intelligenza Artificiale al servizio della Vista”, presentate sempre da Nicola Di Lernia.

 

Avete avuto dei riscontri dai partecipanti del corso dell’anno scorso?

Assolutamente sì, anche durante MIDO. La proposta di Metaclass è “impegnativa” per l’ottico perché implica l’utilizzo di tecnologie avanzate; il nostro compito consiste nel comunicare che affrontare tali tecnologie genera un effetto sorprendente e che la fusione della tecnologia con l’aspetto emozionale rappresenta la combinazione ideale per soddisfare specifiche esigenze dei clienti.

 

Come si può partecipare ai vostri corsi? Invitate esclusivamente i clienti o possono partecipare anche i potenziali centri ottici acquirenti?

Possono partecipare tutti, a volte abbiamo anche gli studenti. È possibile accedervi tramite un QR Code che trovate sul nostro sito. La partecipazione è totalmente gratuita.

 

Accennava a MIDO… ci racconterebbe la vostra esperienza?

Abbiamo presentato il progetto formativo, incluso Metaclass e la sua evoluzione. Abbiamo creato all’interno del nostro stand un isolotto VR point in cui era possibile testare le nostre preview: un nuovo sistema che, sempre tramite visore, simula l’utilizzo di prismi da parte del cliente, e l’applicazione dedicata a tutti i clienti che vogliono far provare determinate lenti, ad esempio una progressiva, una fotocromatica… Anche in quest’ultimo caso, viene utilizzato un visore che simula i diversi ambienti e mostra come queste lenti possano impattare nell’uso quotidiano, le abitudini quotidiani della portatore.

 

La vostra azienda è sempre stata attenta al concetto di sostenibilità: l’avete affrontato anche durante MIDO?

Abbiamo presentato la nostra politica per l’ecosostenibilità. Siamo infatti una realtà particolarmente attenta all’ambiente e alle emissioni di CO2. Quindici anni fa abbiamo introdotto un parco di pannelli fotovoltaici che amplieremo entro il 2025 affinché il 100% della produzione venga prodotta grazie a questi pannelli. Così otterremo un netto abbattimento delle emissioni CO2. Inoltre, in questi anni ci siamo dotati di particolari sistemi di filtraggio, sia per quanto riguarda il reparto montaggio che il reparto costruzione, in grado di dividere l’acqua dal residuo secco, il cui volume viene ridotto del 90% del volume. Ovviamente, di conseguenza, si riducono anche i tempi di trasporto del materiale di scarto. Questo dato è importante perché oggi un terzo dell’inquinamento atmosferico è dato dal trasporto su gomma. In più, abbiamo realizzato prodotti che hanno una particolare attenzione all’ambiente, come ad esempio la lente Greener, che abbiamo lanciato già qualche anno fa. Greener è realizzata per il 90% con prodotti di origine naturale e vegetale e ha un bassissimo impatto nell’atmosfera: garantisce una riduzione del flusso di scarto di anidride carbonica durante il processo produttivo, pari a 326kg per ogni 100kg di resina impiegati. A MIDO abbiamo presentato, accanto alla Greener 1.74 di ricetta disponibile in tutti gli indici, anche Greener 1.74 di serie, Greener 1.6 di ricetta e entro il 2025 presenteremo anche la Greener 1.5. Si tratta di un prodotto facilmente proponibile da parte dell’ottico optometrista e del professionista dell’azienda.

 

Un’ultima domanda, qual è la vostra proposta per lo sport?

Ne abbiamo tante, in particolare le lenti Dai Sport, che abbiamo lanciato lo scorso anno. Proposte in diversi colori, sono le uniche lenti oggi presenti sul mercato con una CRF di 137: questo significa che il portatore delle lenti DAI Sport riesce a vedere il 37% di colori in più rispetto a una lente normale. Di conseguenza, avrà un minore affaticamento visivo, migliore acuità visiva e maggiore contrasto; queste peculiarità permettono importanti migliorie della performance da parte del portatore. La gamma di lenti Dai Sport è disponibile monofocale, progressiva e con supporto accomodativo ed è proposta in diverse colorazioni Brown, Grey e G15 e con filtro polarizzante.